Voi ch'ascoltate in rime sparse il suono

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura Italiana
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Testo

Voi ch’ascoltate in rime sparse il suono

Queso componimento, è un sonetto ed è costituito da 14 endecasillabi sciolti, suddivisi in due quartine con rima incrociata(abba-abba) e in due terzine, con rima ripetuta(cde-cde).
Il sonetto è posto come proemio del Canzoniere. La poesia è basata su un dialogo del poeta con i lettori in cui è posto in risalto il contrasto tra l’”io passato” e l’”io presente”di chi ha scritto il proemio.
Il primo è presentato come un uomo immaturo ed ingenuo, coinvolto in un amore giovanile, il secondo è presentato come un uomo maturo e saggio che chiede perdono per i suoi errori di gioventù.
Il tema principale è quello dell’amore che, non è fonte di beatitudine, ma è solo un errore perché non porterà gioia, ma solo tristezza.
Per quanto riguarda il livello sintattico, vi è una costruzione a chiasmo.
Tra quartine e terzine vi è una netta distinzione. Nelle due quartine viene riprodotto il tortuoso percorso interiore, problematico e doloroso, che però ci viene descritto così bene che noi lettori non abbiamo la sensazione di caos.
Più secca è la struttura sintattica delle terzine, con un tono più duro e desolato.
Questa differenza, tra quartine e terzine, tra invocazione speranzosa di pietà e tra il ripiegamento sulla severa condanna di se, è segnata anche dalle rime. Nelle quartine si hanno tutte rime con sillaba aperta, mentre nelle terzine si hanno tutte rime con sillaba chiusa.
A livello lessicale, gli aggettivi, nel sonetto, sono pochi e tutti dal valore negativo.
Infine, in contrapposizione al suo stato d’animo, il poeta si esprime con forme armoniose ed eleganti.

Esempio