2 versioni latino

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Testo

DOVERE DEI GIOVANI E DEGLI ANZIANI…
Dal momento che gli stessi doveri non sono conferiti alle diverse età, alcuni sono doveri dei giovani, altri degli anziani, bisogna anche dire qualcosa su questa distinzione.
È agli adolescenti rispettare i maggiori per nascita, e a quelli eleggere ottimi e stimatissimi, affinché il loro consilio inoltre si appoggi all’autorità:
infatti l’ignoranza dell’età giovanile deve essere guidata dalla prudenza degli anziani. Questa età deve essere trattenuta massimamente agli eccessi e stimolata nel lavoro e nella resistenza dell’animo che del corpo,affinché sia nei doveri bellici sia nei doveri civili, abbia vigore l’energia dei giovani. Inoltre volendo gli adolescenti rilassare gli animi e darsi al piacere, sarà sempre da servire loro la temperanza. Agli anziani sono poi da diminuire i lavori del corpo, da aumentare l’esercitazione dell’animo. A essi in verità è da dare un lavoro affinché il consiglio e la prudenza aiutino sia gli amici che i giovani e massimamente la repubblica.

L’ORGOGLIOSA SICUREZZA DI UN PATRIZIO
Questa orgogliosa risposta di Scipione Nasica è tramandata alla memoria.
Lavorando la repubblica sulla raccolta del frumento, il tribuno della plebe convocò qualche console in assemblea e a quelli domandò affinché rispondessero sul frumento da comprare e sui legati da mandare a questo lavoro da sbrigare. Scipio Nasica cominciò a parlare con grazia di impedire quella cosa che riteneva inutile. Allora alla plebe che schiamazzava:”tacete per favore Romani-disse-che cosa sia a favore dello stato ne so più io che voi”. Tutti sentita quella voce, colti da una grande reverenza, porsero maggior rispetto della sua autorità che dei loro alimenti.

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