Morte a Venezia, T. Mann

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano

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Data:18.05.2007
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Testo

MORTE A VENEZIA

Trama: Lo scrittore Gustav Aschenbach decide di trascorrere un periodo di riposo in un’isola dell’Adriatico. Da qui, insoddisfatto, s’imbarca per Venezia dove viene trasportato al Lido, all’Hotel des Bains, da un gondoliere scorbutico e sgradevole. Tra gli ospiti dell’albergo si distingue per la sua bellezza femminea un ragazzo polacco di quattordici anni; Aschenbach, a poco, a poco, riesce a percepire dalle voci degli amici il nome del ragazzo: Tadzio. Le frequenti occasioni di vedere Tadzio generano nell’animo del protagonista ammirazione estetica e un’ossessione per il ragazzo. Ad un certo punto decide di partire ma un imprevisto fa si che Aschenbach si trattenga ancora a Venezia, ed egli ne è addirittura contento.
Intanto si diffonde la voce che il colera, proveniente dall’Asia, ha mietuto le sue prime vittime, ma le autorità fanno di tutto per minimizzare il pericolo. Aschenbach non ha paura della malattia, anzi, spera che possa rimanere da solo con il ragazzo sull’isola resa deserta dall’epidemia.
Alla fine Aschenbach, ormai in preda alla malattia, seduto su una poltrona di fronte al mare, vede Tadzio che cammina sulla spiaggia: quando il ragazzo gli getta uno sguardo lo scrittore muore; dopo alcuni minuti qualcuno soccorre l’uomo accasciato sulla poltrona già morto.

Fabula e Intreccio: Coincidono.

Tempo: L’unica fattore di riferimento rispetto al tempo può essere l’epidemia di colera che si abbattà su Venezia tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900.

Luoghi: La prima parte della storia si ambienta a Monaco dove il protagonista vive; poi la vicenda si sposta definitivamente a Venezia ed è li che si conclude.
Spazi in cui si svolge la vicenda: Hotel al Lido, vie di Venezia.

Personaggi:
• Gustav von Aschenbach, il protagonista, è un uomo di bassa statura, grasso sulla cinquantina che però, pur avendo molta cura di se appare alla vista della gente di almeno dieci anni più vecchio. È uno scrittore di successo che si innamora di un ragazzino, Tadzio. È molto indeciso e non riesce a capire come agire neppure nelle situazioni più semplici.
• Tadzio: ragazzo polacco sui 14 anni in vacanza con le sorelle e la madre a Venezia. Ha degli aspetti femminili che attraggono Aschenbach.

Narratore: Il narratore è onniscente.

Scelte linguistiche: Il romanzo è scritto utilizzando un registro comune e comprensibile da tutti.

Temi affrontati:
• Solitudine.
• Contrapposizione tra Tadzio e Aschembach: questa contrapposizione sta nel fatto che Tadzio incarna la vita, la giovinezza e la spensieratezza, tutto ciò che Ascembach, che rappresenta la vecchiaia e la morte, tenta di raggiungere.

Autore: Thomas Mann nasce a Lubecca, in Germania, secondogenito di un senatore e commerciante, e di madre nata in Brasile ma emigrata in Germania. Nonostante la confessione cattolica della madre, Mann viene battezzato secondo la fede luterana del padre. Nel 1892 il padre muore, la ditta di famiglia è liquidata e la madre si trasferisce con i figli a Monaco di Baviera, dove Mann risiederà fino al 1933. Si dedica fin da giovanissimo al giornalismo e alla letteratura.
Dal 1894 lavora in una compagnia di assicurazioni per poi rinunciare, nel 1895, alla professione borghese e diventare scrittore a tempo pieno. Tra il 1896 e il 1898, inizia a lavorare al suo romanzo più famoso, I Buddenbrook, pubblicato poi nel 1901 ricevendo un notevole successo. L'11 febbraio 1905 si sposa ed dal matrimonio nacquero 6 figli. Nel 1929 gli viene conferito il Premio Nobel per la letteratura.
A seguito della presa di potere dei nazionalsocialisti in Germania, Mann si trasferisce, nel 1933 in Svizzera, stabilendosi presso Zurigo. Nel 1938 emigra negli Stati Uniti d'America in un distretto di Los Angeles che già ospitava una nutrita comunità di espatriati tedeschi.
Nel 1952 ritorna in Svizzera, ma non in Germania, nonostante fosse stato proposto come primo presidente della repubblica. Muore di arteriosclerosi a Kilchberg, presso Zurigo, il 12 agosto del 1955.
Le opere: Il primo romanzo di Mann, I Buddenbrook, pubblicato all'età di ventisei anni, riscosse immediatamente un notevole successo di pubblico in Germania. Narra della ascesa e caduta di una ricca famiglia di mercanti, seguendone le vicende attraverso diverse generazioni.
A I Buddenbrook fanno seguito una serie di racconti e novelle, tra i quali si ricordano in particolare Tonio Kröger (1903) e La morte a Venezia (1912).
Tra il 1933 e il 1942, Mann pubblica la tetralogia Giuseppe e i suoi fratelli, rielaborazione della storia di Giuseppe, tratta dalla Genesi, e considerata una dei suoi lavori più significativi. Un ultimo grande romanzo, Le confessioni del cavaliere d'industria Felix Krull, pubblicato incompleto nel 1954, rimase incompiuto alla morte dello scrittore.

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