I sonni di Augusto, Svetonio

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Testo

I sonni di Augusto

Post cibum meridianum, ita ut vestitus calceatusque erat, retectis pedibus paulisper conquiescebat opposita ad oculos manu. A cena in lecticulam se lucubratoriam recipiebat; ibi, donec residua diurni actus aut omnia aut ex maxima parte conficeret, ad multam noctem permanebat. In lectum inde transgressus non amplius quam septem horas dormiebat, ac ne eas quidem continuas, sed ut in illo temporis spatio ter aut quater expergisceretur. Si interruptum somnum reciperare, ut evenit, non posset, lectoribus aut fabulatoribus arcessit, resumebat producebatque ultra primam saepe lucem. Nec in tenebris vigilavit umquam nisi assidente aliquo. Matutina vigilia offendebatur; ac si vel officii vel sacri causa maturius vigilandum esset, ne id contra commodum faceret, in proximo cuiuscumque domesticorum cenaculo manebat. Sic quoque saepe indigens somni, et dum per vicos deportaretur et deposita lectica inter aliquas moras condormiebat.
Svetonio

Dopo il pranzo del mezzogiorno, così come era vestito e calzato, con i piedi scoperti, riposava un poco, con una mano sugli occhi. (alzandosi) da cena si ritirava in una piccola lettiga per le sue veglie notturne; vi rimaneva fino a tarda notte, finchè il resto dell’attività quotidiana fosse compiuto, o tutto o nella maggior parte. Passando poi nel suo letto, dormiva al massimo sette ore, e neanche continue, perché in quel tratto di tempo si svegliava tre o quattro volte. Se non poteva riprendere il sonno interrotto, come succede, per riaddormentarsi faceva ricorso a lettori e a narratori di racconti e spesso prolungava il sonno oltre l’aurora. Non vegliava mai nelle tenebre se non accompagnato da qualcuno. Era irritato dalla sveglia mattutina; così quando doveva alzarsi presto o per un impegno o per un sacrificio, affinchè non facesse ciò troppo contro il comodo, restava nella soffitta più vicina con qualcuno dei domestici. Anche così spesso aveva ancora bisogno di dormire, e allora dormiva mentre lo trasportavano per le strade e quando deponevano la lettiga per un qualsiasi impedimento.

Calceo, as, avi, atum, are
Retego, is, texi, tectum, ere
Conquiesco, is, quievi, quietum, ere
Oppono, is, posui, positum, ere
Recipio, is, cepi, ceptum, ere (composto da re+capio)
Permaneo, es, mansi, mansum, ere
Conficio, is, feci, fectum, ere
Transgredior, eris, gressus sum, gredi (composto da trans+gredior)
Dormio, is, ivi, itum, ire
Expergiscor, eris, perrectus sum, pergisci
Interrumpo, is, rupi, ruptum, ere
(Recipio da) Recupero,as, avi, atum, are
Evenio, is, veni, ventum, ire
Possum, potes, potui, posse
Arcesso, is, ivi, itum, ire
Resumo, is, sumpsi, sumptum, ere
Produco, is, duxi, ductum, ere
Vigilio, as, avi, atum, are
Adsideo, es, sedi, sessum, ere
Offendo, is, fensi, fensus, ere
Facio, is, feci, factum, ere
Indigeo, es, ui, ere (composto da indu+ egeo)
Deporto, as, avi, atum, are
Depono, is, posui, positum, ere
Condormio, is, ire

REGOLE

vestitus = participio con valore attributivo
calceatus = participio con valore attributivo
retectis pedibus = ablativo assoluto
opposita manu = ablativo assoluto
transgressus = participio con valore congiunto (verbo deponente)
expergisceretur = verbo deponente
si interruptum…. = periodo ipotetico
assidente = participio con valore congiunto
vigilandum esset = perifrastica passiva
indigens = participio con valore attributivo
deposita = attributivo

Verbi deponenti

Si coniugano al passivo ed hanno significato attivo. Ci sono delle forme che si coniugano all’attivo con significato attivo:
1. al gerundio
2. al participio presente
3. al participio futuro
4. all’infinito futuro
5. al supino in –um

E ci sono delle forme che si coniugano al passivo con significato passivo:

1. al gerundivo
2. al supino in –u

I verbi deponenti Fruor, Fungor, Utor, Vescor e Potior sono costruiti con l’ablativo.

Verbi semideponenti

Ci sono dei verbi come Audeo, Gaudeo, Soleo, Fido, Confido e Diffido che seguono la coniugazione attiva al presente e ai tempi da esso derivati, e la coniugazione passiva al perfetto ed ai tempi da esso derivati. I verbi Fido e Confido hanno il dativo della persona che si fida e l’ablativo della cosa o persona di cui ci si fida.

Perifrastica passiva

Indica necessità, dovere, e si costruisce col gerundivo + il verbo esse.
Es. Hic liber legendus esse
Questo libro deve essere letto
La persona che deve compiere l’azione va in caso dativo (complemento d’agente).
Con i verbi intransitivi si ha la perifrastica impersonale che si costruisce con il gerundivo in forma neutra e il verbo sum in 3° persona singolare.

Participio congiunto
Il participio, congiunto ad un nome o ad un pronome può assumere senso equivalente ad una frase subordinata (temporale, causale, concessiva, ipotetica, ecc.).

Ablativo assoluto
È costituito da un participio e da un nome, entrambi in caso ablativo, che hanno velore di frase subordinata (temporale, causale, concessiva, ipotetica). Questo costrutto si può trovare col participio presente con tutti i verbi, mentre col participio perfetto con i verbi intransitivi deponenti e transitivi non deponenti.

Esempio