il papa

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Testo

Papa Giovanni Paolo II
La morte recente di Papa Giovanni Paolo II ha rappresentato un avvenimento epocale; è venuto a mancare un punto di riferimento pacificante e un rifugio di giustizia; aprendo alle altre confessioni il Papa diceva: “non abbiate paura di parlarvi”.
Durante il Suo pontificato l’anima cristiana dell’Europa si è progressivamente diluita nel mare della unificazione : la Costituzione dell’ Europa unita non contempla il ruolo storico ed etico della religione cristiana; la fredda Europa non ha manifestato adeguati palpiti spirituali, privilegiando le rigide regole economiche che la governano. Ciò contrasta con quanto si è recentemente osservato: milioni di cittadini e le comunicazioni di massa hanno dedicato la loro attenzione alla venerazione del Papa e al suo ricordo di Uomo che ha saputo sopportare il dolore fino al martirio, mostrandosi come esempio per tutti. Il Papa è stato una figura semplice e famigliare, amichevole, pronta a difendere i deboli e anche gli anziani di tutto il mondo, indipendentemente dalla loro condizione; ha sempre usato un linguaggio immediato, non disdegnando gesti espansivi, comprensibili e di fraternità. Ha mostrato a tutti come si affrontano e si sopportano le sofferenze e le limitazioni delle malattie; una grande serenità, la dignità e la speranza gli hanno dato la forza di portare in primo piano i valori della vita, anche quando la disabilità diventa difficilmente sopportabile.
Il Papa è stato contrario alla cultura del dominio che porta all’uso distorto della natura e agli squilibri ecologici; la dignità e il rispetto della persona sono più importanti del profitto e delle leggi del mercato.
Il suo Pontificato si è confrontato con la globalizzazione in corso che, secondo i dati della Organizzazione Mondiale della Sanità, ha aumentato la vita media di tante popolazioni; ma il suo auspicio è stato quello di un umanesimo economico con un attento controllo democratico della economia e delle risorse del mondo per migliorare la giustizia sociale ed il massimo benessere fisico per tutti.
Nei suoi messaggi Il Papa ha utilizzato termini il cui significato può essere sfuggito anche a molti ; li ricordiamo: la provvidenza che è la prudenza con la quale Dio ordina, regge e protegge le cose della creazione, la misericordia che è la compassione e l’afflizione per l’altrui infelicità, la carità che è l’amore che porta a fare e a desiderare il bene degli altri, la pietà che è la compassione, la tenerezza per gli infelici e i miseri.
Il dolore e la sofferenza fanno parte della vita cristiana : beati gli afflitti anche quando la multiforme esperienza del male suscita il ragionevole interrogativo: “perché?”; l’uomo ha trovato utili rimedi per lenire il dolore fisico e anche psichico in modo che esso non riesca troppo ingiusto; si ricordi però che Gesù è “Uomo dei dolori,che ben conosce il patire”.
L’insegnamento del Papa è stato condiviso da gran parte dell’ umanità; esso costituisce un richiamo costante al dono della vita che non deve essere mortificata da artifici; costante è il suo invito alla ricerca di valori etici assoluti spesso mortificati. Il Papa in più occasioni ha auspicato l’individuazione dei mezzi idonei a promuovere la salute integrale e a combattere le conseguenze dei mali; la società deve essere più creativa e realizzare un’interazione sociale più facile, anche nel settore sanitario, e in grado di andare incontro alle esigenze delle persone più anziane e disabili.
La nostra professione è ogni giorno gravata dai problemi delle scelte e delle decisioni che riguardano i nostri vecchi pazienti ormai prossimi a lasciare la vita terrena; molti interventi medici possono influenzare il momento della morte e soprattutto la qualità della vita. La presenza del medico sarà ancor più qualificata e virtuosa se aiuterà i malati a comprendere i valori dell’esistenza senza tempo e a creare un ponte fra fede e ragione; ma ogni Medico dovrebbe cercare di eliminare tutta l’infelicità che è in grado di eliminare; il metodo per raggiungere questo obiettivo sta probabilmente nella cultura e nella educazione del medico che sta diventando troppo tecnologica.
Nessun Papa ha incontrato tante persone come Giovanni Paolo II: alle Udienze Generali del mercoledì (oltre 1000) hanno partecipato finora più di 16 milioni di pellegrini , senza contare tutte le altre udienze speciali e le cerimonie religiose [più di 8 milioni di pellegrini solo nel corso del Grande Giubileo dell’anno 2000], nonché i milioni di fedeli incontrati nel corso delle visite pastorali in Italia e nel mondo; numerose anche le personalità governative ricevute in udienza: basti ricordare le 38 visite ufficiali e le altre 650 udienze o incontri con Capi di Stato , come pure le 212 udienze e incontri con Primi Ministri .
Giovanni Paolo II ha operato per la difesa della pace e per migliorare le relazioni con le altre religioni, in primo luogo con i cristiani anglicani ed ortodossi. Nei confronti della religione ebraica ha operato in primo luogo verso la distensione: ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Israele ed ha chiesto perdono per le mancanze e i peccati dei cristiani verso i "fratelli maggiori" compiuti nel corso dei secoli. La sua dottrina ha difeso fortemente la vita umana, dal concepimento fino alla morte naturale.
Della preghiera dedicata alla Madonna, Karol Wojtyla ha fatto spesso un uso non solo religioso, ma anche politico. Durante l'Angelus infatti Wojtyla talvolta è intervenuto su questioni di carattere internazionale e su problemi legati all'attualità, trasformando questo appuntamento oltre che in un momento religioso anche in un'occasione in cui esprime il proprio pensiero e lanciare appelli per la pace.
Durante il suo pontificato Giovanni Paolo II ha proclamato 994 beati, fra questi anche Padre Pio.
Giovanni Paolo II ha sostenuto, durante il suo pontificato, tutti quei movimenti di opposizione che hanno contribuito alla caduta del regime comunista. Dopo la caduta del Muro di Berlino, Wojtyla ha cominciato a criticare gli eccessi del liberalismo, rivendicando il primato dell'uomo sull'economia.L'opinione di Giovanni Paolo II sull'aborto e molto netta: il primo dovere dei cattolici è quello di difendere la persona umana, la sua dignità e i suoi diritti fondamentali, primo fra tutti quello alla vita. Per questo Wojtyla condanna le leggi che consentono l'aborto e invita i fedeli alla disubbidienza civile.Giovanni Paolo II ha finora pubblicato 13 encicliche, più di qualunque altro pontefice, che interessavano al lavoro visto come diritto fondamentale della persona, dell'impegno sociale della Chiesa, critica al Comunismo, l'insegnamento morale della Chiesa, condanna all'eutanasia, all'aborto e ai genocidi.
Il 13 maggio 2000, Giovanni Paolo II ha voluto che fosse reso noto il terzo segreto di Fatima, l'unico rimasto ancora sconosciuto. E proprio questo mistero è legato alla storia di Wojtyla: secondo, infatti, il cardinal Sodano, il documento di Suor Lucia profetizza sia la lotta dei sistemi atei contro la Chiesa, sia il fallito attentato al Papa il 13 maggio 1981.
La giornata mondiale della gioventù è il giorno in cui i giovani incontrano il Papa. Questo tipo di appuntamento è stato voluto per la prima volta da Giovanni Paolo II, a metà degli anni Ottanta. Gli ultimi incontri internazionali si sono tenuti a Parigi, Manila, Denver, Santiago de Compostela e Buenos Aires ecc.. Per il Giubileo del 2000 la Gmg è stata celebrata a Roma; oltre 2 milioni, secondo le stime del Vaticano, i ragazzi giunti nella capitale per vedere il Pontefice
Il papato di Giovanni Paolo II ha attraversato un'epoca segnata da numerosi conflitti internazionali e tensioni interne ai singoli paesi. La posizione di Wojtyla è sempre stata di condanna nei confronti di qualsiasi guerra, ma questa diventa giusta quando è di difesa. Ciascun popolo, infatti, deve avere il diritto di non subire aggressioni o attacchi, per questo Wojtyla, in alcuni casi come la Somalia e il Ruanda, arriva a chiedere un intervento dei paesi occidentali per fermare i genocidi.
Giovanni Paolo II ha sempre avuto un'attenzione costante per i paesi del Terzo Mondo, in particolare, è più volte intervenuto per chiedere un impegno più concreto dei paesi occidentali, colpevoli di investire in armamenti e di non sostenere i paesi sottosviluppati. Wojtyla si è inoltre schierato a favore dell'abolizione del debito dei paesi poveri.
Wojtyla ha sempre dato molta importanza alla Madre di Cristo, riconosciuta come "mediatrice divina" tra l'uomo e Dio. in cui ricorda il ruolo fondamentale che la Vergine ha nel cammino della Chiesa.
II legame di Giovanni Paolo II con il suo paese d'origine è sempre stato molto forte, tanto che Wojtyla ha affermato di aver visto in se stesso, nel significato della propria elezione a Pontefice anche la missione storica della Polonia nell'ambito della Chiesa e dell'Europa.
No all'aborto, alla pena di morte all'eutanasia e all'utilizzazione di cellule staminali embrionali. La posizione di Wojtyla su queste problematiche etiche e sociali è molto netta. E anche nei confronti del progresso scientifico il Papa ha sempre avuto un atteggiamento critico, ricordando che l'uomo non deve e non può sostituirsi a Dio.
Il 13 maggio 1981, durante l'udienza generale in Piazza San Pietro, il Papa viene colpito da due proiettili: il primo colpisce l'indice della mano sinistra e finisce nell'addome; il secondo lo prende di striscio al gomito. L'attentatore è Mehemet Alì Agca, ventitreenne turco, militante dei "Lupi Grigi". Agca viene condannato all'ergastolo, ma rimangono tutt'ora sconosciuti i mandanti dell'attentato e l'ipotesi principale, quella cioè della pista bulgara (Agca avrebbe agito per conto dei servizi sovietici e bulgari), non è stata mai confermata. Il 13 giugno 2000, dopo aver già da tempo ottenuto il perdono del Papa, Agca viene graziato dal presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ed estradato in Turchia.
Giovanni Paolo II ha sempre difeso la centralità dell'uomo e della famiglia. Proprio a quest'ultima ha dedicato "Lettera alle Famiglie", un documento in cui invita a rispettare la sacralità di questa istituzione: solo nella famiglia l'uomo e la donna possono pienamente realizzarsi.
I viaggi sono una delle caratteristiche principali del Pontificato di Giovanni Paolo II, che li considera uno strumento prezioso con cui diffondere il pensiero apostolico. Le visite compiute da Wojtyla sono state 95, fra queste le principali sono state: in Polonia (1979), a Sarajevo (1997), a Cuba (1998) e in Terra Santa (2000).

Esempio



  


  1. antonio

    un saggio breve sul nuovo papato