Morituri te salutant di Danila Comastri Montanari

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Testo

MORITURI TE SALUTANT
(Danila Comastri Montanari)
Capitolo I
Roma, anno 798 ab Urbe condita
(anno 45 d.C.,estate)
Vigilia delle calende di giugno
PERSONAGGI:-il sentore Publio Aurelio Stazio
-Servilio
-Messalina
-Claudio
-Chelidone
-Quadrato
LUOGHI:-L’arena
CRONOLOGIA: i fatti narrati si svolgono in alcune ore
TRAMA:suo malgrado, il senatore Publio Aurelio Stazio sta assistento ai ciochi di gladiatori con il suo amico Tito Servilio e odia sempre di più questo “spettacolo” che considera decisamente rozzo e poco civile. Ad un certo punto entra nell’arena il grande campione Chelidone contro il più smilzo dei suoi commilitoni. In breve il possente reziario riesce ad immobilizzare lo sfidante che chiude gli occhi spaventato temendo la morte. Quando però apre gli occhi con sua grande sorpresa vede il colosso davanti a se steso per terra morto.
NARRAZIONE: l’autrice utilizza un tipo di narrazione diegetica
Capitolo II
Calende di giugno
PERSONAGGI:-Castore
-Publio Aurelio Stazio
-Claudio

LUOGHI:-la domus di Aurelio
-il palazzo imperiale
CRONOLOGIA:il capitolo ha una durata complessiva di alcune ore
TRAMA:finiti i giochi, Aurelio, parla con il suo liberto Castore, un alessandrino piuttosto sveglio e anche un tantino arrogante a proposito della strana morte del gladiatore. Castore, come se nulla fosse, rivela al suo dominus che anche lui era sulla tribuna riservata ai signori e che aveva visto benissimo tutta la scena. Dopo una discussione tra i due, Castore consegna al suo padrone una missiva con il sigillo imperiale. Era una lettera di Claudio, l’imperatore nella quale veniva fatta esplicita richiesta di parlare con Aurelio. Il senatore, letta la lettera, per non incuriosire troppo il suo servo, dice che si tratta di una lettera di Narciso, il liberto di Claudio, ma l’astuto greco capisce subito che il padrone mente e comincia a parlare di Claudio. Seccato, Aurelio decide di andare il prima possibile da Claudio e pensa a quando il divino Cesare gli impartiva lezioni di etrusco. Parte verso il palazzo imperiale e dopo alcuni controlli, viene ricevuto da Claudio che lo riconosce subito e gli parla come a un amico. Arrivati al sodo, Claudio chiede a Aurelio di indagare sulla morte di Chelidone come magistrato di Cesare e il patrizio accetta subito in onore dei vecchi tempi.
NARRAZIONE:viene utilizzato il discorso diretto per permettere lo sviluppo delle scene e anche per mettere in risalto gli atteggiamenti dei personaggi.

Capitolo III
Sesto giorno prima delle None di giugno
PERSONAGGI:-Aurelio
-Pomponia
-Servilio
-Nissa (solo citata)
LUOGHI:-La domus di Aurelio
CRONOLOGIA:i fatti narrati durano meno di un’ora
TRAMA:Aurelio si trova nella sua domus in compagnia d Servilio e di Pomponia, moglie di Servilio che è turbata dalla morte di Chelidone. Sapendo della predilezione della matrona verso i pettegolezzi, Aurelio cerca di sapere dalla sua amica notizie sul gladiatore e scopre che tra il povero Chelidone e Nissa, una pantomima vi era del tenero. Servilio, sentendo il nome di Nissa si illumina e, la moglie comincia subito a parlare male della spudorata attrice. Servilio indispettito chiede alla moglie come facesse a sapere tante cose su Nissa e la donna dice che una sera, in compagnia di una amica era andata a vedere un suo spettacolo mentre il marito era fuori Roma per affari, o almeno così crede Pomponia. Rimasto solo con Aurelio, Servilio confessa all’amico di non essere stato fuori Roma ma anche lui era allo steso spettacolo della moglie. Salutato l’amico e promesso di non fare parola con nessuno del racconto di Servilio, Aurelio si incammina e si sente chiamare da Pomponia che gli raccomanda di andare a vedere lo spettacolo di Nissa perché era veramente brava e aveva parlato male di lei solo perché c’era il marito.
NARRAZIONE:l’autrice utilizza in gran parte il discorso diretto e in parte racconta alla terza persona gli avvenimenti

Capitolo IV
Quinto giorno prima delle None di giugno
PERSONAGGI:-Publio Aurelio Stazio
-Castore
-Servilio
-alcuni servi
-Aufidio
-i gladiatori
-Crisippo
LUOGHI:-la caserma dei gladiatori
CRONOLOGIA:i fatti raccontati nel capitolo si svolgono durante un paio d’ore.
TRAMA:il senatore Stazio si reca alla caserma dei gladiatori per indagare sulla morte di Chelidone accompagnato da Castore, il suo amico Servilio e alcuni servi. Entrato nella caserma, annunciato dal servo addetto, ad accoglierlo, trova il lanista Aufidio da cui si fa mostrare la caserma. Arrivato allo spoliarium, il senatore vuole vedere il corpo di Chelidone e a mostrarglielo è un medico greco, Crisippo. Dopo aver osservato la salma e aver constatato con il sapiente cerusico che la causa della morte era un avvelenamento, il nobile senatore decide di interrogare i compagni del reziario ucciso e, benché alcuni fossero rozzi e poco disposti a collaborare, riesce a ottenere alcune informazioni sul gladiatore morto.
NARRAZIONE:in questo capitolo l’autrice descrive le vaie situazioni e spiega i rapporti tra i gladiatori tramite il discorso diretto
Capitolo V
Quarto giorno prima delle None di giugno
PERSONAGGI:-Aurelio
-Castore
-Arduina
-Servilio
-Nissa
LUOGHI:-il reatro
-la domus di Aurelio
-la caserma.
CRONOLOGIA:gli avvenimenti raccontati in questo capitolo durano meno di un giorno
TRAMA:Aurelio si trova sul letto dei massaggi quando decide il da farsi per la giornata. Decide quindi di andare a teatro a parlare con Nissa accompagnato da Servilio e di mandare Castore in caserma a parlare con Arduina una britanna piuttosto mascolina e rozza. Dopo alcune proteste Castore accetta il compito a malincuore mentre il suo padrone e Servilio si sarebbero recati al teatro per parlare con Nissa. Dopo lo spettacolo il senatore e il suo amico sono andati nel camerino della ragazza che era intenta a struccarsi. Riuscito a congedare Servilio con una scusa, Aurelio, rimasto solo con Nissa, comincia a fare delle domande alla ragazza che confessa di essere stata varie volte a casa del famoso avvocato Sergio Maurico in compagnia di Chelidone.di colpo entra nuovamente Servilio e Aurelio decide di andare. La ragazza allora si avvicina al cavaliere che subito si prepara a ricevere un bacio e chiude gli occhi. Con sua grande sorpresa il bacio ci fu ma non da parte di Nissa, bensì dalla sua mangusta. I due uomini allora si congedano dalla ragazza e rincasano.
NARRAZIONE:la narrazione continua dal capitolo precedente ma tra i due capitoli vi è un ellissi.
Capitolo VI
Vigilia delle None di giugno
PERSONAGGI:-Aurelio
-Castore
-Paride
-Arduina
LUOGHI:-la domus di Aurelio
CRONOLOGIA:i fatti narrati durano poco più di un’ora
TRAMA:Aurelio, che ha appreso da un amico di Chelidone la vera provenienza del reziario che sembra essere Mutina, un piccolo borgo della Gallia cisalpina, nei pressi di Bonomia, decide di indagare sulla vita precedente del gladiatore promettendo un posto a Roma a chiunque lo avesse aiutato. Decide quindi di mandare un messaggio a Bononia per comunicare la sua richiesta, ma su consiglio del suo segretario Paride decide di dare una ricompensa in denaro in quanto i provinciali non sarebbero venuti a Roma di certo. Nel frattempo arriva Castore che infuriato per il modo in cui Arduina lo aveva trattato, chiede un compenso cospicuo e riferisce al padrone che Chelidone oltre a vedersi con Nissa, frequentava una matrona che era da poco tornata a Roma di nascosto ed era rimasta a lungo in oriente. Congedato Castore con il compito di informarsi sulla prossima causa di Maurico, Aurelio va nel suo studio e comincia a riflettere.
NARRAZIONE:l’autrice racconta lo svolgimento dei fatti utilizzando ampiamente il discorso diretto.
Capitolo VII
None di giugno
PERSONAGGI:-Aurelio
-Servilio
-Sergio Maurico
-Sansone
-Castore
LUOGHI:-La domus di Aurelio
-il foro
CRONOLOGIA:i fatti narrati durano meno di un giorno
TRAMA:Aurelio accompagnato dal suo amico Servilio, decide di parlare con Sergio Maurico e va a vedere una sua udienza al foro. Finito il processo, il senatore avvicina l’avvocato chiedendogli spiegazioni e invitandolo a cena nella sua domus per discuterne in privato. L’avvocato però insiste per essere lui ad ospitare il patrizio e coglie l’occasione per invitarlo ad un banchetto nel giro di qualche giorno al quale ci sarebbe stata anche Nissa. Servilio scatta in piedi e decide di metersi in forma per far colpo sulla bellissima ragazza. Fa di tutto per riuscire nel suo intento suscitando però l’ilarità di Aurelio. Castore, approfittando della situazione decide di fare una scommessa con il padrone che Servilio avrebbe conquistato Nissa. Per la somma scommessa, Aurelio era pronto a giurare che Castore avrebbe fatto di tutto per vincere.
NARRAZIONE:l’autrice utilizza come sempre il discorso diretto tra i vari Personaggi per favorire lo sviluppo del racconto e compie alcune ellissi.
Capitolo VIII
Sesto giorno prima delle Idi di giugno
PERSONAGGI:-Aurelio
-Castore
-Paride
-Gallico
-Aufidio
-Turio (morto)
-Crisippo
-Arduina
LUOGHI:-la domus di Aurelio
-la casema dei gladiatori
CRONOLOGIA:i fatti narrati durano circa una giornata
TRAMA:Aurelio viene chiamato da Paride che ha appena ricevuto le risposte da Bononia. Con l’aiuto di Castore, Aurelio comincia a leggere i numerosi incartamenti giunti da Bononia e scopre che Chelidone era in realtà un semplice artigiano che amava menare le mani e si era arruolato dopo aver messo incinta la serva del suo padrone. Il suo vero nome era Placido e la storia del grande guerriero della Tracia era un’invenzione. Ad un certo punto arriva Paride a chiamare il padrone dicendo che era desiderato da un uomo che lo attendeva. Quest’uomo che poteva apparire un distinto signore, era in realtà il gladiatore Gallico che era venuto a riferire della morte di Turio. Allarmato Aurelio si reca alla caserma per controllare e per prima cos afa sospendere giochi e allenamenti. Constatato che Turio era morto nella sua cella e che la cella era chiusa dall’interno, Aurelio nota che sul collo del gladiatore vi è un graffio. Il senatore chiede allora a Crisippo di incidere la ferita per cercare tracce di eventuali corpi estranei. In effetti all’intero della ferita vi era un piccola punta avvelenata troppo piccola per essere di un freccia. Trovata anche la possibile derivazione del veleno, Aurelio viene interpellato da Arduina che gli domanda di Castore e lo saluta.
NARRAZIONE:l’autrice procede con la narrazione utilizzando sempre il discorso diretto tra i personaggi e un estratto di una lettera da Bononia
Capitolo IX
Vigilia delle Idi di giugno
PERSONAGGI:-Aurelio
-Servilio
-Sergio Maurico
-Sergia
-Nissa
-Gallico
LUOGHI:-La domus di Sergio Maurico
CRONOLOGIA:i fatti narrati durano una serata.
TRAMA:La sera prestabilita, Aurelio e Servilio si recano alla domus di Sergio per la cena. Ad attenderli al loro arrivo trovano Maurico e la sorella Sergia che li fanno accomodare. Il gruppetto comincia a mangiare e Servilio impaziente chiede di Nissa. Sergio liquida tutte le domande dicendo che ci sarà una sorpresa a breve, mentre Aurelio cercava di ingozzare Servilio per vincere la scommessa. A un certo punto arriva Nissa i una veste piuttosto generosa e si esibisce in uno spettacolo decisamente spinto con un uomo che subito non viene riconosciuto ma risulta poi essere Gallico che aveva intenzione di abbandonare le armi per dedicarsi a una professione di certo più gradevole al termine dello spettacolo, Nissa con il solito fare provocante si siede acanto a Servilio mentre Gallico prende posto accanto a Sergia liberando così Aurelio dalle decise attenzioni della matrona. Al termine del banchetto Aurelio si ricorda della lettera da Bononia in cui la sorella di Chelidone chiedeva l’aiuto economico del fratello che era gestito da Sergio e, andandosene ricorda questo fatto a Sergio che risulta visibilmente spaventato anche se cera di non farlo trasparire.
NARRAZIONE:l’autrice utilizza sempre il discorso diretto tra i personaggi e racconta alcuni passaggi in terza persona.
Capitolo X
Idi di giugno
PERSONAGGI:-Aurelio
-Flaminia
-Paride
-Castore
-Pomponia
LUOGHI:-La domus di Aurelio
-La domus di Flaminia
CRONOLOGIA:tutto il capitolo dura circa una giornata
TRAMA:Aurelio è nella sua domus e si è appena alzato quando Paride arriva a chiamarlo dicendo che Pomponia vuole vederlo. Il senatore allora si veste rapidamente e va dalla sua amica che disperata teme che suo Marito Servilio abbia un’altra donna. Dopo aver rassicurato la sua Amica, Aurelio le domanda informazioni su Nissa. La matrona prende questo compito come una sfida e si mette subito all’opera per cercare informazioni. Intanto Castore riferisce al padrone che Sergio aveva scommesso una forte somma di denaro su Quadrato, lo sfidante di Chelidone e immagina che l’incontro fosse truccato. Dopo aver liquidati Castore con il compito di andare a proseguire le indagini, il patrizio, rimasto solo decide di incontrare Flaminia, la matrona che crede avesse una storia con Chelidone. Parte quindi verso la domus della donna e quando arriva viene accolto in modo ostile da un servo. Riuscito a entrare e a parlare con Flaminia rende i suoi sospetti certezze e si congeda dalla donna risentita.
NARRAZIONE:l’autrice racconta alcune parti in terza persona e in altre utilizza il discorso diretto tra i personaggi
Capitolo XI
Sedicesimo giorno prima delle Calende di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Castore
-Paride
-Servilio
LUOGHI:-La domus di Aurelio
CRONOLOGIA:il tutto dura alcune ore
TRAMA:Aurelio è nella sua domus che legge quando Castore arriva con delle notizie per lui. Il liberto infatti è andato a indagare in caserma e in seguito a teatro per indagare nell’ambiente di Nissa. Il lavoro svolto dall’abile greco porta Aurelio a conoscenza di nuovi elementi per proseguire le indagini. La sera in cui è stato ucciso, Chelidone è rimasto fuori tutta la notte ed è rientrato in caserma solo al mattino. Inoltre, il giorno della morte di Chelidone, i Sergii non erano sulla solita tribuna a loro riservata, erano sulla tribuna degli addetti ai lavori, vicino all’ingresso dei gladiatori. Castore porta anche un’altra notizia al senatore, la notte della morte di Turio, una donna con il volto celato da un velo è stata vista aggirarsi nella caserma e di preciso nella cella di Eliodoro. Poco dopo il colloquio tra i due, Aurelio torna alla lettura e gli viene un’idea sull’arma usta per uccidere Turio e Chelidone. Esce allora nel peristilio dove rompe un pezzo di canna, coglie una bacca da terra, gonfia i polmoni e soffia. La bacca attraversa tutto il cortile e arriva addosso a Servilio che stava entrando in quel momento tutto fiero mostrando la prova della conquista di Nissa, un indumento piuttosto personale della ragazza. Castore che arriva silenzioso coglie subito l’occasione per riscuotere la scommessa che Aurelio paga malvolentieri.
NARRAZIONE:l’autrice utilizza il discorso diretto e racconta alcuni passaggi alla terza persona.
Capitolo XII
Quindicesimo giorno prima delle Calende di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Castore
-Servilio
-Arduina
-Gallico
-Quadrato
-Aufidio
-Eliodoro
LUOGHI:-la caserma dei gladiatori
CRONOLOGIA:il capitolo ha una durata di una giornata
TRAMA:Aurelio si reca di buon mattino a indagare alla caserma dei gladiatori con Servilio e Castore. Ad accoglierli, come al solito trovano Aufidio a cui il senatore chiede di parlare con Eliodoro. Il lanista accatta, tuttavia chiede al patrizio di poter riprendere gli allenamenti in vista dei prossimi giochi. Aurelio chiede a Eliodoro chi fosse la donna che aveva incontrato la notte in cui è morto Turio. Il reziario fa il nome di Sergia e spiega che l’ambigua matrona gli aveva chiesto di partecipare a uno spettacolo a casa sua.ma lui ha rifiutato. Aurelio sbandano allora questa pista per seguirne un’altra. Decide di controllare la cella di Turio dall’esterno e constata che una freccia di cerbottana sarebbe passata senza alcuna difficoltà tra le maglie della rete. Mentre si trova rannicchiato in terra per osservare la feritoia in questione si sente chiamare da Gallico a cui il senatore comunica la ripresa degli allenamenti e chiede se sapesse delle origini di Chelidone. Il Gladiatore spiega allora che spesso si entra in caserma su raccomandazione di qualcuno. Il patrizio allora decide di andare a parlare con Aufidio per sapere chi avesse raccomandato Chelidone e il lanista dopo un’iniziale incertezza e dopo aver consultato alcuni registri afferma che il generale Papio Fazio ha dichiarato di avere catturato Chelidone in Tracia. Poco dopo arriva quadrato e Aurelio gli comunica che farà riaprire il suo caso. Il povero contadino allora dichiara che il difensore di sua moglie, quel vile che lo aveva fatto condannare era Sergio Maurico. Aurelio comincia a collegare il tutto e viene interrotto dall’arrivo di Arduina e Castore. Vo,tandosi, il senatore nota un uomo che scappa e ordina a Castore di seguirlo. Rimasto solo con Arduina e Servilio, offre le rose destinate a Nissa dal suo amico a Arduina che le accetta volentieri e si incammina con il suo amico intento a brontolare per il gesto appena fatto.
NARRAZIONE:l’autrice racconta la storia con il discorso diretto e racconta alcune sequenze in terza persona
Capitolo XIII
Quattordicesimo giorno prima delle Calende di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Castore
-Pomponia
LUOGHI:-la domus di Aurelio
CRONOLOGIA:i fatti narrati durano alcune ore.
TRAMA:Aurelio se ne sta in casa quando arriva Pomponia convinta del tradimento del marito dato che ha trovato del trucco sulla sua tunica e ha visto il mazzo di fiori che è stato dato ad Arduina. Dopo aver tranquillizzato l’amica, il senatore le chiede informazioni su Nissa che, per non smentire la sua fama di pettegola, la matrona gli riferisce subito. Pomponia ha infatti scoperto che Nisa, prima di fare carriera viveva in un’insula pubblica nel Clivius Publicus. Ringraziata la matrona, il senatore percorre l’atrio in senso opposto e urta contro Castore. Il povero liberto è completamente lavato di urina siccome inseguendo l’individuo della caserma è finito addosso a due operai di una fullonica con tanto di materia prima. Tuttavia era riuscito a vedere l’uomo correre verso la domus di Sergio. Per questa volta Aurelio decide di essere magnanimo e lascia la giornata libera al povero Castore che oltretutto gli aveva appena rovinato la tunica nuova che aveva preso (in prestito…si intende)
NARRAZIONE: viene utilizzato il discorso diretto per permettere lo sviluppo delle scene e anche per mettere in risalto gli atteggiamenti dei personaggi
Capitolo XIV
Tredicesimo giorno prima delle Calende di luglio
PERSONAGGI:-Spurio
-Aurelio
-Paride
-Castore
-l’affittuario
-la famiglia sfrattata
-Aufidio
LUOGHI:- Clivius Publicus
-la taverna
-la domus di Aurelio

CRONOLOGIA:i fatti raccontati nel capitolo durano poco meno di una giornata.
TRAMA:Aurelio prosegue le sue indagini nel Clivius Publicus dove a dire di Pomponia aveva vissuto Nissa. Arrivato nei pressi del palazzo dove viveva la ragazza fa per entrare ma sente l’affittuario che urla per cacciare due anziani e una ragazzo che non avevano pagato l’affitto della loro piccola stanza al quinto piano. Vedendolo, l’affittuario chiede se è interessato alla stanza, ma benché Aurelio fosse vestito umilmente, capisce subito che non è li per una stanza. Infatti il patrizio chiede all’uomo se si ricorda della ragazza che anni or sono ha abitato in quell’edificio. Come poteva immaginare, il locatore non si ricorda della ragazza e Aurelio esce abbattuto. Per strada sente i novelli sfrattati protestare per delle proroghe nei pagamenti concesse a prestanti ragazze che pagavano in natura l’affitto. A queste parole Aurelio comincia a credere che il padrone di casa potesse ricordarsi di Nissa e per estorcergli delle informazioni si improvvisa avvocato e minaccia di fare ispezionare il fabbricato che non era assolutamente a norma, in oltre l’insensibile locatore avrebbe dovuto concedere una proroga anche alla famiglia appena sfrattata che giurava di pagare. Il senatore non si sbagliava, l’uomo con il quale stava parlando non era rimasto indifferente alle attenzioni di Nissa che allora era ancora una semplice etera e tre anni prima se ne era andata con una donna dopo aver fatto perdere le tracce del suo lenone. Terminata questa chiacchierata, Aurelio entra in una delle tante taverne che si aprivano sulla via per consumare un frugale pasto. Dopo pochi minuti si accorge che un uomo sta correndo tra la folla e, girato l’angolo, il cappuccio che porta in testa cade lasciando vedere la faccia conosciuta di Aufidio. Rapido il senatore si lancia al seguito del losco individuo. Appurato che l’uomo è diretto verso casa di Maurico, Aurelio decide di rientrare e quando arriva trova ad attenderlo un uomo arrivato da Bononia che deve spiegargli in dettaglio la situazione comunicata in lettera e riscuotere la ricompensa. L’uomo è Spuio, il datore di lavoro di Chelidone a Bononia che racconta a Aurelio del destino della serva ingravidata da Placido e di tutte le malefatte dell’uomo. Una di queste è stata di attaccar briga con un legionario e a salvarlo dal patibolo insieme ad altri tre tipi poco raccomandabili, il Lurido, Popino l’idiota e il Guercio è stato un avvocato di Roma. Tutto ciò era grossomodo spiegabile anche con un messaggio però Spurio ha colto l’occasione per visitare Roma oltre che di ritirare personalmente la ricompensa. Dopo un breve diverbio con il padrone, Castore riesce a identificare i tre tizi in tre servi di Sergio e dopo essersi proclamato innocente per il furto di un anello del padrone, viene mandato a indagare su Aufidio.
NARRAZIONE:in questo capitolo l’autrice usa ancora il discorso diretto e commenta alcuni passaggi in terza persona
Capitolo XV
Dodicesimo giorno prima delle Calende di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Flaminia
-Castore
LUOGHI:-l’anfiteatro
-la domus di Flaminia
CRONOLOGIA:i fatti narrati durano circa un giorno
TRAMA:Aurelio e Castore vanno all’anfiteatro a verificare la teoria della cerbottana come arma del delitto. Aurelio usa Castore come manichino per provare i possibili modi in cui l’assassino avrebbe potuto agire e riesce a capire che l’assassino avrebbe dovuto trovarsi nei cunicoli riservati ai gladiatori e agli addetti ai lavori. Aggiunta un’altra tessera al mosaico, Castore decide di congedarsi dal padrone dicendo di aver conosciuto un’attrice che avrebbe potuto fornirgli notizie utili alla svolta delle indagini. Aurelio crede che a Chelidone fosse stato somministrato qualcosa a casa di Sergio, forse da Nissa o addirittura da Sergia e decide di rendere visita a Flaminia per cercare altere informazioni. Arriva in vista della domus sul calar delle tenebre e parla subito con la matrona che rivela che Chelidone la sera prima di morire era stato da lei e aveva i sensi appannati come se fosse stato drogato o avesse bevuto molto, allora lo ha aiutato a riprendersi ed è uscito verso l’alba in condizioni migliori.
NARRAZIONE: l’autrice utilizza sempre il discorso diretto tra i personaggi e racconta alcuni passaggi in terza persona. Inoltre compie un’ellissi tra la partenza di Castore e l’arrivo di Aurelio a casa di Flaminia.

Capitolo XVI
Undicesimo giorno prima delle Calende di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Paride
-i clienti
-Castore
-Nissa
LUOGHI:-la domus di Aurelio
-la domus di Nissa
CRONOLOGIA:i fatti narrati durano meno di una giornata
TRAMA:Aurelio rincasa all’alba e nella domus c’è un gran frastuono. È il giorno in cui i clienti rendono omaggio al patrono e Paride rabbrividisce vedendo entrare il padrone che subito si schermisce dalle richieste dei clienti e assonnato si ritira nella stanza di Castore per riposare. Quando si sveglia il sole è già alto e Castore ha liquidato tutti i clienti suscitando l’invidia di Paride. Il senatore comincia ad avere le idee chiare e decide di andare a cercare Nissa per farla parlare. Fa preparare la portantina e si avvia verso la casa della pantomima. Dopo alcuni intoppi con i servi, entra nella domus dove vi è una stanza piena zeppa di bambole e in un angolo rannicchiata c’è Nissa che stringe a se la sua bestiola come a proteggersi. Dopo una discussione un tantino intimidatoria e decisa, Aurelio convince Nissa a seguirlo nella sua domus e a farsi proteggere da lui. Poco dopo i due arrivano a destinazione e il senatore fa preparare una stanza a Nissa con le finestre tappate e chiuse dall’interno per evitare attacchi dall’esterno. Vedendo la povera ragazza così spaventata il senatore decide di cedere alle sue provocazioni e si stende accanto a lei.
NARRAZIONE:l’autrice utilizza abbondantemente il discorso diretto e compie alcune ellissi
Capitolo XVII
Decimo giorno prima delle Calende di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Nissa
-Castore
-Paride
-Pomponia
-Aufidio
-Gallico
LUOGHI:-la domus di Aurelio
-la caserma dei gladiatori
CRONOLOGIA:i fatti narrati hanno una durata piuttosto breve. In tutto durano poco meno di una giornata.
TRAMA:Pomponia va da Aurelio a riferire le sue scoperte e il senatore la trova molto cambiata. Le informazioni di Pomponia sono già certezze per Aurelio che ascolta la donna con interesse solo apparente per non offenderla. Dopo aver appurato che le cose tra Pomponia e Servilio andavano nuovamente a gonfie vele, il patrizio viene chiamato da Castore che riferisce la visita di Gallico. Il gladiatore è andato da Aurelio per comunicargli che Eliodoro era morto. Allarmato il senatore decide di recarsi alla caserma per controllare. A differenza di Chelidone e Turio, Eliodoro aveva la testa mozzata a causa di una pertica d’allenamento manomessa da qualcuno. Per non correre altri rischi allora Aurelio decide di fare arrestare Aufidio tra le urla di felicità dei gladiatori. Riflettendo sugli elementi raccolti fino ad ora, Aurelio comincia a pensare che il giro di scommesse truccate che vedevano coinvolte persone anche molto in vista, fosse in realtà solo una copertura per commettere un crimine ancora più grave, una congiura contro Cesare nella quale sicuramente Sergio era coinvolto, ma come fare a dimostrarlo se tutti i testimoni sono stati eliminati? Tutti tranne Nissa però…
NARRAZIONE: l’autrice utilizza il discorso diretto e racconta alcuni passaggi alla terza persona.
Capitolo XVIII
Ottavo giorno prima delle Calende di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Sergio
-Nissa
-Castore
-la massa inferocita
LUOGHI:-la domus di Aurelio
-il teatro
CRONOLOGIA:i fati raccontati in questo capitolo sono ambientati nell’arco di alcune ore
TRAMA:in questo capitolo, Aurelio si trova nella sua abitazione quando arriva Sergio infuriato con lui per la scomparsa di Nissa. I due discutono animatamente e Aurelio accusa Maurico. L’avvocato dalla sua presunzione sfida il patrizio a dimostrare la sua teoria. Aurelio fa pieno affidamento su Nissa che crede al sicuro nella sua stanza. Dopo la partenza di Sergio, Aurelio va a parlare con Nissa ma trova la finestra aperta e della donna non c’è traccia. Subito penas che sia stata indotta alla fuga da qualcuno che conosce e decide di cercare al teatro. Parte quindi in compagnia di Castore e quando arriva vicino al teatro fa fermare la portantina in un posto isolato. All’interno del teatro regna la confusione più totale e di Nissa nessuna traccia. Vedendo la massa inferocita, Aurelio torna alla Portantina e vi si nasconde dentro. In breve si accorge di non essere solo e sente l mano fredda della povera Nissa con il collo spezzato. Intanto il tumulto arriva verso di lui e a un passo dalla lettiga viene depistato da Castore. Aurelio capisce subito che si tratta di una macchinazione di Sergio per aizzargli contro la popolazione e dirotta la rivolta verso casa di Maurico senza farsi riconoscere. Il senatore si rifugia poi in un certo appartamento in un certo quinto piano e vi passa la notte e la mattina successiva Castore sarebbe dovuto tornare a prenderlo con un carretto di fieno nel quale il padrone avrebbepotuto nascondersi
NARRAZIONE: :l’autrice utilizza come sempre il discorso diretto tra i vari Personaggi per favorire lo sviluppo del racconto.
Capitolo XIX
Settimo giorno prima delle Idi di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Paride
-Piumina (la mangusta di Nissa)
LUOGHI:-La domus di Aurelio
CRONOLOGIA:i fatti si svolgono in un paio d’ore
TRAMA:finalmente a casa il mattino successivo, Aurelio chiama Castore che però non risponde. Al suo posto arriva Paride comunicando che cesare chiede del senatore Stazio per avere dei chiarimenti. Oltretutto il segretario ha anche organizzato i servi per resistere in caso di una rivolta contro Aurelio. Felice il patrizio ringrazia Paride e gli offre in pegno una cosa qualsiasi che esso desidera. Il segretario risponde che vorrebbe il permesso di poter sposare Xenia se avesse accettato. Aurelio deciso di accontentare il suo fedele amico si ritira nel suo studio e leggetegli appunti in etrusco di Claudio quando d’un tratto sente un rumore e Piumina, la bestiola di Nissa si rifugia dietro i suoi calzari. Il senatore allora prende l’animaletto in braccio e comincia a carezzarlo chiedendosi se il pesante collare in oro e pietre preziose non fosse troppo pesante per un animale così piccolo. Esaminando meglio l’oggetto, Aurelio scopre che in realtà è vuoto e all’interno ci deve essere qualcosa. Dopo alcune difficoltà riesce ad aprire il collare e vi trova dentro due messaggi, in uno vi è una lista di nomi che potrebbero essere i congiurati e nell’altro c’è scritto:
All’ora settima, sul retro.
Si trattava chiaramente dell’appuntamento che Nissa ha avuto poco prima di morire.
NARRAZIONE:la prima parte del capitolo è un discorso tra Paride e Aurelio mentre la seconda è una descrizione delle azioni di Aurelio.
Capitolo XX
Sesto giorno prima delle Idi di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Castore
-Claudio
-Sergio
-Sergia
LUOGHI:-il palazzo imperiale
CRONOLOGIA:il capitolo dura alcune ore
TRAMA:Aurelio come da richiesta di Cesare si reca a palazzo per giustificarsi. Dopo alcune ore di attesa, finalmente Aurelio viene ricevuto da Claudio insieme a Sergio e sua sorella che vedendolo cominciano ad accusarlo e a schernirlo. Aurelio allora espone a Claudio la sua teoria e gli mostra i messaggi trovati nel collare di Piumuna. Cesare, nonostante si fidi ciecamente di Aurelio, non può accusare Sergio con così pochi elementi e si vede costretto a punire il senatore. Di colpo però Aurelio sente urlare nei corridoi e capisce che si tratta di Castore. Il greco porta con se un plico enorme di missive a sostegno della teoria di Aurelio e Claudio si convince ad arrestare Sergio. Sergia vedendosi perduta scappa verso l’uscita ma inciampa nel piade di un ragazzino che “per caso” passavi di li e cade con il collo spezzato in fondo alla scalinata. Claudio, Castore e Aurelio intanto devono e festeggiano a lungo e nei giochi del giorno dopo, Aurelio e il suo liberto sono invitati accanto a Claudio in tribuna.
NARRAZIONE: l’autrice racconta lo svolgimento dei fatti utilizzando ampiamente il discorso diretto.

Capitolo XXI
Quinto giorno prima delle Idi di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Castore
-Servilio
LUOGHI:-la domus di Aurelio
CRONOLOGIA:i fatti narrati durano alcune ore
TRAMA:Aurelio è pieno di gratitudine nei confronti di Castore che con finta modestia si schernisce dai ringraziamenti del padrone che gli domanda dove è riuscito a trovare quelle lettere che hanno permesso l’arresto di Sergio. Il greco afferma che ha approfittato dell’occasione per farsi rendere un favore da una matrona in incognito a Roma, Flaminia. Arriva poi anche Servilio che è felice dell’esito dell’indagine e si riscopre innamorato di Pomponia confessando che tra lui e Nissa non c’è mai stato niente e che l’indumento che gli aveva mostrato come prova lo aveva comprato da Castore. Il compito di Aurelio però non è ancora finito, bisogna ancora trovare l’assassino di Chelidone, Turio e Eliodoro.
NARRAZIONE:l’autrice utilizza il discorso diretto tra i due personaggi
Capitolo XXII
Terzo giorno prima delle Idi di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Castore
-Paride
-Gallico
-Xenia
-Arduina
-Quadrato
LUOGHI:-l’anfiteatro di Statilio Tauro
-la domus di Aurelio
CRONOLOGIA:i fatti narrati nel capitolo durano meno di una giornata
TRAMA:Aurelio come d’accordo con Claudio assiste ai giochi ma ben presto scende nei sotterranei a cercare Arduina che riteneva la sospettata principale della morte di Chelidone. In effetti la donna confessa gli omicidi e conferma la teoria di Aurelio secondo la quale l’arma era una cerbottana. Il movente è presto spiegato, Chelidone sapeva del debole di Arduina per lui e l’ ha appositamente provocata e poi presa in giro. La ragazza allora i è vendicata e ha ucciso anche Turio che sapeva del pesante scherzo di Chelidone. In quanto agli strani amuleti trovati nelle celle, quelli erano stati messi li da Ercole per fare il malocchio agli avversari. Arduina però aggredisce Aurelio e sta per ucciderlo quando Gallico in un impulso di rabbia disarma la Britanna per poi scappare. Arduina, scoperta sa di dover morire e decide di farlo nell’arena, combattendo contro dieci lupi affamati. In quanto a Quadrato, Aurelio è riuscito a farlo liberare e ad assumerlo come servo a capo di una sua fattoria. Per quello che riguarda Gallico, beh , sarebbe meglio chiederlo a Xenia, la serva di Aurelio con la quale aveva intenzione di andarsene e di fare teatro per la delusione di Castore e Paride.
NARRAZIONE:come in tutti i capitoli precedenti l’autrice utilizza il discorso diretto e inserisce alcune descrizioni e spiegazioni alla terza persona
Capitolo XXIII
Idi di luglio
PERSONAGGI:-Aurelio
-Castore
-Paride
LUOGHI:-la domus di Aurelio
-la lettiga
RONOLOGIA:il capitolo dura anche meno di un’ora.
TRAMA:Castore e Paride sembrano tristi per la perdita di Xenia ma d’un tratto astore chiede al suo padrone di poter andare a trovare Cinzia. Cinzia era la cortigiana più cara di Roma ma dopo tutto castore si era meritato una ricompensa e corre quindi a cambiarsi. Rimasto solo con Aurelio, Paride chiede se sarebbero rientrati tardi dalla loro gita e con grande stupore del Senatore il rigorosissimo segretario chiede di poterli seguire. Castore che era appena arrivato sulla pota a sentire queste parole sviene ma dopo pochi minuti i tre si ritrovano sulla lettiga in viaggio verso casa di Cinzia.
NARRAZIONE:l’autrice utilizza il discorso diretto tra i personaggi

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