Il Convivio

Materie:Appunti
Categoria:Letteratura Italiana
Download:334
Data:16.05.2007
Numero di pagine:2
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
convivio_5.zip (Dimensione: 3.6 Kb)
readme.txt     59 Bytes
trucheck.it_il-convivio.doc     22.5 Kb


Testo

IL CONVIVIO

Le motivazioni che spingono Dante a comporre il Convivio sono sostanzialmente due: la prima è costituita dal dovere morale che Dante sente di aiutare il prossimo infondendogli la sapienza. Secondo Dante infatti la cultura non solo eleva chi la detiene ma contribuisce a permettere una serena e pacifica convivenza umana, si travalica l’aspetto propriamente culturale e si giunge a quello politico. La cultura diventa quindi funzionaria alla politica, perché una classe dirigente che detiene la sapienza si eleva e può assolvere meglio il proprio compito. Una classe dirigente colta avrebbe potuto garantire la pace sociale. La seconda ragione è di natura autobiografica perché egli compone il convivio nel periodo in cui va esule di corte in corte cercando ospitalità presso i signori del tempo. Il problema che Dante si pone da personalità integerrima, era costituito da i suoi rapporti con gli altri esuli. Il suo intento era quello di emergere, di uscire dall’anonimato in cui era caduto e di non essere confuso nella massa degli altri profughi fiorentini. Scrivendo il Convivio pensava di potersi conquistare la stima non solo dei potenti ma anche degli altri fiorentini che lo avevano mandato in esilio, e che quindi pentiti lo avrebbero accolto a Firenze.
Nel secondo trattato del convivio inizia la parte più propriamente dottrinale, con la famosa canzone “ Voi che intendendo il terzo ciel movete”. Sembra quasi la continuazione della Vita nuova, perché parte dalla morte di Beatrice e parla di quel periodo di smarrimento a cui trova conforto attraverso letture filosofiche. Dante fa l’elogio della filosofia che ha valore topico, consolatorio. Quindi passa a spiegare l’ordinamento dei cieli, è una sorta di commento che egli fa ad alcune parole della Divina Commedia; parla delle intelligenze motrici e passa a parlare della cultura enciclopedica universalistica medievale delle arti del trivio e del quadrivio, soffermandosi a spiegare i quattro significati delle scritture. Il primo significato è quello letterale, poi quello allegorico, poi morale e anagogico. Il significato letterale è quello che spiega il significato primo del testo, quello comune delle parole; è la spiegazione comune che si dà di una parola. Un esempio è quello della selva oscura, una selva fitta e intricata. Il significato allegorico consiste nel significato che lo scrittore nasconde sotto quello letterale, ad esempio la selva oscura è simbolo del peccato. Il significato morale è costituito dalla verità morale che si può ricavare dalla lettura di un testo; la verità morale della selva oscura è la difficoltà dell’uomo a liberarsi dal peccato. Il significato anagogico è costituito dal significato spirituale attribuito ad un fatto reale, cioè un fatto reale acquista un significato spirituale e religioso. Il convivio ha un carattere universale e scientifico perché ha lo scopo di migliorare i costumi e la cultura in genere in senso democratico perché si rivolge a tutti gli uomini, e ciò può avvenire grazie alla conoscenza della filosofia, della saggezza, vista come strumento di liberazione dall’ignoranza e dalle passioni. Attraverso la razionalità l’uomo può controllare e dominare la parte irrazionale, può essere padrone di se stesso. Se ciò è fatto da tutti gli uomini ne beneficia la collettività.

Esempio



  


  1. Vittoria

    Sto cercando il significato del primo trattato del convivio di Dante. Istituto Tecnico Commerciale e Per il turismo