Lo Pseudolus di Plauto

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Testo

Pseudolo dice che come il poeta inventa ciò che non esiste da nessuna parte, così lui creerà i suoi imbrogli, troverà le mine che non esistono. L’ arte, ciò che accade sul palcoscenico, è presentato come pura invenzione, qualcosa che non esiste in nessuna parte del mondo e che si deve alla pura creatività del poeta.
Il servo astuto è figura tipica della commedia platina che ne fa spesso il personaggio che architetta la vicenda, gli inganni per aiutare il padrone. In alcuni casi la commedia porta il nome dello schiavo. Pseudolus. Plauto in alcune commedie ne fa addirittura un equivalente del poeta. Il servo che architetta inganni, è un grande creatore di metafore, doppi sensi, allusioni, diventa controfigura del poeta che ha scritto la commedia e inventa l’ azione scenica. Proprio in questo senso si è parlato di metateatro platino, teatro nel teatro. Il servo alcune volte parlando dei suoi inganni e delle sue invenzioni rappresenta l’ atto artistico creativo (v pag.194 TAIC). Potrebbe sembrare rivoluzionario che questo ruolo sia attribuito al servo che ha un posto marginale nella società, ma spiega, se si tiene conto che il teatro di Plauto va legato alla categoria del carnevalesco. Esisteva una festa a Roma detta dei Saturnalia in cui semel in anno (una volta l’anno) era consentito bere a dismisura, giocare a dadi.

Esempio