Vita di Terenzio

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Testo

VITA
Non vi è quasi particolare della vita di Publio Terenzio Afro che già agli antichi non sembrasse incerto o controverso.
La biografia (Vita P. Terenti Afri) di Svetonio, tramandataci dal commentatore terenziano Elio Donato (IV sec. d.C.) lo dice «nato a Cartagine», ma il “cognome” Afer («libico», «nimida») sembra indicare che non fosse di sangue cartaginese. La data di nascita è discussa: Svetonio parla del 185 a.C., ma è probabile che si debba risalire almeno sino al 190. A Roma giunse come schiavo di un altrimenti ignoto senatore Terenzio Lucano. Questi, si dice, in omaggio al suo talento lo trattò con rispetto e alla fine gli diede la libertà.
Frequentò la nobiltà romana, in particolare due giovani intelligenti e amanti della cultura greca come Scipione Emiliano (il futuro Africano Minore) e il suo amico Gaio Lelio: ben presto nacquero voci secondo cui Terenzio sarebbe stato il prestanome per la produzione letteraria dei due illustri amici. Un’accusa priva di fondamento, ma che a Scipione — come osserva Svetonio — non poteva non riuscire lusinghiera. Terenzio, che non aveva ragioni per temerla, non la contrastò se non molto blandamente, lasciando capire che in realtà era lui ad esserne lusingato (prologo degli Adeìphoe). E in verità Terenzio non fu né il prestanome degli Scipioni, né il pedissequo esecutore letterario della loro ideologia filellenica, ma solo un intelligente interlocutore, un poeta sensibile che ebbe una parte non trascurabile nel processo di “sprovincializzazione” che caratterizzò la cultura romana tra la seconda e la terza guerra punica, forse il più lungo periodo di pace della repubblica.
Nel 160, dopo aver assistito alla rappresentazione della sua ultima commedia, gli Adelphoe, e al secondo insuccesso di un’altra, l’Hecyra, Terenzio partì per la Grecia: un viaggio da cui non sarebbe ritornato. Svetonio colloca la morte ma sulle cause non si sbilancia: alcuni sostenevano che avesse fatto sulla via del ritorno, altri che si fosse ammalato per la disperazione di aver perso i bagagli con i testi di alcune nuove commedie.

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