Versioni dal latino

Materie:	Appunti
Categoria:	Latino
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Data:	17.07.2000
Numero di pagine:	6
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CLELIA
PORSENNA RE DEGLI ETRUSCHI CINGEVA D’ ASSEDIO ROMA . L’ ACCAMPAMENTO DEGLI ETRUSCHI ERA VICINO ALLE RIVE DEL FIUME TEVERE E QUI ERANO TENUTE IN OSTAGGIO LE RAGAZZE ROMANE . FRA GLI OSTAGGI C’ ERA CLELIA , FANCIULLA CORAGGIOSA E BELLA CHE DESIDERAVA LA LIBERTA’ : PER QUESTO DI NASCOSTO ELUSE I CARCERIERI DEGLI ETRUSCHI E CON LA SCHIERA DELLE FANCIULLE FUGGI‘ DALL’ ACCAMPAMENTO . FRA I DARDI DEI NEMICI ATTRAVERSO’ AUDACEMENTE A NUOTO IL FIUME E IN SEGUITO GIUNSE A ROMA DOVE CONSEGNO’ A PADRI E MADRI LE FIGLIE . MA I SENATORI TEMEVANO L’ IRA DEL RE PORSENNA , PERCHE’ FRA I ROMANI E GLI ETRUSCHI C’ ERA UN ALLEANZA . INFATTI IL RE RICHIESE TRAMITE AMBASCIATORI LA FANCIULLA CLELIA ; I ROMANI RISPETTARONO IL PATTO E SUBITO LA RESTITUIRONO . CLELIA RITORNO’ ALL’ ACCAMPAMENTO DEGLI ETRUSCHI E PORSENNA COLPITO DALLA GRANDE FORZA DELLA FANCIULLA LA LIBERO’ E LA RIMANDO A ROMA . A RICORDO DELL’ IMPRESA DI CLELIA I ROMANI POSERO NELLA VIA SACRA UNA STATUA DELLA FANCIULLA CORAGGIOSA .

LA LEGGENDA DI SCILLA
UN TEMPO MINOSSE RE DEI CRETESI CON LE SUE TRUPPE DEVASTAVA LE COSTE DELL’ ARGOLIDE , REGIONE DELLA GRECIA, E ASSEDIAVA LA CITTA’ DI MEGARA . IL RE DEI MEGARESI ERA ALLORA NISO , CHE AVEVA IN CAPO FRA I CAPELLI BIANCHI UN CRINE PURPUREO , GARANZIA DELLA LUNGA DURATA DEL SUO REGNO . INFATTI L’ ORACOLO DI APOLLO GLI AVEVA DATO QUESTO RESPONSO : “ FINCHE’ NISO SUL TUO CAPO RIMARRA’ IL CRINE PURPUREO , SERBERAI IL TUO REGNO “. MA SCILLA FIGLIA DI NISO AMAVA FOLLEMENTE MINOSSE RE DEI NEMICI E DESIDERAVA LA SUA VITTORIA ; COSI’ TRADI LA PATRIA E IL PADRE A CAUSA DELL’ AMORE . MENTRE SUO PADRE DORMIVA , RECISE IL CRINE PURPUREO , E POI CORSE ATTRAVERSO L’ ACCAMPAMENTO DEI NEMICI ALLA TENDA DI MINOSSE E DISSE AL RE : “ IO SCILLA FIGLIA DI NISO CONSEGNO LA MIA PATRIA A TE , COME PEGNO DEL MIO AMORE ; INFATTI CON IL CRINE PURPUREO DI MIO PADRE VINCERETE LE TRUPPE MEGARESI ED ESPUGNERETE LA CITTA’.

HISPANIA
FRA LE PENISOLE DELL’ EUROPA ENUMERIAMO L’ ITALIA , LA GRECIA E LA SPAGNA . PARLEREMO BREVEMENTE DELLA NATURA DELLA SPAGNA E DEI COSTUMI DEI SUOI ABITANTI . CONFINANTE CON L’ AFRICA E CON LA GALLIA E’ DELIMITATA DAL MARE OCEANO E DAI MONTI PIRENEI. A CAUSA DEL CLIMA FAVOREVOLE LA TERRA E’ MOLTO FERTILE , INFATTI NON E’ BRUCIATA DAL SOLE COME L’ AFRICA NE TORMENTATA DAI VENTI ASSIDUI COME LA GALLIA . MA E’ RICCA DI MOLTI GENERI DI MESSI GRAZIE AL CALDO TEMPERATO E ALLE PIOGGE TEMPESTIVE . PERCIO’ NON OFFRE SOLO AI SUOI ABITANTI , MA ANCHE A ROMA E ALLE CITTA’ DELL’ ITALIA , ABBODANZA DI FRUMENTO , VINO ,OLIO E MIELE . IN SPAGNA GRAN PARTE DEI FIUMI TRASPORTANO NELLA SABBIA PAGLIUZZE D’ ORO E D’ARGENTO . LE REGIONI CENTRALI SONO ABITATE DA FIERE E DA INDOMITE GENTI CHE COLTIVANO LINO E AVENA E ALLEVANO GREGGI DI CAVALLI , DI BUOI , E DI PECORE . NELLE REGIONI MARITTIME CI SONO MOLTI PESCATORI POICHE’ I MARI SONO PIENI DI PESCI . DI FRONTE ALLA SPAGNA NEL MARE MEDITERRANEO CI SONO LE ISOLE BALEARI PATRIA DEI FAMOSI FROMBOLIERI .
LO SCHIERAMENTO DEL RE DARIO
LO STORICO ROMANO QUINTO CURZIO RUFO DESCRIVE LE SCHIERE DI DARIO RE DEI PERSIANI NEI LIBRI DELLE STORIE DI ALESSANDRO MAGNO . L ‘ ORDINE DELLA SCHIERA ERA QUESTO : DAVANTI ERA PORTATO IL FUOCO CHE ERA CONSIDERATO SACRO ED ETERNO DAI PERSIANI . DOPO IL FUOCO AVANZAVANO I MAGI , I SACERDOTI DEI PERSIANI CHE CANTAVANO ANTICHI CANTI E MOLTI GIOVANI VESTITI DI MANTELLI PURPUREI . SUCCESSIVAMENTE BUOI BIANCHI TRASPORTAVANO IL CARRO DI GIOVE ; VICINO AI BUOI C’ ERA UN CAVALLO DI ESIMIA GRANDEZZA CHE I PERSIANI CHIAMAVANO CAVALLO DEL SOLE . POI ERANO TRASPORTATI CARRI PIENI DI ORO E DI ARGENTO E AVANZAVANO I SOLDATI DI MOLTE GENTI ARMI E COSTUMI DIVERSI . PER ULTIMI AVANZAVANO I CAVALIERI CHE ERANO CHIAMATI DAI PERSIANI GLI IMMORTALI. AVEVANO COLLANE D’ ORO , VESTI PURPUREE E TUNICHE ADORNE DI GEMME . MA SOPRA OGNI COSA SI DISTINGUEVA LA VESTE DEL RE INFATTI , FALCHI D’ORO ADORNAVANO LA TUNICA E IL MANTELLO.
DE GALLORUM RELIGIONE
FRA I GALLI ERA TENUTA IN GRANDE STIMA LA GENTE DEI DRUIDI . QUESTI IN UN DETERMINATO PERIODO DELL’ ANNO SI STABILIVANO IN UN LUOGO CONSACRATO NEL TERRITORIO DEI CARNUTI , CHE ABITAVANO NEL CENTRO DELLA GALLIA , E AMMINISTRAVANO LA GIUSTIZIA . SE C’ ERANO CONTROVERSIE FRA I PRIVATI , SU DOTI , EREDITA’ E CONFINI , I DRUIDI RISOLVEVANO LE LITI , DECIDEVANO I PREMI E LE PENE . GLI UOMINI CHE NON OBBEDIVANO AI LORO DECRETI E ALLE LORO SENTENZE ERANO CONSIDERATI EMPI E SCELLERATI ED ERANO ALLONTANATI DAI SACRIFICI . I DRUIDI DISCUTEVANO DELL’ IMMORTALITA’ DELL’ ANIMA , DELLA GRANDEZZA DEL MONDO DELLA TERRA , DELLA FORZA E DEL POTERE DEGLI DEI E TRAMANDAVANO AI GIOVANI I SACRI PRECETTI . INFATTI DA OGNI PARTE DELLA GALLIA ACCORREVA UN GRAN NUMERO DI GIOVANI DAI DRUIDI , ED ESSI CON GRANDE DILIGENZA IMPARAVANO A MEMORIA LA DISCIPLINA DEI SACERDOTI.

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LE OCHE SALVANO IL CAMPIDOGLIO
I GALLI DISCESERO DALLE ALPI IN ITALIA E MISERO TUTTA LA REGIONE A FERRO E FUOCO . IL TERRORE DELLA MORTE E LA PAURA DEI NEMICI INVASERO IMPROVVISAMENTE TUTTI GLI ABITANTI DELLE CITTA’ . SUBITO FU MANDATO DAI ROMANI UN CONSOLE CON DUE LEGIONI CONTRO LE INGENTI TRUPPE DEI BARBARI , MA I GALLI ASSALIRONO IL CONSOLE E LE SUE LEGIONI E LO VINSERO IN UN’ ACCANITA BATTAGLIA PRESSO IL FIUME ALLIA . SUCCESSIVAMENTE SI DIRESSERO VERSO ROMA . ALLORA I ROMANI PRESI DALLA PAURA , LASCIARONO LA CITTA’ E CON VECCHI , MOGLI E FIGLI SI RIFUGIARONO NELLE FORESTE . I BARBARI GIUNSERO SENZA PERICOLO ALLA CITTA’ E ASSEDIARONO IL CAMPIDOGLIO , FORTEZZA DI ROMA . GIA’ I GALLI ASCENDEVANO LE MURA DELLA ROCCA QUANDO IMPROVVISAMENTE LE VIGILI OCHE SVEGLIARONO , A CAUSA DEL FORTE RUMORE , MARCO MANLIO , CUSTODE DEL CAMPIDOGLIO . ALLORA MANLIO CHIAMO’ I SOLDATI ROMANI CHE COMBATTERONO VALOROSAMENTE E RESPINSERO I GALLI . E COSI’ IL CAMPIDOGLIO FU LIBERATO DALL’ INSIDIA DEI BARBARI E ROMA FU SALVATA DAL CLAMORE DELLE OCHE .

ULISSE E POLIFEMO
ULISSE ,UOMO GRECO CORAGGIOSO E RE DELL’ ISOLA DI ITACA, A LUNGO NAVIGO’ PER IL MARE A CAUSA DELLA VOLONTA’ DI GIOVE , PRIMA DI RITORNARE IN PATRIA .UN TEMPO ULISSE APPRODO’ CON I COMPAGNI IN SICILIA A SBARCO’ NELL’ ISOLA DEI CICLOPI. I CICLOPI, GENTE FEROCE E SELVAGGIA , AVEVANO UN SOLO OCCHIO IN MEZZO ALLA FRONTE E VIVEVANO IN GROTTE VICINO AL MARE . MUNITI DI INGENTE FORZA FISICA , CONDUCEVANO LA VITA DEI PASTORI ; SI SFAMAVANO CON PESCI , CON CARNE DI PECORA E FORMAGGIO, SI DISSETAVANO CON ACQUA E LATTE . ULISSE CON POCHI COMPAGNI ENTRO’ NELLA SPELONCA DI POLIFEMO , FIGLIO DI NETTUNO E IL CICLOPE DIMENTICO DELL ‘ OSPITALITA’ CHIUSE I MISERI UOMINI NELL’ SUO ANTRO.ALCUNI FURONO ANCHE DIVORATI DAL FEROCE MOSTRO DAL MOMENTO CHE POLIFEMO DISPREZZAVA TUTTE LE LEGGI DEGLI DEI E DEGLI UOMINI . ALLORA ULISSE INGANNO’ IL CICLOPE CON UN SINGOLARE RAGGIRO .OFFRI ‘ A POLIFEMO DEL VINO E DURANTE IL SONNO ACCECO’ CON UN TRONCO ARDENTE IL SOLO OCCHIO DEL TURPE MOSTRO . POI IL FURBO ULISSE LEGO’ I SUOI COMPAGNI A DELLE PECORE E SE STESSO AD UN ARIETE . COSI’ TUTTI EVASERO INCOLUMI DALLA GROTTA.

CORIOLANO
CORIOLANO GIOVANE PATRIZIO ROMANO , POICHE’ A ROMA C’ERA GRANDE DISCORDIA FRA PATRIZI E PLEBEI , A CAUSA DELLA SUA SUPERBIA , VENNE IN ODIO ALLA PLEBE . PER QUESTO FU MANDATO IN ESILIO E SI RIFUGIO PRESSO I VOLSCI , STIRPE OSTILE AI ROMANI . NON SOLO CORIOLANO FU BEN ACCETTO DAI VOLSCI MA FU ANCHE NOMINATO COMANDANTE DEL LORO ESERCITO . ALLORA IL GIOVANE SPINTO DALL’ ODIO NEI CONFRONTI DEI SUOI CITTADINI CONDUSSE LE TRUPPE DEI NEMICI NEI TERRITORI DEI ROMANI E ASSEDIO’ ROMA LA SUA PATRIA SPESSO AMBASCIATORI DI PACE FURONO MANDATI DALLA CITTA’ A CORIOLANO MA EGLI RIFIUTAVA SEMPRE I COLLOQUI . ALLA FINE FURONO MANDATE ALL’ACCAMPAMENTO DEI VOLSCI VETURIA MADRE DI CORIOLANO E VOLUMNIA SUA MOGLIE CON I FIGLI PICCOLI . CORIOLANO FU VINTO DALLE PREGHIERE DELLA MADRE E DELLA MOGLIE E RICUSO’ L’ ODIO CONTRO LA PATRIA . SUBITO TOLSE L’ ASSEDIO DELLA CITTA’ E CONDUSSE FUORI DAI TERRITORI DEI ROMANI LE TRUPPE DEI VOLSCI.

PRIME NOTIZIE SULL’ ESERCITO ROMANO
I SOLDATI ROMANI AVEVANO COME ARMATURA PER IL CORPO : L’ ELMO, LA CORAZZA , I GAMBALI E LO SCUDO FATTI DI BRONZO . CONTRO I NEMICI I SOLDATTI COMBATTEVANO CON DARDI ,ASTE E SPADE DI FERRO . I VELITI AL CONTRARIO PORTAVANO FIONDE PIETRE E DARDI . SI AGGIUNGEVANO AI SOLDATI LE CENTURIE DEI GENIERI . I GENIERI NEGLI ASSEDI PREPARAVANO LE MACCHINE DA GUERRA COME TORRI , VIGNE , TESTUGGINI E SCORPIONI E NELLE MARCE COSTRUIVANO PONTI E ACCAMPAMENTI . I CAVALIERI ERANO SCELTI FRA I PIU’ NOBILI DELLA CITTA’. I SOLDATI OBBEDIVANO A CENTURIONI TRIBUNI E LUOGOTENENTI . IL COMANDANTE ESERCITAVA IL COMANDO SUPREMO . LA LEGIONE ERA DIVISA IN COORTI , LA COORTE IN MANIPOLI E IL MANIPOLO IN CENTURIE . SOLO I CITTADINI ROMANI FACEVANO PARTE DELLE LEGIONI , MA LE LEGIONI AUSILIARIE ERANO FORMATE DAGLI ALLEATI ED OBBEDIVANO AL COMANDANTE ROMANO . GLI AQUILIFERI CON L’ AQUILA INSEGNA DELLA LEGIONE PRECEDAVANO LA LEGIONE SIA IN MARCIA SIA IN BATTAGLIA .