Nella settima lettera dell’epistolario, Seneca afferma: “Nulla è altrettanto dannoso alla moralità quanto intrattenersi oziosamente in qualche spettacolo, perché in queste occasioni i vizi s’insinuano più facilmente nell’animo attraverso il piacere”. Narra di aver assistito casualmente ad uno spettacolo di mezzogiorno e afferma stupefatto di aver visto
Latino
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Ogni mormorio è represso dal bastone, e neppure le casualità sono risparmiate dalle frustate, tosse, starnuti, sighiozzi: con grave pena si paga l’aver interrotto il silenzio con quelche suono; rimangono fermi tutta quanta la notte digiuni e muti. Così accade che costoro parlino del padrone, con chi non è lecito parlare in presenza del padrone. Ma quel
Per primo in primavera coglieva la rosa e i frutti in autunno e quando il triste inverno spezzava le rocce con il gelo e frenava il corso delle acque con il ghiaccio, egli già tosava la chioma del flessuoso giacinto, rimproverando l’estate tarda a venire e gli Zefiri indugianti. Perciò egli era anche il primo ad avere abbondanza di nuove api e di uno s
• Infinito di qualsiasi verbo con l’avvertenza che i participi si trovano sempre in nominativo.
Es. Tibi stultus esse videor.
Ti sembra che io sia sciocco.
Costruzione impersonale di videor: quando videor è usato alla 3° persona singolare e ha come soggetto una proposizione infinitiva. Videor è costruito impersonalme
Asclepiades, straordinario tra i medici, tornando dal suo podere alla sua città guardo l’ingente moltitudine di uomini che seguivano un funerale. Si avvicino per apprendere qualcosa di utile per la sua arte. Ormai tutte le parti del over uomo erano state cosparse e preparate per il rogo. Asclepiades, infatti, diligentissimamente osservati certi se...
Le dee di Roma erano molte e antiche; la famosa Giunone era la regina del cielo e degli abitanti della terra e la padrona della famiglia. Le selve, la faretra con le frecce e la luna erano sacre a Diana, figlia di Latona. Minerva, armata con ‘elmo e la lancia era la dea della sapienza e delle battaglie. L’operosità, la continenza e la pudiciz...
Gli abitanti della Grecia paragonavano il denaro della loro vita all’esperienza dei marinai e all’operosità dei contadini. C’era una grande abbondanza di olive e di agnelli nell’Attica perciò gli abitanti replicavano la ricchezza con il commercio di olive e lana. Spesso invece cercavano di prendere le cerve nei boschi con le trappole o con le frec...
Infatti niente era più corrotto dei comportamenti dei babilonesi, niente era più adatte per i massimi piaceri e gli smisurati desideri. Infatti i divertimenti e i banchetti stavano a cuore a tutti i persiani mentre i babilonesi erano dediti massimamente al vino e ai divertimenti. Allora i soldati di Alessandro dopo tanti grandi fatiche di viaggi e batt
Le grandi ricchezze erano procurate con l’abilità dei marinai e l’operosità dei contadini dagli abitanti dell’Attica con una grande abbondanza di olio e di agnelle e le ricchezze degli abitanti venivano raddoppiate con il commercio di olio e di lana. Ma Atene era anche a patria della letteratura e della filosofia; la fama della Grecia era lodata p...
Cicerone....