Libro I°, vv. 62-101
La vita umana, sotto gli occhi di tutti, turpemente giaceva sulla terra, oppressa sotto il peso della superstizione religiosa, la quale mostrava il capo dalle regioni del cielo, 65. incombendo dall'alto sui mortali con aspetto spaventoso, quando per primo un uomo greco osò fissare contro di lei gli occhi mortali e per primo resi
Latino
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2. Epicureismo a Roma
La cultura greca si era ormai fusa con quella romana, divenendone uno dei capisaldi e vincendo i contrasti esasperati. Le travagliate vicende politiche e il bisogno di una meditata riflessione costituiscono le condizioni necessarie alla diffusione della filosofia greca a Roma. Si diffondono il pitagorismo, l'orfismo, lo stoicis
Anzitutto, poiché abbiamo scoperto che sussiste una duplice natura, di gran lunga dissimile, di 2 cose, la materia e lo spazio, nel quale tutte le cose si svolgono, è necessario che ognuna delle 2 esista per se e priva di mescolanza. Difatti dovunque si stende libero lo spazio, che chiamiamo vuoto, lì non v’è corpo; d’altra parte ovunque sta un corpo, l
Anche la gola trasudava nera di sangue, e la via della voce ostruita dalle piaghe si chiudeva e la lingua, interprete dell’anima, emetteva sangue debilitata dai mali, pesante al movimento, ruvida al tatto.
Quindi quando attraverso la gola la forza del morbo aveva riempito il petto ed era confluita nel mesto cuore dei malati, allora veramente tutte l
• Però epicureismo era diffuso: Cesare era pontefice massimo ma era epicureo.
• Epicuro si opponeva a poesia perché turbava atarassia intellettuale, però Lucrezio scrive poesia; Epicuro era contro religione, L inizia con tributo a venere; Epicuro invita a ritirarsi da vita pubblica, L prega venere di aiutare romani in guerra.
Il De Rerum Natura~
L’ “INNO A VENERE”
Il poema si apre con un inno a Venere, la divinità simbolo della sensualità, del piacere e della bellezza. Così Lucrezio si pone in contrasto con la dottrina epicurea, che negava l’intervento da parte delle divinità sulle questioni umane, e con il resto del poema, che ha come obiettivo l’abbattimento delle superstizioni
Il genere umano cominciò col tempo a perdere la sua rozzezza, con la costruzione di capanne, con i legami del matrimonio, con l’uso utilitaristico del fuoco e soprattutto con l’invenzione del linguaggio, nato spontaneamente negli uomini, dotati dalla natura di voce e sollecitati dall’esigenza di esprimere i nomi delle cose. L’intesa fra gli uomini non s
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VITA
- ARPINO (Lazio) 106 a.C
- Da una famiglia di proprietari terrieri appartenente all’ordine equestre
- Studia a Roma dove si esercita nel foro come oratore
- Dimostra grande coraggio difendendo e facendo assolvere un certo SESTIO di Ameria, accusato di parricidio da un potente liberto di SILLA → Pro
Xenia sono i doni per gli ospiti; gli Apoforeta sono i doni da portare via. Gli epigrammi accompagnano questi doni (componimenti d’occasione che dovevano accompagnare i doni da inviare agli amici e quelli che il padrone di casa faceva ai suoi invitati). Gli epigrammi più famosi sono quelli scritti successivamente, raccolti in 11 libri; questi ebbero sub