Cesare -Bellum Gallicum

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Testo

Latino:
Cesare -Bellum Gallicum:
Cesare marcia da Roma a Ginevra; gli Elvezi chiedono di passare la provincia:
Alla notizia che essi tentavano di marciare attraverso la nostra provincia, Cesare si affretta a partire da Roma e a marce forzate si avvia verso la Gallia Ulteriore e giunge nei pressi di Ginevra. Ordina di fornire a tutta la provincia il maggior numero di soldati ( nella Gallia Ulteriore c’ era solamente una legione) e ordinò di far tagliare il ponte che c’ era a Ginevra. Quando gli Elvezi furono avvertiti del suo arrivo, gli mandano come ambasciatori i più nobili cittadini, capi della delegazione erano Nammeio e Veruclezio, con l’ incarico di annunciare che era loro intenzione passare attraverso la provincia senza recare alcun danno poiché non avevano nessun’ altra via; e lo pregarono di concedere che ciò avvenisse con il suo consenso. Cesare, poiché si ricordava che il console Lucio Cassio era stato ucciso e il suo esercito sconfitto e fatto passare sotto il giogo degli Elvezi, riteneva di non doverlo concedere; pensava infatti che uomini d’ animo ostile non si sarebbero astenuti dal recare violenze e offese se avessero avuto il permesso di passare per la provincia. Tuttavia, per dare tempo che giungessero i soldati di cui aveva disposto la leva, rispose ai legati prendendo qualche giorno per decidere: se volevano ritornare il 13 Aprile.

Paradigmi:
Nuntiatum esset= nuntio,as,avi,atum,are = annunciare;
Facere= facio,is,feci,factum,are = fare;
Maturat= maturo,as,avi,atum,are = maturare;
Proficisci= proficiscor,eris,profectus sum,proficisci = partire;
Potest= possum,potes,potui,posse = potere;
Contendit= contendo,is,contendi,contentum,ere = tendere;
Pervenit= pervenio,is,perveni,perventum,ire = giungere;
Imperat= impero,as,avi,atum,are = comandare;
Iubet= iubeo,es,iussi,iussum,ere = comandare;
Rescindi= rescindo,is,rescivi,rescitum,ere = venire a sapere;
Mittunt= mitto,is,misi,missum,ere = mandare;
Obtinebat= obtineo,es,obtinui,obtentum,ere = tener fermo;
Dicerent= dico,is,dixi,dictum,ere = dire,proferire;
Haberent= habeo,es,habui,habitum,ere = avere;
Rogare= rogo,as,avi,atum,are = domandare;
Liceat= liceo,es,licui,licitum,ere = lasciare;
Tenebat= teneo,es,tenui,tantum,ere = tenere;
Occisum= occido,is,occidi,occisum,uccidere = ammazzare, abbattere;
Concedendum= concedo,is,concessi,concessum,concedere = allontanarsi;
Putabat= puto,as,avi,atum,are = stimare, ritenere;
Existimabat= existimo,as,avi,atum,are = giudicare, valutare;
Intercedere= intercedo,is,intercessi,intercessum,ere = interporsi;
Conveniret= convenio,is,conveni,conventum,convenire = convenire;
Respondit= respondeo,es,respondi,responsum,rispondere = risplendere;
Deliberandum= delibero,as,avi,atum,are = discutere;
Vellent= vello,is,velli,vellum,ere = strappare;
Reverterentur= revertor,eris,reversum sum,reverti = ritornare;

Analisi Logica:
Cesari= compl. di termine;
Cum nuntiatum esset= predicato verbale;
Id= compl. ogg.;
Eos= sogg.;
Per provinciam nostram= moto attraverso luogo;
iter= compl. ogg.;
facere conari= verbo;
maturat proficisci= verbo;
ab urbe= moto da luogo;
quam maximis itineribus= compl. di mezzo;
et contendit potest= verbo;
in Galliam Ulteriorem= moto a luogo;
et pervenit= verbo;
ad Genavam= moto a luogo;
provinciae toti= compl. di termine;
quam maximum militum numerum= compl.ogg.;
potest= verbo;
imperat= verbo;
erat= verbo;
omnino legio una= compl. ogg.;
in Gallia Ulteriore= stato in luogo;
pontem= compl. ogg.;
qui= nesso rel.;
erat= verbo;
ad Genavam= stato in luogo;
iubet rescindi= verbo;
Ubi= nesso temp.;
de eius adventu= compl. di specificazione ;
Helvetii= sogg.;
certiores= comparativo;
facti sunt= verbo;
legatos nobilissimos civitatis= compl. ogg.;
ad eum= moto a luogo;
mittunt= verbo;
cuius legationis= compl. di specificazione;
Nammeius et Verucloetius= sogg.;
principem locum= compl. ogg.;
obtinebant= verbo;
qui= nesso rel. ;
dicerent esse= verbo;
sibi= sogg. riflessivo;
in animo= stato in luogo figurato;
sine ullo maleficio= compl. di esclusione;
iter= compl. ogg.;
per provinciam= moto attraverso luogo;
facere= verbo;
propterea quod= nesso causale;
aliud iter nullum= compl. ogg.;
haberent= verbo;
rogare= verbo;
ut eius voluntate= compl. di mezzo;
id= compl. ogg.;
sibi= compl. di termine;
facere liceat= verbo;
Caesar= sogg.;
quod= nesso rel.;
memoria= stato in luogo figurato;
tenebat= verbo;
L. Cassium consulem= compl. ogg.;
Occisum= verbo;
et exercitum eius= compl. ogg. ;
ab Helvetiis= compl. d’agente ;
pulsum= verbo;
et sub iugum= stato in luogo;
missum= verbo;
concedendum non putabat= verbo;
homines= sogg. dell’ infinitiva;
inimico animo= compl. di qualità;
data= verbo;
facultate= compl. ogg.;
per provinciam= moto attraverso luogo;
itineris= compl. ogg.;
faciundi= verbo;
temperaturos= part. che funge da verbo;
ab iniuria et maleficio= moto da luogo figurato;
existimabat= verbo;
tamen= congiungente;
ut= nesso finale;
spatium=
intercedere posset= verbo;
dum milites= compl. ogg. ;
quos= nesso rel. ;
imperaverat convenirent= verbo;
legatis= compl. di termine;
respondit= verbo;
diem sumpturum= compl ogg.;
se= compl di termine;
ad deliberandum= verbo con valore finale;
si quid= nesso ipotetico;
vellent= verbo;
ad Id. April= compl. di tempo;
reverterentur= verbo;

Analisi del periodo:
P: maturat…proficisci SC Caesari…esset SR eos…conari
Et…contendit C et…pervenit
S

Quam…itineribus.
P: Provinciae…imperat C erat…una C pontem…rescindi
SR

Qui…Genavam.
P: legatos…civitatis
ST S
Ubi…sunt cuius…obtinebant SR qui…facere SC propterea…nullum
C: rogare…liceat.

P: Caesar…non putabat SC quod…missum

P: neque existimabat SR homines…maleficio S I data…faciundi

P: Tamen…se SF ut…milites SR quos…convenirent
SF

Ad…sumpturum

P: ad…reverterentur S I si quid vellent.

Costruzioni particolari:
Concedendum non putabat;
Per provinciam itineris faciundi;
Diem se ad deliberandum sumpturum;

Analisi concettuale:
Dove: Cesare marcia da Roma a Ginevra, che si trova nella Gallia Ulteriore, per impedire agli Elvezi di passare attraverso la provincia romana;
Personaggi: Cesare, comandante romano dell’ esercito dislocato nella Gallia, Elvezi, popolo gallo, Nammeio e Veruclezio, legati degli Elvezi mandati a Cesare, e L.Cassio, console romana sconfitto ed umiliato dagli Elvezi;
Cosa succede: A Cesare giunge la notizia che gli Elvezi vogliono passare attraverso la provincia, quindi parte immediatamente verso la Gallia Ulteriore e raggiunge Ginevra. Qui chiede rinforzi ed ordina di tagliare il ponte nei pressi di Ginevra. Riceve gli ambasciatori degli Elvezi, che promettono di non fare alcuna scorreria, ma Cesare, ricordandosi dell’ umiliazione subita dal console romano L.Cassio proprio per mano di questo popolo, ritiene che è meglio non concedere ciò e dice ai legati degli Elvezi, per guadagnare tempo sull’ arrivo dei rinforzi richiesti, di ritornare il 13 Aprile.

Sequenze:
1. Cesare preoccupato parte per Ginevra;
2. Cesare stabilisce il servizio di leva a Ginevra;
3. Cesare riceve i legati degli Elvezi;
4. Cesare, per vari motivi, rifiuta la proposta degli Elvezi;
5. Cesare impone agli Elvezi di ritornare il 13 Aprile;

Temi, parole chiave, aree semantiche importanti:
-Clima di tensione fra i romani e i popoli confinanti;
-prudenza e astuzia di Cesare;
-PAROLE CHIAVE: provincia, iter, puto, extimeo e tutti i verbi che significano ritenere o giudicare.

Narratore:
Cesare, il narratore, vuole far risaltare il suo senso di fedeltà verso la patria facendo risaltare con che velocità si porta nella zona del pericolo( Ginevra) anche se non ha il numero adatto di soldati. Vuol ricordare a chi legge( popolo romano) che un suo connazionale, L.Cassio, ha fallito nell’ impresa in cui si stà mettendo lui stesso. Vuol far risaltare la sua prudenza nel rifiutare la proposta degli Elvezi e la sua astuzia nel chiedere a quelli di ritornare il 13 Aprile, avendo così il tempo di riunire i rinforzi richiesti.
Il narratore, come suo solito, utilizza spesso e volentieri la paratassi, per rendere più immediato il suo racconto. Inoltre esso si limita a narrare gli eventi in maniera dettagliata senza fornire commenti se non quando, ricordando la sconfitta del console Lucio Cassio, applica agli Elvezi l’appellativo di “uomini d’animo ostile”.

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