Materie: | Appunti |
Categoria: | Latino |
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Numero di pagine: | 3 |
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Testo
Costrutti latini
La proposizione finale
È detta finale la proposizione che indica il fine, lo scopo di un azione espressa nella proposizione reggente.
In italiano può essere espressa nella forma esplicita (es. Marco diceva queste cose affinché tu capisca.) e nella forma implicita (es. Marco diceva queste cose per farti capire).
In latino si traduce così:
TEMPO DELLA REGGENTE
ut + CONGIUNTIVO
principale (presente e futuro)
presente
storico (imperfetto, perfetto e piuccheperfetto)
imperfetto
• Se la finale è negativa, si usa ne.
Cum e il congiuntivo
È una costruzione assai frequente in latino, soprattutto nella narrazione di eventi passati , ed ha valore temporale-causale. In italiano si può rendere col gerundio semplice o composto, a seconda della contemporaneità o anteriorità d'azione rispetto alla proposizione reggente, oppure con una proposizione secondaria generalmente temporale-causale.
TEMPO DELLA REGGENTE
AZIONE CONTEMPORANEA
AZIONE ANTERIORE
principale
presente
perfetto
storico
imperfetto
piuccheperfetto
es.
es.
Oltre al valore temporale-causale la proposizione può avere anche valore concessivo e avversativo.
Proposizione consecutiva
È detta consecutiva la proposizione che indica l'effetto, la conseguenza dell'azione espressa nella proposizione reggente.
In italiano si la può trovare espressa nella forma esplicita (es. Marco è così veloce che vince sempre.) e nella forma implicita (es. Marco è così veloce da vincere sempre.).
Solitamente la reggente si trova con un elemento correlativo, grazie alla quale è facile capire che la proposizione che ad essa si aggancia è consecutiva. Alcuni di questi termini correlativi sono: "tantus", "tam", "talis", "ita", "sic" etc...
In latino la proposizione consecutiva si traduce senza badare al tempo della reggente, con:
presente
ut + congiuntivo
imperfetto
perfetto
Traducendo dall'italiano (indicativo) al latino (congiuntivo), e viceversa, il tempo rimane inalterato e si cambia il modo.
Perifrastica Attiva
La perifrastica attiva esprime un'azione imminente, che si ha intenzione di compiere o si è destinati a compiere.
In italiano si rende con le seguenti circonlocuzioni:
"sto per...", "ho in animo di...", "mi accingo a...", "ho intenzione di...", "sono sul punto di...", "sono destinato a..."
Perifrastica Passiva
La perifrastica passiva esprime l'idea di dovere, obbligo, necessità e può avere doppia costruzione: personale e impersonale.
• Costruzione personale: si ha quando il verbo latino è transitivo e, in italiano, c'è il complemento oggetto.
Traducendo dall'italiano in latino si procede così:
- la persona o la cosa che deve subire l'azione (compl. oggetto) diventa soggetto;
- la persona che deve compiere l'azione (soggetto) va in dativo d'agente;
- il verbo assume forma passiva (gerundivo) e, unito a una voce del verbo sum, concorda con il nuovo soggetto.
• Costruzione impersonale: si ha quando il verbo latino è intransitivo, oppure transitivo ma senza il complemento oggetto.
In quetsa costruzione si osserva che:
- il gerundivo va al neutro singolare;
- il verbo sum va alla 3 persona singolare nel modo e nel tempo richiesti;
- la persona, da cui deve essere compiuta l'azione, quando sia espressa, va in dativo d'agente.
Gerundio e gerundivo
GERUNDIO
GERUNDIVO
è un
nome verbale
aggettivo verbale
ha significato
attivo
passivo
Il gerundio completa la declinazione dell'infinito, ed è proprio dei verbi transitivi e intransitivi.
Il gerundivo esprime l'idea di dovere o necessità ed è proprio dei verbi transitivi; nei verbi intransitivi, può essere usato solo in forma impersonale.
Per passare dalla costruzione del gerundio a quella del gerundivo si procede in questo modo:
- il sostantivo (compl. oggetto) assume il caso del gerundio;
- il gerundivo concorda (in genere, numero e caso) con il sostantivo;
La costruzione del gerundivo è:
genitivo
facoltativa nel
ablativo semplice
dativo
obbligatoria nel
accusativo con preposizione
ablativo con preposizione