Scheda di lettura di Il cavaliere inesistente di Italo Calvino

Materie:Scheda libro
Categoria:Letteratura Italiana

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Data:24.10.2005
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Testo

A cura di Federica Fabbri IV a

Scheda di lettura
Indicazioni bibliografiche

Autore: Italo Calvino
Titolo: Il cavaliere inesistente
Casa editrice: Arnoldo Mondatori Editore
Luogo e data di pubblicazione: Milano,2002

Le soglie del testo
Il romanzo è preceduto da una presentazione dello stesso autore della lunghezza di due pagine;vi sono inoltre una cronologia sulla vita di Italo Calvino di quindici pagine e una bibliografia essenziale di due pagine.
Il volume è composto complessivamente da centosettanta pagine.Il romanzo è suddiviso in dodici capitoli ma essi non sono preceduti da un titolo indicativo, solo dal numero del capitolo.

La costruzione del testo

Il livello della storia
Non è possibile individuare delle macrosequenze all’interno del romanzo, sono piuttosto distinguibili delle normali sequenze che quasi coincidono con la suddivisione dei capitoli: la descrizione di Agilulfo; la notte al campo e l’incontro fra Agilulfo e Rambaldo; presentazione e descrizione di Gurdulù; la battaglia e l’incontro fra Bradamante e Rambaldo; la vita del campo; la presentazione di Bradamante e l’incontro fra Rambaldo e Torrismondo; scontro verbale a tavola fra Agilulfo e Torrismondo; la partenza di Agilulfo per rivendicare il suo onore e la permanenza presso la vedova Priscilla; il viaggio di Agilulfo e il suo incontro con la tanto cercata Sofronia; Torrismondo e i cavalieri del Santo Graal; Torrismondo e Sofronia sorpresi insieme e scomparsa di Agilulfo; identificazione di Suor Teodora in Bradamante e fuga di questa con Rambaldo.

Nel romanzo è possibile riconoscere la struttura ESORDIO-SPANNUNG-SCIOGLIMENTO ed essa si ripete per due volte.I primi sei capitoli costituiscono il comune esordio.Al settimo capitolo c’è il momento di massima tensione quando Torrismondo mette in discussione la posizione di Agilulfo come cavaliere e da questo momento in poi entrambi partiranno alla ricerca della verità: il romanzo si avvia così ad un’ipotetica conclusione.Ma poi, nell’undicesimo capitolo, Torrismondo e la presunta madre Sofronia vengono sorpresi in incesto e questo costituisce il secondo spannung.Nell’ultimo capitolo vi è la conclusione infine dei vari fili narrativi.

Il romanzo si svolge durante l’epoca di Carlo Magno,il IX secolo, al tempo della guerra fra musulmani e cristiani in Francia.Non è indicata la durata degli eventi. La vicenda avviene in primo luogo presso le mura di Parigi.Si passa poi agli accampamenti cristiani,alla Scozia (terra di Curvaldia), al Marocco e si ritorna alla Francia.Gli spazi sono di vari tipi, sia aperti (come le brughiere della Scozia), sia chiusi (come la dimora della vedova Priscilla) e sono luoghi assolutamente reali.

Vi sono vari personaggi principali:
-Agilulfo: è il cavaliere inesistente,non ha corpo e quindi non possiamo descrivere il suo aspetto fisico.Ciò che lo distingue dagli altri cavalieri è la sua bianca armatura, sempre pulita e perfetta nonostante le varie battaglie.Non è capace di provare dei sentimenti e questo lo tormenta molto; solo quando coglie la sofferenza in un altro soldato si sente sollevato.Inoltre è un ufficiale molto pignolo: ricerca costantemente la perfezione e la più piccola manchevolezza gli procura fastidio
-Rambaldo: è un giovane partito per la guerra per rivendicare la memoria del padre morto in un conflitto.E’ un personaggio irrequieto, impulsivo, impaziente e testardo.Si dimostra però fedele e questo lo desumiamo dalla conclusione del romanzo, quando tenta di rincorrere il suo “maestro” Agilulfo per i boschi nel tentativo di convincerlo a tornare indietro.
-Bradamante: E’ lei la nostra narratrice, la famosa Suor Teodora rinchiusa in un convento, che occupa il suo tempo a raccontarci tutta la storia.
Donna bella e coraggiosa, abilissima nel combattimento, si dimostra spesso fredda con gli altri personaggi, almeno all’inizio del racconto, quando si invaghisce di Agilulfo, cavaliere perfetto.Nella seconda parte del romanzo si rende conto dei sentimenti che Rambaldo nutre verso di lei e fugge con lui. -Torrismondo: cavaliere fortemente deluso da tutto ciò che lo circonda e critico nei confronti dell’esercito.Soffre per il passato incerto che ha alle spalle e vuole chiarire alcune cose su di esso.
-Gurdulù: è un personaggio bizzarro, completamente capace di intendere e di volere e ha sempre bisogno di qualcuno che gli stia vicino e gli dica cosa fare.Ha movimenti e atteggiamento animaleschi ed è in antitesi con il personaggio di Agilulfo.
Vi sono poi alcuni personaggi secondari come i vari paladini nominati nel corso del romanzo (Orlando,Astolfo…), Sofronia (la sorellastra di Torrismondo), la vedova Priscilla e le sue ancelle, i crudeli cavalieri dell’Ordine del Santo Graal, i combattenti musulmani e l’argalif Isoarre, nemico di Rambaldo, e infine l’imperatore Carlo Magno, ormai vecchio e stanco ma con comportamenti infantili.

Il protagonista è senza dubbio Agilulfo, paladino per eccellenza.Gli si oppone Torrismondo, mettendo in discussione il suo ruolo ma alla fine anch’egli si rivela un personaggio buono.Rambaldo può forse essere considerato come una sorta di aiutante di Agilulfo, (soprattutto alla fine quando si rivela fedele nei suoi confronti) anche se all’inizio è un suo rivale in amore.Bradamante è la protagonista femminile del romanzo.

Il livello del discorso
Apparente la narrazione ci sembra proseguire in ordine cronologico ma poi ci accorgiamo che in realtà i fatti sono raccontati da un narratore che scrive molto tempo dopo lo svolgimento della vicenda, perciò tutto costituisce un flashback, all’interno del quale possiamo trovare altri flashback ancora più remoti. La narrazione si fa sempre più vicina alla realtà in cui Bradamante sta scrivendo la storia fino a quando non si interseca col presente, quando Rambaldo giunge al convento e Bradamante fugge con lui.
Lo spazio ha una funzione puramente realistica e gli ambienti non sono quasi per nulla descritti, fatta eccezione per l’accampamento cristiano, del quale ci è descritto il disordine ma anche qui il narratore non si dilunga più del dovuto.Descrive solo ciò che può servire al lettore per comprendere meglio il romanzo.
Il romanzo è raccontato in terza persona, da una suora che noi riteniamo esterna alla vicenda.Solo alla fine scopriamo che ella fu un personaggio attivo nella storia che ci è stata raccontata.Il punto di vista è dunque fisso e abbiamo la focalizzazione esterna.

I temi
Il romanzo vuole portare il lettore a riflettere.E’ una storia sui vari gradi di esistenza dell’uomo tratta come tema la conquista dell’essere e l’inchiesta.
I primi due temi sono assolutamente attuali perché anche oggi l’uomo ha bisogno di costruirsi un’identità precisa.Il tema dell’inchiesta è invece un tema che Calvino prende dall’Orlando Furioso di Ludovico Ariosto.E’ la costante ricerca di un oggetto, cosa o persona che sia che molte volte può essere fallimentare se non si possiede la duttilità, ovvero la capacità di sapersi adattare agli eventi e di non essere inflessibili alla fortuna.Il motivo dell’inchiesta lo possiamo trovare nel filo narrativo che coinvolge ogni personaggio:Bradamante cerca Agilulfo, ma poi desidera l’amore di Rambaldo; Rambaldo vuole essere amato da Bradamante; Agilulfo cerca Sofronia; Torrismondo cerca i cavalieri del Santo Graal.
Il narratore non ci dà delle soluzioni ma ci parla solo dei modi in cui ogni personaggio vuole trovare il proprio io.

RIASSUNTO

Presso le mura di Parigi Carlo Magno ispeziona come al solito il suo esercito. Il serrafila è Agilulfo,un cavaliere perfetto se non fosse per un piccolo dettaglio: non ha corpo e quindi non esiste. La sua armatura è tenuta assieme solo dalla forza di volontà e dalla fede nella santa causa. Al campo una notte Agilulfo, che non dorme mai, incontra un giovane, Rambaldo,che per vendicare il padre, deve trovare e uccidere l ‘argalif Isoarre. Il mattino dopo, nella lenta cavalcata verso il luogo dello scontro fra la fazione mussulmana e quella franca, l’imperatore e il suo esercito attraversano vari territori, incontrando un curioso personaggio: Gurdulù. Si tratta di un uomo completamente incapace di intendere o di volere che Carlo Magno, divertito dal fatto di avere un cavaliere che non c’è ma sa di esserci e di un suddito che c’è ma non sa di esserci, assegna ad Agilulfo come scudiero.Nel IV capitolo scopriamo che l ‘intero romanzo è narrato da una suora, precisamente Suor Teodora che dopo alcune riflessioni sulla sua condizione riprende a raccontare.Rambaldo riesce a vendicare suo padre,provocando la morte di Isoarre,privandolo degli occhiali. Il giovane cavaliere è poi coinvolto in un ‘imboscata, dalla quale riesce a salvarsi solo grazie ad un misterioso cavaliere, che in seguito si scopre essere Bradamante, di cui Rambaldo si innamora perdutamente. Per conquistarla il giovane si propone di diventare un perfetto paladino ma, di lì a poco, viene tragicamente a scoprire che la sua amata è in realtà innamorata del cavaliere Agilulfo che non la contraccambia.Ad un banchetto di onore accade però che il cavaliere inesistente venga messo in dubbio e offeso da Torrismondo. Questi dichiara infatti che l ‘impresa per la quale Agilulfo è stato fatto cavaliere, il salvataggio di una vergine indifesa, è in realtà da considerarsi nulla e non valida dal momento che la dama salvata era sua madre, quindi non più vergine. Narrando la storia il vile Torrismondo fa intendere di non essere anch’egli di nobili natali.Successivamente Carlo Magno dà ad entrambi la possibilità di farsi riabilitare alla cavalleria: Agilulfo deve dimostrare la verginità di Sofronia ( la madre del suo nemico) e Torrismondo deve farsi riconoscere come figlio dall ‘Ordine dei cavalieri del Gral.Così Agilulfo e Torrismondo partono seguiti da Bradamante e Rambaldo. Le loro strade però si dividono: Agilulfo si reca prima in Inghilterra dove scopre di doversi in realtà recare in un altro luogo, e poi in Marocco.Al suo arrivi scopre che Sofronia è diventata una delle mogli del sultano, situazione che non gli impedisce di raggiungerla e salvarla.Una volta raggiunta la costa francesce la bella Sofronia viene fatta riposare all ‘interno di una grotta, mentre Agilulfo cerca l ‘imperatore Carlo Magno per annunciargli che la sua verginità è ancora intatta. Ma è a questo punto che nella grotta sopraggiunge Torrismondo che, dopo aver scoperto che l ‘Ordine dei Cavalieri del Gral non è formato che da una schiera di disonesti, s ‘innamora della bella che lo contraccambia. I due novelli amanti vengono scoperti in un momento di intimità ma, nonostante ciò, la situazione si risolve per il meglio dal momento che si scopre che Sofronia non è la madre, bensì la sorellastra di Torrismondo. Purtroppo Agilulfo non ne è al corrente perché è subito scappato, convinto di non poter più dimostrare la verginità della donna. Rambaldo, mandato a cercare il cavaliere inesistente, trova la sua armatura vuota, con solo un biglietto nel quale lo scomparso Agilulfo lo designa nuovo possessore di essa. Con questa armatura riuscirà ad avvicinare Bradamante, che però, scoperto l’inganno, fuggirà. È proprio alla fine del libro che si trova un colpo di scena: suor Teodora, colei che narra la storia, è in realtà la bella Bradamante che deciderà alla fine di scappare dal convento con il cavaliere Rambaldo.

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