Niccolò Macchiavelli, Principe, VI

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura Italiana

Voto:

2.5 (2)
Download:127
Data:07.10.2005
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
niccolo-macchiavelli-principe-vi_1.zip (Dimensione: 3.22 Kb)
trucheck.it_niccol+     20.5 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

p413 T7.16 Transcodificare per iscritto
I principati conquistati con virtù (Niccolò Macchiavelli, Principe, VI)

Nessuno si meravigli se io, nel parlare di principati interamente nuovi quanto a principe e ordinamento politico, esporrò solo esempi storici illustri. Siccome gli uomini camminano sempre per le vie già percorse da altri e procedono nelle azioni effettuando imitazioni, non potendo seguire del tutto le vie degli altri né eguagliare il valore dei personaggi imitati, devono sempre percorrere le vie scelte da uomini illustri e imitare quelli che sono stati eccelsi, affinché se la virtù non è capace di raggiungerle almeno vi somigli in qualche cosa; deve fare come gli arcieri prudenti che conoscendo il proprio strumento e sapendo se l’obbiettivo è troppo lontano, mirano molto più in alto dello stesso, non per raggiungere con la freccia una tale altezza, ma per raggiungerlo con una mira così alta. Dico perciò che per un nuovo principe è più difficile governare un nuovo principato senza perderne il controllo e incontrerà maggiori o minori difficoltà secondo il suo virtuosismo. E poiché il diventare da privato cittadino a principe presuppone virtù o fortuna, pare che l’una o l’altra di queste cose riduca in parte molte difficoltà; tuttavia chi si è basato meno sulla fortuna ha conservato più a lungo il suo potere. Genera inoltre felicità di conservare il potere il fatto che il principe nuovo non possedendo altri domini, sia costretto ad abitarvi. Per nominare alcuni tra quelli che grazie al proprio virtuosismo (e non per fortuna) sono diventati principi, dico Mosè, Ciro, Romolo, Teseo.
Di Mosè non si può parlare, perché ha agito come semplice esecutore della volontà divina: può soltanto essere ammirato per la sua grazia nel parlare con Dio. Tuttavia anche Ciro e gli altri, sebbene hanno acquistato o fondato dei regni, sono ritenuti eccelsi; e anche le loro azioni, confrontate con quelle di Mosè, che ha avuto un così gran maestro, non sono tanto diverse.
Ed esaminando la loro vita e le loro azioni ne scaturisce che avessero dalla fortuna solo una situazione storica favorevole, grazie alla quale fu possibile inserire il progetto ritenuto da ciascuno più opportuno: e senza quell’occasione la virtù del loro animo sarebbe spenta, e senza quella virtù la situazione favorevole sarebbe arrivata invano.

Esempio