I Mass Media

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Testo

CESARE MAINO 2G 30/08/05
IL CANDIDATO PARLI DELL’AMPIA DIFFUSIONE DEI MASS-MEDIA
Per comunicazione si intende uno scambio di sapere, cioè la parità di ruolo tra chi trasmette e chi riceve. Le comunicazioni di massa implicano innanzitutto l’emissione da un centro ad una massa e ad un numero notevole di ricettori. Questa comunicazione può avvenire attraverso la televisione, i giornali, i libri, i dischi e così via. Le comunicazioni di massa “tradizionali” o “unidirezionali” vanno in una sola direzione e non permettono, quindi al recettore di replicare esprimendo la propria opinione. Il termine mass-media indica i diversi strumenti utilizzati per l’informazione e la comunicazione di massa dirette non a gruppi ristretti di persone ma a tutti gli uomini. Tali mezzi di comunicazione sono: la radio, la televisione, i giornali, i cinema e la pubblicità. Si è aggiunta, negli ultimi anni, la possibilità di collegare tra di loro i computer attraverso reti informatiche come Internet. Essi costituiscono un aspetto originale della civiltà contemporanea; una differenza fondamentale è rappresentata proprio dalla cosiddetta “informazione sul presente” consentita e diffusa dai mass media. Lo sviluppo della scienza e della tecnologia, da una parte, e i progressi economici e civili realizzati nel corso di questo secolo, dall’altra, hanno consentito la trasmissione a distanza delle informazioni, mediante la parola e le immagini, contemporaneamente al verificarsi degli avvenimenti ai quali esse si riferiscono. La maggior diffusione dei quotidiani, meglio e più velocemente informati, la radio e la televisione, il computer sono strumenti in grado di fornire notizie più ravvicinate nel tempo, più attuali e più immediate. Grazie a questi mezzi tecnici l’immagine, prima immobile poi anche in movimento, ha completamente rivoluzionato il campo della comunicazione sociale, grazie alla possibilità che essa ha di “far vedere” gli avvenimenti. In poco meno di un secolo, in tutti i paesi del mondo, in particolare in quelli tecnologicamente ed economicamente progrediti le condizioni generali di vita sono state profondamente mutate dai mass media. L’individuo è quotidianamente investito da una massa enorme di notizie, di problemi e di situazioni che lo coinvolgono socialmente ed emotivamente: può partecipare alla gioia o ai drammi di individui e di popoli di tutto il globo. L’esperienza della vita e la conoscenza degli altri risultano perciò enormemente più vaste articolate e intese rispetto a una volta, consentendo a ciascuno di saperne di più sugli altri. I mass media svolgono anche un ruolo fondamentale nella reciproca e sempre più estesa conoscenza dei popoli della terra: la storia, i problemi, gli avvenimenti e i progressi di ogni paese costituiscono una base di conoscenza che avvicina in modo reciproco gli uomini del nostro tempo, facendoli sentire meno diversi, meno lontani, più simili tra loro. I mezzi di comunicazione di massa svolgono un ruolo fondamentale anche nell’ambito della cultura. Hanno contribuito in modo determinante a diffondere interessi ed esigenze culturali, facendo conoscere meglio e in modo più esteso l’arte, la letteratura, la scienza, le ideologie, i movimenti culturali e i loro rappresentanti. Molteplici sono gli effetti positivi determinati dalla diffusione dei mass media: il superamento del chiuso isolamento degli individui, delle famiglie e dei gruppi sociali, un’apertura costante agli altri, ai problemi, alle idee e agli atteggiamenti delle persone, una maggior volontà più matura e più consapevole di partecipazione alla vita politica e, alle decisioni fondamentali che riguardano le condizioni generali del Paese e alla soluzione dei suoi problemi. Esistono anche effetti negativi che risultano, secondo me, preoccupanti e pericolosi. La prima conseguenza provocata dalla diffusione e dall’utilizzazione di massa, dei cinema, della radio, dei giornali, consiste nella limitazione e nella riduzione dell’esperienza diretta della vita, delle occasioni di conoscenza viva e mediata: cioè la tendenza a isolarsi, a riservare molto più tempo e attenzione agli invadenti mass media. Un altro rischio gravissimo è il lento e quotidiano condizionamento psicologico, morale, ideologico e politico di milioni e milioni di uomini frastornati e affascinati dalle immagini e dalle parole così come altri decidono. Ci si sente condizionati nelle scelte nei pensieri, nei sentimenti e negli atteggiamenti pratici. I mezzi di comunicazione diventano mezzi di persuasione di massa, svolgono un’opera quotidiana di convincimento al fine di orientare la gente intorno alle linee politiche dei partiti, al potere e alle scelte economiche dei gruppi. I mass media sono in grado di “manipolare” la mente e la coscienza dell’individuo, di indirizzare in un senso o in un altro le tendenze dei cittadini giovani o adulti. Si finisce per pensare secondo gli schemi suggeriti o diffusi con grande forza di persuasione da giornali e televisione, da cinema e pubblicità, rinunciando a essere se stessi, a usare la ragione, a difendere la propria libertà e la propria indipendenza umana e civile.

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