De bello Gallico, cap. IV n°22

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I galli e i germani
De bello gallico, VI, 22
"Non si occupano particolarmente dell'agricoltura, e la maggior parte del loro vitto consiste in latte, formaggio e carne. Nessuno possiede o puт recintare una estensione fissa di terreno coltivato, ma i magistrati e i capi assegnano anno per anno alle tribщ e ai clans che si sono riuniti insieme quella estensione di terreno che sembra loro giusta e nel luogo che giudicano opportuno, e l'anno dopo li costringono a trasferirsi da un'altra parte. Essi riferiscono molte motivazioni di tale usanza: in primo luogo perchй essi, presi da un'abitudine costante non abbandonino l'interesse per la guerra a favore dell'agricoltura; poi perchй essi non cerchino di procurarsi terreni piщ vasti e perchй i piщ forti non scaccino i piщ deboli dai possedimenti; poi perchй non costruiscano case con tecniche piщ avanzate per evitare il freddo e il caldo; ancora perchй non nasca eccessivo desiderio di ricchezza dal quale nascono partiti avversi e contrapposizioni; infine perchй il popolo venga mantenuto in uno stato di soddisfazione dato che ciascuno constata che i propri beni sono uguali a quelli dei piщ potenti".