La letteratura fantastica

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Testo

Le origini della narrazione fantastica possono essere fatte risalire alla nascita stessa del linguaggio dell'uomo. I racconti fantastici dell'uomo primitivo sono poi diventati i miti. Questi poi hanno fornito il materiale ai poemi epici che inizialmente sono stati tramandati oralmente, per poi essere messi per iscritto da grandi poeti come Omero e Virgilio. Se queste produzioni possono essere collocate su un piano abbastanza elevato, esiste anche una produzione di livello popolare, la fiaba, la cui origine va ricercata nelle societа patriarcali e contadine. Solo in etа moderna esse vengono rivolte in modo specifico al pubblico infantile. Comunque la fiaba presenta differenti livelli di lettura, avvalendosi di elementi simbolici ed allegorici. Nel periodo che va dal medioevo fino al rinascimento, il fantastico assuume le caratteristiche del meraviglioso. Tra i temi fantastici piщ ricorrenti troviamo quello della ricerca e quello del viaggio oltremondano. Entrambi hanno lo stesso intento, cioи il miglioramento morale. Un esempio di ricerca и riscontrabile nell'Orlando furioso dell'Ariosto, in cui il protagonista va alla ricerca degli oggetti perduti. Anche la produzione fantastica ha avuto un periodo definibile "buio", cioи tra il '600 e il '700 quando la scienza prende il posto delle arti occulte e della cultura simbolica. Ma alla fine del '700 il fantastico rinasce grazie al romanzo gotico, o noir, che riprende il fantastico in chiave piщ inquietante, caratterizzato dalla presenza dei fantasmi. Autori importanti di questo genere sono E. A. Poe e Hoffmann. A metа dell''800 assistiamo anche alla nascita di un sottogenere del fantastico, il fantasy, una rielaborazione romanzesca della fiaba in un'ambientazione simil-medievale, con la magia al posto della scienza e la lotta sanguinolenta tra il Bene e il Male.
Per sintetizzare, sono state offerte definizioni di fantastico da Todorov e da Freud. Secondo Todorov il fantastico и un genere spurio, infatti si muove sempre tra Meraviglioso e strano. Il primo и la narrazione in cui elementi irreali non creano problemi riguardo alla loro origine o veridicitа. Il secondo и la narrazione in cui un momento di incertezza si risolve con un ritorno ai principi realistici. Nel fantastico l'effetto consiste nella sorpresa: и cioи qualche cosa di irreale che appare nel mondo reale. Il soprannaturale и possibile perchи ci sono delle prove, testimonianze o avvenimenti difficilmente spiegabili con fenomeni fisici, ma non sono conclusive. Ad esempio se il protagonista dice di essere stato rapito dai mostri si puт passare al meraviglioso, ma se si scopre che egli potrebbe avere dei problemi di salute mentale, si rimane bloccati in un'atmosfera di suspance e di incertezza.
Freud invece definisce il fantastico attraverso la sua teoria del perturbante. L'effetto fantastico и dato dal ritorno del rimosso, il lettore cioи и disturbato da cio che gli и famigliare ma che и nascosto. tutte le paure, le ansie e i desideri che sono state "cancellate" dalla memoria di un individuo per permettergli di vivere con piщ tranquillitа, ritornano attraverso i personaggi fantastici, disorientano e sconcertano il lettore.
Il fantastico si и sviluppato in vari sottogeneri:
• il romanzo gotico, con le sue storie di streghe, fantasmi e vampiri;
• il romanzo di fantascienza, in cui fatti scientificamente possibili o plausibili, ma non ancora scoperti, sono inseriti nella normalitа quotidiana;
• il romanzo fantasy, che и quello piщ vicino al fantastico, in cui magia ed eventi inspiegabili sono parte importante della vicenda, ed и legato ai miti, alle fiabe e alle favole;
• il romanzo dell'orrore, che deriva direttamente dal romanzo gotico ed и basato sul sentimento della paura.
Vediamo adesso qualcosa per la realizzazione del fantastico in Italia nel '900. Innanzitutto bisogna premettere che questo genere и stato praticato soprattutto nell' '800. Gli scrittori che hanno almeno una volta utilizzato questo genere sono molti. Possiamo citare ad esempio Italo Calvino o Alberto Moravia. Invece sono molto pochi coloro che hanno usato questo genere in modo quasi esclusivo. Tra essi, degno di nota, c'и Tommaso Landolfi. La sua prima pubblicazione di narrativa и una raccolta di sette racconti intitolata "Dialogo dei massimi sistemi" (1937). In questa opera si vedono giа tutti gli elementi che caratterizzeranno i suoi lavori successivi: dalla combinazione di reale, surreale e grottesco alle meditazioni filosofiche e la divagante ironia. Pochi anni dopo esce il suo primo romanzo, intitolato "La pietra lunare", in cui viene evidenziato il senso di panico e di orrore verso il mondo presente nell'uomo. Il protagonista infatti и un giovane che si innamora di una ragazza definita "capra mannara" con gli zoccoli al posto delle gambe.Con questa figura misteriosa, inizia a crearsi quel rapporto di attrazione e repulsione che l'autore instaura con gli animali e il mondo della natura, ancora piщ evidente nel racconto "Il mar delle blatte" dello stesso anno.Tra le sue opere successive si possono ricordare "La biиre du pecheur" (1953), in cui gioca con la doppia traduzione del titolo (la bara del peccatore o la birra del pescatore).
Nella raccolta il mar delle blatte Landolfi inserisce dodici racconti, compreso anche quello che da il nome all'opera. Quest'ultimo и anche il piщ rappresentativo. Vi и narrata la storia di un avvocato di nome Coraglina. Egli, tornando a casa un giorno, incontra il figlio Roberto che esce dal barbiere. Sul braccio del ragazzo c'и una larga ferita dalla quale egli tira fuori vari oggetti, tra cui un vermiciattolo azzurro. Poco dopo i due vanno al porto dove si imbarcano su una nave. Oltre a loro c'и anche una ragazza fatta salire a bordo con la forza di nome Lucrezia. Dopo che la nave salpa il giovane subisce una metamorfosi e si trasforma in un pirata, chiamato dai marinai Alto Variago. Presto si capisce che la giovane rapita и la ragazza di cui il Variago и innamorato che perт non lo ricambia e che il suo antagonista и il vermiciattolo azzurro, uscito poco prima dal braccio del pirata, salito a bordo nascosto nel risvolto dei pantaloni del padre. La nave poi giunge a destinazione, cioи nel terrificante mar delle blatte, chiamato cosм perchи interamente ricoperto da scarafaggi. Qui i due rivali si sfidano per vedere chi sa amare meglio la ragazza. Ma Roberto ha la peggio e per la rabbia schiaccia il vermiciattolo. Questo gesto provoca la rivolta dei marinai che lo imprigionano. Ma in un impeto di rivolta un marinaio schiaccia una blatta salita sul ponte e ne lancia i resti in mare facendo infuriare gli altri scarafaggi che attaccano l'equipaggio uccidendone molti componenti. Alla vista di tutto ciт la ragazza urla improvvisamente e ciт sposta la scena dalla nave in un salotto borghese e in questo modo si capisce che Roberto Coraglina ha letto un suo racconto al padre e a Lucrezia, che dichiara di amarlo. Il racconto ha termine con il padre che si mostra disponibile a finanziare la carriera di romanziere del figlio e le nozze con la ragazza. La spiegazione finale razionale del racconto ci permette di dire che и un esempio della categoria dello strano secondo Todorov. La componente fantastica и dominante. L'esito del racconto и inquietante. Tutte le invenzioni si susseguono secondo una certa coerenza fantastica obbedendo ad una "logica del surreale".

Esempio