Il razzismo

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Il Razzismo
Il razzismo non è una teoria scientifica, ma una pseudoteoria, cioè un insieme di opinioni senza agganci logici, è la valorizzazione, generalizzata e definitiva, di differenze biologiche, reali o immaginarie, a vantaggio dell’accusatore e ai danni della vittima, al fine di giustificare un’aggressione o un privilegio.
Razzismo significa attribuire, senza alcun fondamento, caratteristiche ereditarie di personalità o comportamento a individui con particolare aspetto fisico.
Razzista è colui che crede che l’attribuzione di caratteristiche di superiorità o inferiorità a individui con determinato aspetto somatico abbia una spiegazione biologica.
Il razzismo è un fenomeno recente e affonda le sue radici nel nascente nazionalismo europeo della seconda metà del XIX sec. e ora si presenta con una sua trasformazione ideologica.
Coloro che gettarono nell’ ottocento le basi per la futura ascesa al razzismo furono ideologi come Artur de Gobineau (1853), il quale riteneva che la razza bianca possedeva originariamente il monopolio della bellezza, dell’intelligenza e della forza, mentre l’unione con le altre varietà sorgessero dei meticci belli senza essere forti, intelligenti… ; Charles Darwin (1859), con la sua teoria della sopravvivenza di selezione o Robert Knox (1789-1862), il quale negava all’ebreo la bellezza per il suo volto privo di armonia, la qualità, l’ingegnosità e lo presentava come un usuraio astuto e intrigante.
Così si stava giungendo alla traiettoria del razzismo, prima dalle differenze biologiche , poi alla superiorità ariana e infine allo sterminio.

Nei vari paesi si possono trovare differenti tipi di razzismo.
GERMANIA
In Germania, durante la seconda guerra mondiale, si diffondeva nella mentalità nazista l’odio sugli ebrei, perché inferiori e non di razza pura, e la loro sterilizzazione, soprattutto dei bambini inferiori ai tre anni che venivano uccisi tramite compresse chiamate luminal e camere a gas. Tutto questo portò al campo di sterminio di Auschwitz, dove tutti gli stranieri di razza impura vennero sfruttati, maltrattati e uccisi.
Il 27 gennaio del 1945, questo campo venne liberato ed ora questa data costituisce il “giorno della memoria” per ricordare le vittime della carneficina e questo luogo il simbolo della crudeltà dei tedeschi.
ITALIA
In Italia si formò il razzismo fascista, condizionato dal nazismo, dove la gente mentre mostrava un determinismo razziale, realizzava un recupero delle peculiarità etniche della stirpe e fu ridimensionata la vita pubblica degli ebrei, escludendoli dalle scuole e da tutte le associazioni culturali.
STATI UNITI
Altra forma di razzismo è la discriminazione razziale nei confronti della minoranza nera negli Stati Uniti, superata sul piano legislativo soprattutto negli anni Sessanta, ma ancora esistente nella sua forma ideologica. Questo tipo di razzismo è nato a causa del genocidio di migliaia di schiavi neri nel XVI sec., trasportati come bestiame, insieme ad altre merci, in altri paesi tramite navi che portavano scritto “anime e spezie”.
Questi schiavi potevano essere comprati, venduti e lasciati in eredità come oggetti o cose, senza considerare che avessero un’anima.
SUDAFRICA
Nel Sudafrica troviamo un altro tipo di razzismo, diffuso nel 1921 dal parlamento, formato a causa del colonialismo britannico e della grande ricerca di risorse minerarie da parte degli inglesi: l’Apartheid, cioè la politica di segregazione e di esclusione tra gruppi ed eliminata grazie a Nelson Mandela, che eletto presidente della Repubblica, promulgò la nuova costituzione. Ancora oggi l’integrazione tra bianchi e neri risulta difficile e problemi razziali continuano ad esserci.
In genere perché il razzismo si sviluppi devono sussistere delle condizioni fondamentali:
- devono esistere due o più gruppi sociali, identificabili attraverso delle caratteristiche fisiche visibili o abitudini culturali.
- Deve esistere una competizione tra i gruppi che ha per oggetto il potere,la terra o posti di lavoro.
- Il potere deve essere distribuito in modo ineguale tra i gruppi, cosicché uno di essi sia in grado di avanzare pretese sulle risorse limitate a vantaggio dell’altro o degli altri gruppi.
I preparativi per la Conferenza Mondiale delle Nazioni Unite contro il razzismo,la Discriminazione Razziale e l’intolleranza, offrono la possibilità di esaminare quanto è stato raggiunto rispetto agli obiettivi delle tre Decadi Nazioni Unite Contro il Razzismo.
Questo problema esplode ogni qualvolta troviamo una “responsabilità” da attribuire a qualcuno e purtroppo queste occasioni non mancano, tutti questi orrori hanno impresso una profonda ferita nelle vittime ed hanno acutizzato il disprezzo nei confronti degli esecutori.
Bisogna tenere a mente che invece di considerare la diversità della razza e di cultura un ostacolo, tale differenza la si può considerare una potenzialità per un arricchimento reciproco negli interscambi. Questa diversità è stata sempre vista come un problema da eliminare e molte volte si è tradotta in disprezzo e conflitto razziale, esclusione, discriminazione razziale ed intolleranza che ha lasciato alla vittima la paura della diversità, la paura del prossimo, la paura per la sicurezza personale, la paura di sbagliare e anche se sappiamo che la paura umana sia una cosa che non si cancella, sono convinta che sia comunque possibile eliminarne le conseguenze.

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