Qualcuno con cui correre

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

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Testo

Qualcuno con cui correre

AUTORE: David Grossman
TITOLO: Qualcuno con cui correre
DATA DI COMPOSIZIONE:
DATA DI PUBBLICAZIONE: 2001

1. STRUTTURA DEL TESTO
A. Fabula intreccio non coincidono assolutamente. Infatti tutto il romanzo si basa sul rapporto tra passato e presente, che spesso si fondono per poi separarsi nuovamente.
alla fine, fabula e intreccio si riuniscono definitivamente, perché le storie dei due protagonisti diventa una sola.
Il ritmo è lento all’inizio e poi si velocizza sempre di più, fino a diventare sostenuto e incalzante.
La distribuzione tra sequenze descrittive, narrative e riflessive è piuttosto omogenea.
B. I personaggi, nel romanzo, vengono presentati con descrizione a tutto tondo con aggiunta di particolari man mano che prosegue la storia.
Vengono descritti sia i particolari fisici sia i particolari psicologici.
Assaf. Il protagonista è un comune ragazzo sedicenne, timido e impacciato, che vive la vita tipica dei suoi coetanei, tra scuola, famiglia, lavoretti estivi, amici, ragazze e passatempi.
E’ alto e robusto, ha il viso serio e infantile, i capelli neri che ricadono sulla fronte e dei brufoli sparsi sulle guance. Non c’e una vera e propria descrizione, ma i tratti del suo aspetto vengono descritti a poco a poco, come succede con quasi tutti i personaggi.
Ha dei genitori che ama moltissimo e due sorelle che, però, al momento della vicenda sono in America.
Il suo migliore amico è Roy, è un tipo carino che ha molto successo con le ragazze.
Assaf ha una grande passione per la fotografia, ma non ne parla molto spesso, a causa della sua timidezza e del suo carattere schivo e introverso
Si può dire quindi che il personaggio di Assaf subisce una violenta evoluzione durante il corso della storia.
Tamar. E’ un personaggio che riesce subito ad affascinare.
Ha sedici anni, è una ragazza estroversa e ribelle, piccola e fragile ma determinata.
Ha folti capelli neri e ricci, sempre scarmigliati, che poi è costretta a rapare a zero.
Ha elaborato un piano per far fuggire il fratello Shay dal luogo in cui una banda di delinquenti che sfruttano i ragazzi talentuosi lo tiene recluso, e ha preparato una grotta in una valle solitaria portandoci tutto il necessario per far fronte alle sue ipotetiche crisi di astinenza.
Nonostante la sua età appare tanto matura nell’affrontare questa difficile impresa.
La sua personalità è tanto complessa ha due migliori amici, Teodora e Leah, senza di loro non riuscirebbe a vivere.
Tiene un diario fin da quando è piccola e vi scrive tutte le sue sensazioni e i suoi pensieri.
Shay. E’ il fratello di Tamar, è un ragazzo di diciotto anni, affascinante e bravissimo con la chitarra.
E’ una figura contraddittoria, fragile, insicura e piena di debolezze. Ha uno spiccato senso dell’umorismo, ma è insofferente a ogni genere di disciplina o imposizione. Tenero nei confronti di Tamar, ma talvolta aggressivo e prepotente con gli altri.
Teodora. E’ una vecchia monaca che vive in una torre a Gerusalemme, dalla quale non è mai uscita per cinquant’anni.
E’ una donna piccola e mingherlina che indossa una tunica nera e un copricapo lanuginoso.
Parla un ebraico bizzarro, dal suono antico, perché in realtà è greca, viene dall’isola di Lyksos. Era stata mandata per accogliere gli eventuali pellegrini di Lyksos che venivano a Gerusalemme.
Conosce il mondo attraverso gli altri e ciò che gli viene raccontato
Leah. Amica di Tamar è una donna alta dall’aria severa, con lunghe cicatrici mal rimarginate sul viso.

C. Il romanzo è ambientato nello Stato di Israele, prevalentemente a Gerusalemme nei suoi svariati quartieri.
Somiglia alle grandi città occidentali dove la violenza si manifesta tra le bande, e gli sbandati che vagano senza meta, dove si possono incontrare tossicodipendenza e prostituzione e il disagio giovanile non è solo un problema marginale.
Gli ambienti sono spesso descritti nei minimi particolari.
La vicenda si svolge in poco più di un mese nell’epoca attuale penso circa nel 2001.
L’anno in cui si svolge la vicenda non è esplicitamente riferito ma si capisce dagli eventi, prima fra tutti la guerra tra Israele e gli stati musulmani vicini.

2. NARRATORE
Il narratore è esterno, ma la sua presenza non è del tutto “invisibile”. Infatti anche se non parla mai in prima persona, interviene con le sue considerazioni. Conosce ogni pensiero dei personaggi nei minimi particolari ed è in grado di trasmetterci con le parole il loro stato d’animo.
3. LINGUE E STILE
Il registro linguistico utilizzato è di livello medio. Infatti il linguaggio non è eccessivamente ricercato, ma giovanile e vivace.
E’ però estremamente poetico, e infatti non mancano le figure retoriche, come similitudini e metafore. Ci sono molti termini ebraici e greci, quando parla Teodora, che non sono stati tradotti.

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