Deucalione e Pirra

Materie:Appunti
Categoria:Latino

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Testo

Avendo il mare coperto tutte le altre cose solo le cime dei monti Parnasi restavano fuori dall’ acqua. Perciò Deucalione con la moglie fece approdare qui una piccola zattera e subito adorò gli dei del monte. Nessun uomo era stato migliore di lui ne più amante della giustizia, nessuna donna era stata più rispettosa di lei rispetto agli dei. Per la qual cosa non appena Giove li vide entrambi innocenti, entrambi religiosi, dissipò subito le nubi, rimosse i venti e mostrò le terre ai cieli e i cieli alle terre. E neppure nei mari permase l’ ira. Infatti Nettuno, capo del mare, placò le acque e richiamò i fiumi, le alture emergono. E infine, essendo ricreato di nuovo tutto il mondo e visto che un profondo silenzio avvolgeva tutta la terra, desolati, Deucalione e Pirra., tristi in tanta solitudine, decisero di chiedere a Temi affinché li consigliasse come ripristinare il genere umano. La dea fu commossa dalle preghiere di costoro e gli consigliò di allontanarsi dal tempio, di coprirsi il capo e di gettare dietro le spalle le ossa della grande madre. Restarono sbalorditi a lungo, non sapendo che cosa significassero le parole della dea. Infine Pirra: “La grande madre è la terra: queste la dea ci comanda di gettare dietro le spalle”. Aveva detto e subito si incamminarono, gettando le pietre dietro le orme. In questo poco spazio i sassi, lanciati dalle mani dell’ uomo, assunsero le sembianze di uomini, i sassi lanciati dalla moglie assunsero sembianze femminili.

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