La comunicazione: presente e passato

Materie:Tema
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Testo

COMUNICAZIONE: GUARDIAMO AVANTI MA
RICORDANDOCI DEL PASSATO!

TIPOLOGIA: Saggio breve

La comunicazione è un punto cardine della nostra società ed è un elemento che ha sempre profondamente inciso sulla vita dell’uomo.
Ci sono molti modi di intendere la comunicazione, dalle parole alle immagini, dagli scritti ai comunicati a distanza, ma tutti implicano, in ogni caso, la possibilità di trasmissione di messaggi tra diversi interlocutori; proprio per questo è importante non sminuire alcuna forma di comunicazione, apprezzando le innovazioni e non dimenticandosi dei passi precedenti, che sono basi fondamentali del processo di sviluppo in cui siamo inequivocabilmente coinvolti.
Senza dubbio prima dell’invenzione della stampa, avvenuta circa alla metà del XV secolo, risultava praticamente impossibile una diffusione su larga scala della cultura né, tanto meno, si poteva pensare di rendere accessibili opere e scritti di vario genere a ogni strato sociale della popolazione con un linguaggio universale. La riproduzione a stampa, quindi, sebbene non progredì a grande velocità, risultò di importanza vitale.
Con la stampa, giunta al culmine con l’avvento del giornale “quotidiano”, ha inizio, come fa notare Sartori, il processo di comunicazione che vede la parola come indiscussa protagonista. Infatti, sempre seguendo la teoria dello scrittore sopra citato, l’invenzione successiva di congegni tecnologici quali il telegrafo, il telefono e la radio, ha portato a una diffusione immediata e accessibile della comunicazione senza che la natura simbolica dell’uomo venisse intaccata, proprio perché tali metodi sono basati esclusivamente sull’utilizzo della parola.
Se è vero che i progressi tecnologici ci hanno portato ad una diffusione più semplice della parola, è altrettanto vero che se, come Maragliano, si considera che, anche con l’avvento della stampa, il mondo sia rimasto nel baratro del silenzio, si rischia di sottovalutare sia l’importanza di tale invenzione sia le capacità dell’uomo di comunicare emozioni ed evocare sensazioni pur senza servirsi di apparecchi come radio e tv. Infatti, senza dubbio, l’avvento delle innovazioni multimediali ha permesso di trasmettere immagini anche a lunga distanza e ha estremamente tagliato le distanza annullando, così, i tempi di comunicazione, tuttavia, a mio avviso, non per questo si devono disprezzare le vecchie forme di comunicazione, in quanto credo che ogni persona proverebbe ancora piacere nel ricevere una lettera scritta da un caro amico o parente… In ogni caso bisogna ammettere che la diffusione della televisione è risultata essere un vero e proprio fenomeno di rottura con il passato, che ha influito sui metodi dei trasmissione della comunicazione in modo tanto profondo da portare alcuni critici, come Sartori, ad essere scettici verso questo strumento in quanto subordina la parola all’immagine. Tuttavia, a mio avviso, il telespettatore non è un individuo esclusivamente vedente e passivo, ma ha la possibilità di scegliere cosa vedere e di seguire determinati programmi utilizzando, come affermava Galilei riguardo all’osservazione dei fenomeni, gli “occhi della mente”, ovvero ponendosi davanti alla televisione con la propria intelligenza, senza farsi sopraffare da ciò che si vede e vagliando ogni cosa con un atteggiamento critico.
E’ sicuramente giusto non accettare passivamente ogni novità che ci viene posta dinanzi, tuttavia credo che le innovazioni tecnologiche, soprattutto nell’importantissimo campo della comunicazione, non siano assolutamente trascurabili poiché, pur vivendo noi nella parte di mondo caratterizzata dalla modernità tecnologica, assistiamo lo stesso a realtà e avvenimenti che richiederebbero ancora maggiore perfezione nel campo della comunicazione e, per questo, a mio avviso, è quasi impensabile muovere critiche verso la ricerca che porta all’innovazione.

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