Tacito e Quintiliano

Materie:Tesina
Categoria:Latino

Voto:

1.3 (3)
Download:1275
Data:02.07.2007
Numero di pagine:5
Formato di file:.doc (Microsoft Word)
Download   Anteprima
tacito-quintiliano_1.zip (Dimensione: 4.49 Kb)
trucheck.it_tacito-e-quintiliano.doc     10.68 Kb
readme.txt     59 Bytes


Testo

TACITO E QUINTILIANO A CONFRONTO

Tacito e Quintiliano sono i due autori che forse meglio incarnano i due stereotipi di stile linguistico di tutta la letteratura latina:
Quintiliano che,da una parte,rappresenta la vecchia retorica classicheggiante rifacendosi alla figura di Cicerone;dall’altra Tacito,che ripropone come modello la vecchia storiografia di Livio e degli antichi annales.
Quintiliano rispetto a Tacito pecca di “superficialitа”d’indagine,nel De Causis Corruptae Eloquentiae ad esempio,il tema principale:la decadenza dell’oratoria a Roma,viene presentato secondo una visione piщ limitata rispetto a Tacito,che in piщ si curт di approfondire le cause politiche e il panorama storico,contemporaneo e non, delle vicende di Roma.
Nonostante Quintiliano supera il moralismo generico che vedeva nella decadenza dell’oratoria il riflesso della decadenza dei mores,non si propone di “indagare”sul contorno,sullo sfondo politico,sulla corruzione del senato,sulla figura del princeps,sul passaggio continuo da bene a male nel corso della storia,ma tende a soffermarsi solo sull’ambito relativo alla scuola e l’educazione.
Crede che l’oratoria possa essere salvata solo grazie alla scuola e all’aiuto della famiglia,e la causa della decadenza и da attribuire unicamente al troppo spazio che viene lasciato,durante le lezioni,ai temi fittizi.
Una visione quella di Quintiliano quindi,piщ restrittiva e piщ ottimista rispetto a quella di tacito,che indubbiamente sente il peso e l’oppressione del vivere in un epoca dove governa la tirannide.
Tacito giа nelle Historie,e poi negli Annales,si domanda come sia possibile che nella storia si possa passare cosм facilmente e ripetutamente dal male al bene(da Domiziano a Traiano)e ancora di piщ da .
Dopo il principato di Nerone infatti come si era potuto ricreare quello di Domiziano?
Proprio partendo da questi interrogativi che l’autore si pone,inizia la grande abilitа di storiografo dell’autore,la volontа di ricercare le cause ripercorrendo gli avvenimenti della storia passata e attuale.
Secondo Tacito questo passaggio infatti и dovuto dall’anno del ’69,l’anno dei quattro imperatori(Galba,Otone,Vitellio e Vespasiano)ai quali non per nulla sono dedicati i primi tre libri delle Historie.
L’autore sottolinea come il gesto di Nerva di eleggere Traiano per adozione,per quel che realmente valeva dunque,e non per legami di sangue,in realtа fosse stato giа fatto da Galba,che perт era purtroppo giunto al potere giа vecchio e in un clima critico e sfavorevole,tanto che nel suo discorso per l’adozione di Pisone disse che se solo avesse potuto avrebbe desiderato ristabilire la repubblica,viste perт le acque agitate l’unica cosa che poteva fare era lasciare un buon erede.
Tacito,cosм come Quintiliano,supera anch’esso il luogo comune della decadenza dell’oratoria,e crede che i mos maiorum siano stati distrutti in realtа dalla corruzione del senato.Ed ancora una volta l’autore non si sofferma,ma ricerca la causa scatenante nella storia di Roma:l’impero a furia di espandersi e di crescere aveva sviluppato la “Potentiae Cupido”la bramositа di potere.
Quintiliano pertanto,come giа detto,concentra tutta la sua attenzione sull’importanza della scuola e sugli aspetti legati ai fanciulli e al loro apprendimento,tant’и che la sua opera piщ importante “Institutio Oratoria” riguarda l’educazione e la formazione stilistica dell’oratore,sottolineando le varie tematiche relative alla scuola di retorica.
Il libro x ad esempio contiene una serie di nomi,”latini e greci”,utili per istruire la formazione
Stilistica e il gusto dell’oratore.E’ il libro piщ famoso dell’opera perchй sembrerebbe una vera e propria storia della letteratura.
Quitiliano ci mostra come quella latina sia pari a quella greca.Greco e latino devono essere studiati insieme,di pari passo,perchй l’apprendimento simultaneo delle due lingue non crea problemi nell’apprendimento del ragazzo.Nell’opera si delineano due figure distinte:da una parte Cicerone,il modello da seguire,e dall’altra Seneca,nei confronti del quale l’autore evidenzia una particolare antipatia,definendolo privo di armonia e di senso nei suoi costrutti,pieni i frasi ad effetto inutili,legate solamente all’apparenza.
Quintiliano и legato alla politica culturale della dinastia dei Flavi,quella che perseguiva la restaurazione degli antichi valori romani,a differenza di quella Giulio-Claudia;ecco spiegata l’ammirazione per Cicerone e il disprezzo per Seneca.
Eppure anche in Tacito troviamo caratteri evidenti dello stile ciceroniano,in quell’opera che proprio per tale motivo и stata per molto tempo sotto l’attenzione degli storici:il”Dialogus de Oratoribus”.
Considerata per molto tempo di dubbia autenticitа,presenta uno stile molto lontano da quello di tutte le altre stesure,giustificabile dal fatto che si tratta di un’opera di retorica,e non storiografica,e va comunque tenuto conto che molto probabilmente lo stesso autore fu allievo di Quintiliano,che come si и giа visto adottava ed insegnava il modello stilistico di Cicerone. Un aspetto ulteriore accomuna i due autori,и l’apprezzamento per i valori passati,in Quintiliano che elogia Cicerone e la dinastia dei Flavi,e in Tacito negli Annales,dove la figura di Tiberio che abbandona Roma per trasferirsi a Capri,lasciandola nelle mani di Seiano,viene contrapposta a quella di Germanico,condottiero valoroso,leale con gli amici,il vero romano di un tempo.Proprio nella parte riguardante Germanico ci sono alcune delle scene piщ crude di Tacito come quella della moglie di Arminio(grande nemico di Germanico) che,fatta prigioniera e incinta,non piange,non supplica,ma rimane composta con le mani serrate e con lo sguardo rivolto al grembo.
Lo stile caratterizzante di Tacito и quello che si evince nelle opere storiografiche,un periodare brachilogico,caratterizzato da frasi spezzate,ad effetto:(Agricola-disorso di Calgaco)
Lo storiografo и alla continua ricerca di quei termini “oscuri” che rispecchiano il suo stato d’animo,la sua insoddisfazione e inadeguatezza nei confronti della societа e del princeps,che si percepiscono inoltre nella sua narrazione “nervosa”.Tacito vuole far emergere le sue sensazioni,cupe,non descrivendo un scena dettagliatamente,me cercando di trasmetterle attraverso il suo linguaggio,con un continuo uso del sottointeso.Spesso le proprie opinioni inoltre vengono espresse attraverso i diretti discorsi dei personaggi. Le uniche scene che vengono invece descritte nel dettaglio con enfasi,quasi come ci si trovasse di fronte ad una rappresentazione teatrale,sono quelle legate per lo piщ alla morte di grandi personaggi,come quella di Seneca o di Giulio Agricola.
Nella descrizione della morte di Agricola,l’attenzione non и posta sulla morte in sи per sй,ma sul modo di morire:una morte silenziosa,senza bisogno di clamori,una morte appartata eppure serena,che manifesta proprio la grandezza e la libertа interiore del personaggio.La libertа и uno dei pensieri ricorrenti di Tacito,che soffre di fronte alla palese confutazione della mancata libertа sua e dei romani,cosм come si evince in Germania dove il popolo che viene considerato da tutti “barbaro”и invece,secondo l’autore,degno di ammirazione,proprio per la loro libertа,e la vera barbaria и invece da identificare nella corruzione di Roma.

Esempio