opere di cicerone

Materie:Riassunto
Categoria:Latino

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Testo

Opere politiche

De re publica (54-51)
E’ esposta la figura del princeps, secondo Microbio, ovvero la figura di un difensore della res publica, oppositore del tirannus (despota).In particolare nel libro sesto si parla del sogno di Scipione l’Emiliano nel quale egli vede suo nonno Scipione l’Africano che lo esorta a condurre una vita più impegnata in modo da essere ricordato(gloria, immortalità).
C’è anche un’interessante descrizione di come i cittadini pii vivano in una condizione di beatitudine.
Cicerone uomo laico e pagano che esprime il desiderio di superare la morte e di avere una vita nell’aldilà.

De legibus (51circa)
L’opera doveva constare di 5 libri in origine; è un dialogo tra Cicerone, Quinto e Attico che si svolge nella villa d’Arpino.
A noi sono pervenuti solo 3 libri molto frammentati:
1°libro-vengono esposte le teorie stoiche di Posidonio e Panezio di Rodi; inoltre c’è una spiegazione su quali sono i fondamenti del diritto;Cicerone sostiene che la legge non sta alla base della giustizia ma che essa deve ispirare la giustizia. La giustizia ha fondamenti e principi eterni ed immutabili,infatti non dovrebbero esistere legislazioni temporanee.
2°libro-vengono elencate le leggi religiose che si rifanno ad un principio di giustizia unica. Parla anche delle leggi delle 12 tavole (diritto romano).
3°libro-parla delle leggi politiche ed esamina quelle che sono le prerogative dei magistrati (rappresentanti della giustizia).
Opere retoriche

De invenzione (84 circa)
Trattato giovanile che parla dell’ARS RHETORICA e tratta sistematicamente a fondo l’INVENTIO.

De oratore (novembre 55)
Dialogo dedicato al fratello Quinto, è diviso in 3 libri. I fatti si svolgono nella villa di Licinio Crasso durante i Ludi Romani del 91 a.C.
1°libro-Inizia con un prologo con le idee di Cicerone sull’oratoria e poi c’è la trattazione di Crasso sulla propria INSTITUTIO che rileva l’importanza del talento innato, accennando all’ars ed esponendo le forme d’esercizio: traduzioni d’opere greche, declamazioni di cause fittizie, ecc.
2°libro-Qui parla Antonio che tratta i tipi di causa ed espone la teoria dei tre compiti dell’oratore(illustrare, dilettare, piegare con la commozione) e dei tre rispettivi livelli di stile(umile, medio, grande).C’è anche una trattazione di Stradone sull’umorismo.
3°libro-dopo un drammatico proemio rivolto a Quinto, Crasso tratta l’ELOCUTIO e la COMPOSITIO, in altre parole la posizione delle parole con la relativa questione del ritmo di prosa.

Partitiones oratoriae (54?-44)
Dialogo in cui il figlio di Cicerone richiede al padre di riassumergli i principali precetti di tecnica retorica. Alla fine Cicerone come conclusione riconosce il debito con la filosofia dell’Accademia platonica ed esorta il figlio a procurarsi una base filosofica.

Brutus (46circa)
E’ una storia dell’oratoria romana in forma di dialogo fra Cicerone, Marco Giunio Bruto ed Attico, cui l’opera è dedicata in contraccambio per aver dedicato a Cicerone il suo LIBER ANNALIS.

Orator (seconda metà del 46)
E’ un ampio trattato in forma d’epistola a Bruto. E’ affrontato il tema dell’oratoria e delle trattazioni e in generale il collegamento con l’arte retorica con la filosofia e la storia romana. Inoltre tratta della COMPOSITIO esponendo i principi e le regole della CONCINNITAS e del NUMERUS, in altre parole del ritmo di prosa.

De optimo genere oratorum (46)
Breve saggio polemico contro l’atticismo, una breve polemica anche contro l’asianesimo ed infine la conclusione che il miglior oratore padroneggia ugualmente i tre stili.

Topica o A C.Trebatium topica (luglio 44)
Trattato in cui Cicerone spiega la sostanza dei TOPICA di Aristotele.
La TOPICA è letteralmente l’ARTE DEI LUOGHI, ovvero il saper recuperare gli argomenti. Questa opera è un incrocio fra precettistica romana e filosofia logica.

Esempio