Gerundio e gerundivo in latino

Materie:Appunti
Categoria:Latino

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Testo

GERUNDIO
Si forma dal tema del presente + AND (per i verbi della I)
END (per i verbi della II e della III)
IEND (per i verbi della IV)
Ha soltanto i casi diretti, quindi manca del nominativo, dell’accusativo e del vocativo. Infatti in latino se si vuole usare l’infinito con valore di soggetto o di oggetto si mette l’infinito.
Es. Amare è bello = Amare pulchrum est
E’ il tempo idoneo ad arare = arando (in questo caso si usa il gerundio)
Usi:
Serve per declinare l’infinito nei casi indiretti:
GEN. Laudandi = di lodare/del lodare
DAT. Lodando = a lodare/per lodare
AD + ACC. Ad laudandum = per lodare
ABL. Laudando = col lodare/lodando (valore modale)

N.B. L’ablativo del gerundio si può trovare anche preceduto da preposizione:
Es. in laudando = nel lodare
de laudando = riguardo al lodare
N.B. Il genitivo del gerundio si usa solo per specificare un sostantivo, altrimenti di + infinito esprime una proposizione implicita.
Es.Ordino di fare = che qualcuno faccia
Ho desiderio di lodare - qui si usa il gerundio perché specifica il sostantivo “desiderio”-
2)Trasformazione del gerundio in gerundivo
Quando si deve tradurre un gerundio latino soggetto da un complemento oggetto, ci sono dei casi in cui è obbligatorio fare una trasformazione del gerundio in gerundivo.
Trasformazione:
il complemento oggetto si mette nel caso in cui sarebbe andato il gerundio; al posto del gerundio gli si concorda un gerundivo.
La trasformazione è obbligatoria se il gerundio è in dativo, ad + accusativo, ablativo con preposizione. Tale trasformazione è facoltativa se il gerundio deve andare in genitivo o ablativo semplice.
Es. E’ il momento idoneo ad arare i campi.
Est tempus idoneum agris arandis.
Est tempus idoneum ad agros arandos.
Questo uso non è il vero valore del gerundivo latino che esprime idea di dovere: è una forma verbale con valore passivo e corrisponde alla traduzione “da lodare”.
N.B. I verbi in –io al gerundio e al gerundivo seguono la IV coniugazione.

GERUNDIVO
E’ un aggettivo verbale formato dal tema del presente +
ANDUS, A , UM (per i verbi della I)
ENDUS, A, UM (per i verbi della II e della III)
IENDUS, A, UM (per i verbi della IV)
Usi:
1) perifrastica passiva
2) trasformazione del gerundio in gerundivo
1)Perifrastica passiva
Nella perifrastica passiva si usa il gerundivo con il suo vero valore; esprime idea di dovere.
Traduzione letterale: laudandus = da lodare
Esistono due costruzioni perifrastiche passive: costruzione personale e impersonale.
- COSTRUZIONE PERSONALE
Soggetto + gerundivo (concordato al soggetto) + verbo essere (concordato alla persona del soggetto) + dativo di agente (che può anche mancare)
Es. Libri nobis legenda sunt = I libri sono da leggere = I libri possono essere letti da noi
N.B. Se c’è il dativo d’agente, questo può essere trasformato come soggetto della frase.
Es. Libri nobis legenda sunt = Noi dobbiamo leggere i libri.
Se nella perifrastica ci fosse un verbo che regge il dativo, per evitare confusioni, i complemento d’agente si trova regolarmente espresso con a/ab + ablativo.
Es. Nobis musona vobis danda sunt.
Questa frase sarebbe ambigua perché non si capirebbe quale è il dativo d’agente e quale quello retto dal verbo. Troverò quindi il complemento d’agente con a/ab + ablativo.
- COSTRUZIONE IMPERSONALE
Gerundivo in –dum ( neutro) + verbo essere III persona singolare + dativo d’agente (che può anche mancare)
Es. Pugnandum est = è da combattere = si deve/bisogna combattere
Nobis pugnandum est = Da noi è da combattere = Noi dobbiamo combattere
ATTENZIONE!
Bellum gerendum est = è una costruzione personale perché il gerundivo in –dum si collega al soggetto neutro singolare.
Altro uso del gerundivo
Quando troviamo un gerundivo in caso accusativo, ci sono due possibilità:
1) c’è una proposizione oggettiva con esse sottointeso (perifrastica passiva)
2) è un gerundivo con valore finale da tradurre con “da dire, da fare”, se nella reggente ci sono verbi di dare, affidare.
Es. Censuit captivos reddendos = Fu del parere che o prigionieri fossero da restituire
TRADUZIONE DEL GERUNDIO E DEL GERUNDIVO
Gerundio e gerundivo si possono confondere nelle desinenze del gerundio, cioè –i, -o, ad –um, -o. In questi casi sarà un gerundio se è da solo; sarà un gerundivo se ha un nome concordato.
Se è un gerundio si tradurrà con “di fare, a fare, per fare, col fare”.
Se è un gerundivo, bisogna vedere se è u gerundivo della perifrastica o della trasformazione.
Se è un gerundivo in nominativo o accusativo sarà una perifrastica passia, se è in caso genitivo, dativo, ad + accusativo,ablativo con o senza proposizione sarà un gerundivo della trasformazione.In quest’ultimo caso si tradurrà il gerundivo come fosse un gerundio( a fare, di fare) e il sostantivo concordato come complemento oggetto.

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