La casa degli spiriti (I. Allende)

Materie:Scheda libro
Categoria:Letteratura Italiana

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Data:19.03.2007
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Testo

Mauri Francesca cl. II E
RELAZIONE LIBRO:
“LA CASA DEGLI SPIRITI” di Isabel Allende
Trama:
Il romanzo “La casa degli spiriti” è il primo romanzo dell’autrice cilena Isabel Allende.
La storia si svolge in un paese dell’America Latina e riporta le vicende travagliate di quattro generazioni di una stessa famiglia che vivono gli eventi storici che caratterizzarono l’inizio del secolo in Sud America, in un Paese mai nominato ma probabilmente identificato con il Cile, vista la provenienza dell’autrice e gli eventi narrati.
La saga si apre sulla famiglia del Valle ed i loro capostipiti Nivea e Severo, unici e principali punti di riferimento dei numerosi figli.
Tra le figlie in casa del Valle si distingueva per la sua straordinaria bellezza Rosa, la maggiore, innamorata di un giovane, Esteban Trueba, che non poté però mai amarla come entrambi avrebbero desiderato perché era costretto a lavorare distante da lei, nelle miniere del Nord.
Ma l’attenzione della famiglia era più o meno piacevolmente rivolta alla minore: Clara.
Era sempre stata una bambina particolare, in grado di parlare con spiriti, di spostare gli oggetti con il pensiero, di predire il futuro.
Queste sue peculiarità avevano causato alla famiglia spiacevoli episodi di contrasto con la loro società che vedeva in lei la presenza del demonio; perciò la bambina era sempre cresciuta lontano dai suoi coetanei, nella solitudine, a cui si era abituata e che combatteva scrivendo numerosissimi diari per annotare tutto ciò che succedeva che fosse positivo o negativo, abitudine che mantenne per tutta la sua vita.
La famiglia venne però scossa dalla morte della sorella Rosa, avvenuta accidentalmente a causa di una dose di veleno destinata in origine al padre. In seguito a questo episodio la sorellina, duramente colpita si chiuse in un silenzio che la abbandonò solo nove anni dopo.
Infatti dopo l’immenso dolore provato per la morte della sua amata, Esteban Trueba aveva voluto esaudire le ultime volontà di sua madre, anch’essa morta che gli intimò di sposarsi. Esteban così scelse una persona della famiglia della sua amata, scegliendo Clara, l’ultima sorella rimasta sebbene nemmeno la conoscesse.
Clara interruppe così il suo silenzio accettando il matrimonio senza averne mai grande trasporto e propensione. Accettò la vita del nuovo marito, andando a vivere nella sua vecchia tenuta in campagna, le Tre Marie.
Esteban si dimostrò di grande abilità nel risollevare la tenuta e renderla la più fiorente e redditizia della zona. Clara non poté mai ricambiare l’amore del marito, poiché vedevano in due modi completamente diversi sia la vita matrimoniale sia quella terrena in generale.
Infatti viste i suoi poteri Clara era spesso immersa nelle sue comunicazioni con gli spiriti e sempre disinteressata alla vita terrena che conduceva il marito. Egli era infatti rabbioso, violento, passionale e bramoso di amarla e di avere un amore che lei non voleva e non poteva dargli.
Dopo anni di matrimonio Clara diede alla luce due gemelli Jaime e Nicolas e in seguito la figlia Blanca, mentre Esteban Trueba, datosi alla politica, era diventato senatore del partito di destra al governo.
Protagonista della parte successiva è Blanca; crebbe tra la residenza di città e le Tre Marie, dove conobbe la sua prima e una vera storia d’amore. Infatti fin dall’adolescenza fu travolta dalla passione di Pedro Terzo Garcia, figlio di uno dei mezzadri alle dipendenze di suo padre. Inziò come una storia segreta e così rimase perché il padre non avrebbe mai sopportato che sua figlia sposasse un poveraccio di quel tipo.
Giunta in età da marito un nobile francese prese a frequentare la loro residenza manifestando la sua volontà di sposare la ragazza, appoggiato in pieno dal padre. Fu proprio costui, il cui nome era Jean de Satigny, che, scoperta la relazione tra i due giovani, la confessò immediatamente al padrone.
Le conseguenze furono terribili: Esteban picchiò pesantemente la figlia Blanca e sua moglia Clara, che aveva cercato di calmarlo, causando loro grandi ferite e sofferenze e si mise all’inseguimento e alla ricerca di Pedro Terzo.
Dopo questo fatto le due donne lasciarono le Tre Marie alla volta della città. Dopo un periodo di permanenza in cui cercarono di ricostruirsi una vita, giunse la notizia che Blanca era incinta. Dopo un periodo non poterono più nasconderlo al padre che, saputo ciò, si precipitò in città obbligando la figlia a sposare Jean de Satigny, perché non si venisse a sapere che in realtà il vero padre era Pedro Terzo.
Così Blanca subì questo matrimonio per diversi anni, fino al momento in cui venne a conoscenza di attività illecite a scopo sessuale di cui suo marito si occupava a sua insaputa. Non potendo reggere la terribile situazione fece ritorno alla casa materna, dove fu accolta senza scandalo né domande.
Nel frattempo riprese segreti contatti con Pedro Terzo, infiammato dalla lotta politica che stava prendendo piede in quel periodo contro il governo al potere e contro il Presidente.
Nove mesi dopo il concepimento Blanca diede alla luce sua figlia: Alba.
La bambina crebbe nella credenza che suo padre fosse morto, al fianco della madre, della nonna Clara, degli zii Jaime, medico incline ad aiutare i poveri ed i bisognosi, e Nicolas, viaggiatore, e infine del nonno Esteban, poiché era la sola in famiglia ad avere un buon rapporto con lui.
Quando Alba era poco più che una bambina, ricevette la visita di Esteban Garcia, un ragazzo, che viveva nella proprietà delle “Tre Marie” e che, senza che nessuno lo sapesse era figlio illegittimo del padrone, risalente ad una delle tante violenze che si accollava il diritto di compiere sulle contadine della sua proprietà.
Alba rimase turbata dalla prepotenza del ragazzo che la trattò male, la obbligò a baciarlo e pretese di parlare con il padrone stesso.
Con il tempo Alba si scordò di lui, per poi doverlo ricordare e incontrare nuovamente verso la fine della vicenda.
Una volta maturata Alba si innamorò di Miguel, un giovane estremista di sinistra, sostenitore della ribellione armata che si vociferava in quel periodo teso.
Miguel, fratello minore di Amanda, che era stata fidanzata con Nicolas senza sapere mai dell’amore che il fratello Jaime provava per lei, aprì ad Alba l’orizzonte politico, mettendole in testa le sue idee rivoluzionarie che lei seguì ed apprezzò all’inizio più per amore che per convinzione.
Mentre Alba conosceva le gioie e le passioni del suo amore, la situazione sociale e politica precipitava vertiginosamente.
Dopo un lungo periodo di lotta diplomatica e politica giunse infatti il giorno del colpo di stato. I sovversivi come prima azione incendiarono il Palazzo presidenziale costringendo alla fuga molti dei funzionari e dei politici. Dopo un primo momento in cui sembrarono prevalere i ribelli, il governo ebbe il tempo di organizzarsi e, grazie all’aiuto della marina militare, riuscì a sventare il colpo di stato.
Gli esponenti del partito vincitore ebbero tempo di festeggiare questa apparente vittoria prima di realizzare che la situazione stava sfuggendo nuovamente dalle loro mani.
Infatti i militari non avevano la minima intenzione di riconsegnare il potere al senatore Trueba ed agli altri esponenti del partito, soprattutto dopo la confusione che seguì la morte del Presidente durante il golpe.
Infatti presero ad esercitare il potere senza riconoscere l’autorità di chi prima lo deteneva.
Nel frattempo Alba aveva salutato Miguel, che non voleva obbligarla a seguirlo e, per mantenere fede a quella che era diventata la sua ideologia, iniziò a mettere a disposizione la sua casa e la sua protezione per tutti i fuggiaschi che la necessitassero.
Fu proprio questa sua attività e la scoperta del fatto che fosse legata sentimentalmente ad un sovversivo, a causare i tragici avvenimenti di una notte.
Infatti accadde che i militari una notte fecero un assalto nella casa in cui dormivano Alba e suo nonno Esteban e la portarono via, tra grandi violenze e prepotenze.
Giunta a destinazione capì chi era il mandante della spedizione: Esteban Garcia. Stette nelle mani dei militari di Garcia per diversi giorni in cui venne torturata in molteplici modi affinchè confessasse dove si trovava Miguel.
In seguito venne poi portata in un campo di concentramento dove conobbe altre donne nella sua situazione, come Ana Diaz, che la aiutarono a superare quel terribile momento in cui spesso desiderò la morte.
Nel frattempo Esteban Trueba capì che a nulla gli sarebbero servite le conoscenze che aveva da senatore perciò si vide costretto a chiedere aiuto ad una persona che negli anni era diventata molto influente: Transito Soto.
Era una prostituta che aveva conosciuto da giovane in uno dei bordelli che frequentava e che negli anni aveva fatto strada in quel campo, arrivando ad essere padrona dell’attività, più che mai fiorente. Per farlo si era servita di alcuni soldi prestatile da Esteban e fu proprio con la scusa del debito che egli le domandò il suo aiuto.
E così successe: grazie al potere della donna Alba venne liberata e potè fare ritorno a casa dal nonno, che ormai anziano si pentì di non aver mai amato a dovere la sua famiglia e scoprì che in realtà era Alba l’unica cosa che davvero gli premeva.
L’epilogo contiene il ritrovo dei due protagonisti della parte finale, con il senatore che per la prima volta concede ad Alba il suo amore per Miguel, accettandolo anche se da sempre si era opposto a causa delle sue idee politiche e che con lei attende impaziente il suo arrivo; contiene inoltre la descrizione della tranquilla morte di Esteban tra le braccia dell’amata nipote che infine spiga come sia stata spinta a scrivere, con l’aiuto del nonno, la loro storia, rivivendo una per una tutte le vicende e le persone che avevano composto la loro vita. Con lo scrivere questa storia Alba poté vincere il suo odio verso molte persone, primo fra tutti Esteban Garcia, giungendo a considerare la loro presenza fondamentale per il giusto compimento della storia e del loro destino, senza i quali sarebbe non sarebbe stato compiuto correttamente.
Personaggi principali:
ESTEBAN TRUEBA: è il protagonista maschile del romanzo, il filo conduttore, colui che conosce e interagisce con tutte le altre protagoniste donne. È infatti fidanzato di Rosa, poi marito di Clara, padre di Blanca e nonno di Alba.
È un uomo rude, violento, passionale, rabbioso per carattere, superiore alle vicende che riguardano le donne: è pronto sempre a giudicarle e punirle senza sentire ragioni e senza cercare di capirle a findo. Le uniche che instaureranno un rapporto con lui saranno Clara perché poco prima della sua morte si pone come sua giuda spirituale, lo capisce, lo compatisce, non riesce ad amarlo ma non lo abbandona; non lo abbandona nemmeno dopo la sua morte, continuando ad apparirgli in forma spiritica per rassicurarlo.
L’altra è Alba, che è l’unica che riesce a farlo cambiare, nella parte terminale della sua vita, a fargli comprendere gli errori compiuti nella sua vita, non ponendo la sua famiglia tra le sue priorità e preoccupazioni. Alla fine infatti Trueba è profondamente diverso dall’inizio, è in pace, ha capito e finalmente per la prima volta ha l’animo in pace, in grado di affrontare nel modo migliore la sua morte.
CLARA: è forse il personaggio più particolare della narrazione, forse a causa delle peculiarità e dei poteri già descritti. Durante la narrazione si dimostra una donna forte, abile, dalla grande umanità, in grado di instaurare buoni rapporti con tutti i suoi familiari. Soprattutto alla fine, dopo la sua morte, il fatto che lei continui ad essere presente con le sue apparizioni nelle vite di Alba e Esteban, per sorreggerli, consigliarli e aiutarli, dimostra il suo grande ruolo umano nella storia e la grandezza del personaggio. È anche grazie a lei ad alla sua abitudine di tenere numerosissimi diari che permette ad Alba di raccontare questa stupenda storia.
BLANCA: è una donna per così dire ribelle che ha avuto incomprensioni e contrasti con il padre per tutta la sua vita. È stata infatti costretta a nascondere sempre il suo amore per Pedro Terzo, perfino dopo la scoperta del padre. Solo alla fine è il padre stesso a permetterle di scappare all’estero con lui per coronare finalmente il suo sogno d’amore. Anche nel matrimonio obbligato con Jean de Satigny gioca il ruolo della vittima della situazione ma è ancora il bel rapporto con la madre che la sorregge e la accoglie sempre ad aiutarla ad andare avanti e vivere la sua vita.
ALBA: è l’ultima donna della saga familiare, a cui è dedicata tutta la parte finale del libro. Come la madre anche lei fu costretta a nascondere il suo amore per Miguel e a viverlo di segreto, a causa del nonno e della situazione politica. Come sua madre Blanca è disposta a tutto per amore del suo uomo, per il quale infatti subisce inimmaginabili torture. Nella narrazione si dimostra una persona molto bella e umana che riesce per prima a domare lo spirito violento del nonno Esteban rendendolo capace di amore verso di lei e di ritrovare una pace ormai perduta.
PEDRO TERZO GARCIA: fin da giovane si dimostra un ragazzo molto coraggioso e tenace nel portare avanti la rischiosa relazione con Blanca, che poi capirà essere l’unico amore della sua vita.
Si ritrova ad amarla sempre più anche quando subisce le violenze da parte del padrone e quando deve stare separato da lei degli anni.
ESTEBAN GARCIA: è un figlio illegittimo del padrone Trueba, l’unico dei tanti che non accettò mai la situazione in cui i figli legittimi godevano di tutti i privilegi della loro condizione mentre a lui non spettava nemmeno il riconoscimento del padre. Infatti probabilmente è più per vendetta che per convinzione politica che alla fine del romanzo fa catturare Alba e la tortura per estorcere informazioni su Miguel. È essenzialmente un personaggio negativo, in tutte le azioni che compie.
MIGUEL: è l’uomo amato da Alba, un estremista di sinistra, uno dei fautori del golpe contro il governo di destra. È la causa della grande sofferenza di Alba durante la cattura ma lei non gliene farà mai una colpa poiché entrambi erano stati spinti dall’amore. Tante sofferenze porteranno poi, presumibilmente, ad un periodo di felice riconciliazione perché persino Esteban Trueba accetta la loro relazione e permette loro una vita insieme.
ROSA: sorella di Clara, è una delle figlie dei coniugi del Valle. Nota per la sua bellezza, è la prima donna amata da Esteban che però dovrà patire per la sua morte. Muore infatti prematuramente causando un trauma nella sorellina Clara da cui guarirà solo dopo nove anni.
JAIME E NICOLAS: sono i fratelli gemelli di Blanca, la prima parte della loro vita la trascorrono in un collegio, diventando più presenti con la nascita di Clara. È soprattutto Jaime a farle da padre fino alla sua tragica morte durante il colpo di stato. Nicolas vive anche l’amore con Amanda, sorella di Miguel senza mai comprendere il vero e autentico sentimento che prova Jaime per lei, e che però non sarà mai ricambiato.
Mi ha colpito molto la figura di Jaime, molto altruista e determinato nel diventare medico per mettersi al servizio degli altri
NIVEA E SEVERO: sono i capostipiti della famiglia di cui sono narrate le vicende. Genitori di Rosa e Clara e modelli per tutti i figli.
AMANDA:è la fidanzata di Nicolas quando fa la sua comparsa nel romanzo. Era una donna molto bella, che portava sempre moltissimi gioielli e grandi vesti che le stavano larghe rispetto alla sua esile corporatura. Rimasta incinta chiese a Jaime, che stava specializzandosi in medicina, di aiutarla ad abortire. Questo fatto generò la divisione da Nicolas ed un approfondimento del rapporto con Jaime, che poi si scoprì innamorato di lei. Morirà dopo il colpo di stato.
FERULA:è la sorella di Esteban Garcia. Una donna dalla bellezza particolare ma non curata, che aveva passato tutta la sua vita da nubile per assistere la madre, donna Ester, gravemente malata di artrite. Era sempre stata molto autoritaria anche con il fratello con cui però ebbe sempre un rapporto conflittuale. Instaurò un bel rapporto invece con Clara, diventando, dopo un periodo di odio, persino gelosa del marito che poteva averla con sé sempre.
Luoghi:
La vicenda è ambientata in Sud America e si può supporre che di preciso si tratti del Cile. Gli eventi si svolgono principalmente alle Tre Marie, nella residenza dei del Valle, nella casa di Esteban e Clara.
Tempi:
La vicenda si svolge nel nostro secolo ed occupa un arco temporale di circa un secolo o poco meno.
Sono ricorrenti le anticipazioni durante tutta la vicenda.
Narratore:
Nella parte iniziale del racconto il narratore è esterno, come il punto di vista.
Poi subentra un narratore interno, ossia Esteban Trueba, e quindi il punto di vista diventa interno.
Commento:
Credo che sia il libro più bello letto durante il biennio. È proprio perfetto perché sa unire il sentimentalismo con l’avventura, la tensione, i momenti malinconici; la fantasia e la realtà fuse insieme. A prescindere dal fatto che trovo che il modo di scrivere della Allende sia semplicemente stupendo nella sua semplicità non banale, credo che i personaggi creati siano ognuno per qualcosa di particolare molto significativi e soprattutto vivi, grazie proprio alle sue capacità descrittive.
Era un libro di una certa lunghezza che però non mi è stato di difficile lettura proprio perché mi ha appassionato e tenuta alta la tensione fino all’ultimo.
Mi hanno positivamente colpito i personaggi di Clara e Alba, nonna e nipote, molto simili se si pensa a come hanno lottato per farcela da sole in ogni occasione, senza mostrare segni di debolezza e restando salde ai loro principi e valori.

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Esempio



  


  1. ilaria

    Blanca si trasforma in una donna