L'Olocausto

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Testo

Bernasconi Loredana 5 a iter

TEMA DI ARGOMENTO STORICO:
Tra gli eventi tragici del XX secolo emerge in particolare L’olocausto degli Ebrei. Spiegane le possibili cause, ripercorrendone le fasi e gli eventi, ricordandone gli esiti ed aggiungendo riflessioni personali, scaturite dall’eventuale racconto di testimoni, da film o documentari.

L’automobile e l’aereo, la scoperta dell’utilità in campo medico dei Raggi X. E ancora: Picasso e Modigliani, il cinema ed Internet. Il primo uomo sulla Luna.
Il XX secolo è stato caratterizzato da incredibili progressi scientifici e tecnologici, medici e artistici. È stato il secolo delle innovazioni. Ma è stato anche il secolo in cui la storia dell’umanità si è macchiata indelebilmente di colpe che non possono, e non devono, essere dimenticate.
In cento anni si sono susseguite diverse guerre, due Mondiali. L’Umanità è stata capace di scagliarsi contro i suoi simili, con l’unico intento di sterminarli. Il caso più drammatico è l’Olocausto degli Ebrei attuato dai nazisti dal 1933 al 1945.
Olocausto letteralmente significa “sterminio”, ma tradotto in numeri significa6 milioni di persone di religione ebraica sterminati nei campi di concentramento.
Ci troviamo nella Germania nazista, la Germania di Adolf Hitler, quando si predicava la superiorità della razza ariana, quando si diffondeva l’odio verso la “razza inferiore”, gli ebrei. Un probabile motivo di questo odio era che molti di esse erano ricchi e possedevano gran parte delle industrie e delle banche tedesche.
Vennero così introdotte leggi razziali, con le quali i “Giudei” venivano privati di tutto ciò che possedevano. Per porre fine a questo problema il cancelliere tedesco, oltre alle leggi razziali, cercò un altro metodo per sbarazzarsi dei non-ariani. In primo luogo pensò ad un’emigrazione, rendendo loro intollerabili le condizioni di vita attraverso una legislazione sempre più oppressiva. Si parla in questo periodo della “fuga dei cervelli” quando menti geniali come Albert Einstein, dovettero scappare dalla Germania nazista e rifugiarsi negli USA. Inizialmente questo piano funzionò, ma con l’espansione del Raich in Polonia ed in altri paesi dell’est, i non-ariani aumentavano sempre più, così Hitler ed i nazisti dovettero ripiegare su un altro piano: la “gettizzazione dell’Est”; ossia la deportazione degli ebrei europei all’est, concentrandoli nei territori polacchi occupati. Ma andando avanti con questo processo si sarebbe arrivati ad una Polonia-ebrea, ovvero ad un paese-ghetto di soli Giudei e non un paese dove i tedeschi potevano insediarsi, così si arrivò alla SOLUZIONE FINALE. Si giunse cioè ad applicare nel concreto un piano di eliminazione di massa nei campi di concentramento.
Come avveniva la deportazione?
Gli ebrei arrestati venivano legati l’un l’altro, portati nella stazione ferroviaria più vicina e si facevano salire su vagoni merci addossati uno all’altro. Il viaggio era molto lungo e durante il tragitto morivano molte persone per fame e malattie. Alla fine del viaggio il treno entrava direttamente nel campo di concentramento dove i prigionieri venivano scaricati come animali: venivano allineati, registrati, divisi per categorie (ebrei, repubblicani spagnoli, criminali, omosessuali e zingari), veniva loro tatuato un numero sul braccio per identificarli ed infine mandati a lavorare.
Quelli che non potevano lavorare venivano mandati direttamente nelle camera a gas o sottoposti ad esperimenti chirurgici e poi eliminati.
Chiunque si ribellasse veniva ucciso insieme ad altri dieci suoi compagni anche se “innocenti”.
I campi di concentramento vennero aperti nel 1945 con la fine della Seconda Guerra Mondiale, mettendo così fine a questo massacro.
La storia dovrebbe insegnare alla generazioni future, ma stragi di questo tipo sono successe prima ed anche dopo l’Olocausto, come la strage degli Armeni del 1920, o durante l’era staliniana, i famosi Gulag, campi di lavoro dove venivano rinchiusi avversari politici e traditori.
Addirittura nonostante le diverse testimonianze, sia cartacee che visive sull’Olocausto arrivate fino ad oggi e diffuse a tutta l’Umanità contemporanea grazie a testi come “se questo è un uomo” di Primo Levi che parla della vita degli ebrei nei campi di sterminio, o i film “Schindler’s list” e “Perlasca”, aventi per protagonisti due figure realmente vissute che salvarono migliaia di ebrei, ci sono persone, i revisionisti, che ancora oggi non credono alla SHOA’!.

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