Cornelio Gallo

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Testo

ELEGIA. A Roma livelli molto alti (Gallo, Tibullo, Properzio e Ovidio). Raccolta elegiaca: Amores, in prima persona, il poeta parla di sé stesso e della propria vita (mondo privato : Catullo). L'amore come scelta di vita e di poesia (scelta totalizzante, amore contrastato) m rifiuto della poesia "grande" (epica e tragedia). Rinuncia a una vita onorevole e rispettabile (x amore di una donna di liberi costumi). ORIGINI. Elegia greca è oggettiva, descrittiva, narrativa (miti); temi d'amore personale nel breve epigramma. Elegia latina è soggettiva (Catullo è precursore, Gallo il fondatore). Due tesi sul passaggio dall'elegia greca a quella latina: 1) le elegie ellenistiche con temi simili alle latine sono andate perdute. 2) l'elegia latina si è sviluppata dall'epigramma breve.

CORNELIO GALLO. Fondatore del genere elegiaco. La sua poesia è quasi interamente perduta, ma abbiamo notizie e testimonianze soprattutto da Virgilio (compagno di studi, che lo ha conosciuto, amato, variamente imitato). Vita. nasce nel 69 a.C. nella Gallia Nerborense, da famiglia modesta, ebbe come compagno di studi Virgilio, che lo introduce all'amicizia di Ottaviano. Nel 30 fu nominato prefetto in Egitto, ma ad un certo punto perde il favore di Augusto e viene escluso . si scatenano molte accuse nei suoi confronti a si suicida (27 o 26 a.C.). Formazione neoterica. È l'anello di collegamento tra i neoteroi e gli augustei. Partendo di Nicea gli dedicò gli Erotica Pathemata, raccolta di miti d'amore tratti dai poeti ellenistici.
Gallo viene considerato il fondatore in quanto autore di una raccolta elegiaca in 4 libri intitolata Amores, in cui cantava il suo tormentato amore x Licoride (si trattava di un'affascinante attrice di mimo, di nome Volumnia, che fu protagonista della vita galante romana). Il "Nuovo Gallo". All'unico verso che si conosceva x tradizione indiretta, un fortunato ritrovamento (il cosiddetto Nuovo Gallo, un papiro trovato nell'alto Egitto nel bagaglio di un ufficiale romano) ha aggiunto 9 versi in parte mutili. Grazie a questo nuovo testo sappiamo ora con certezza che Gallo rappresentava la sua donna come fonte di infelicità e parlava di lei come della sua domina (dunque nei termini del servitium amoris). Come gli altri elegiaci parla della vita disgraziata del poeta. Era poeta influente: echi di suoi versi recuperati risuonano variamente nelle elegie soprattutto di Properzio e Ovidio. Gallo e Virgilio. Il prestigio di Gallo poeta è del resto evidente dalla traccia che il suo personaggio e la sua poesia avevano lasciato nell'opera di Virgilio. La presenza di Gallo è significativa soprattutto nelle bucoliche. 6° egloga: Gallo compare improvvisamente, in una scena di iniziazione poetica (: Esiodo). Virgilio vuole tributare un omaggio alla posizione eziologico-narrativa dell'amico sul bosco Grineo, come una prova + impegnativa e prestigiosa rispetto all'elegia d'amore. 10° egloga: i commentatori antichi ci informano che l'egloga contiene vari echi della poesia di Gallo; ne ricaviamo motivi sufficienti x attribuire già a Gallo alcuni motivi-chiave dell'elegia latina: la passione come pazzia (furor) l'invincibilità e l'immedicabilità dell'amore, il contrasto tra il mondo dell'amore e il mondo della guerra, lo sfogo dell'innamorato infelice in mezzo a una natura selvatica (da Callimaco). Mito ed erudizione. Gallo avrà certamente condiviso l'ammirazione suo amico partendo x Euforione e ne avrà imitato la dottrina raffinata e scura, ma non è scuro che egli fosse compreso fra i cantores Euforionis cui guardava con scarsa simpatia Cicerone, né risulta attestato che abbia composto altro che carmi elegiaci. In Gallo l'elegia dava spazio alla narrazione di miti ricercati e rari, secondo le modalità dell'elegia narrativa ellenistica.

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