fra cristoforo de i promessi sposi

Materie:Riassunto
Categoria:Italiano

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Data:18.01.2007
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Testo


Manzoni accenna già questo personaggio nel terzo capitolo e gli dedica completamente il quarto capitolo, caricando fra Cristoforo di significati religiosi, etici, sociali, storici. È un uomo “più vicino ai sessanta che ai cinquant’anni”, ha il capo raso e la barba bianca e lunga e “due occhi incavati perlopiù chinati a terra ma che talvolta sfolgoravano come due cavalli bizzarri..”
È un personaggio molto studiato, lo si capisce anche dalla nomastica, infatti il nome è sempre un immagine della persona. “Cristoforo” significa “porto Dio con me”. . Prima di diventare frate, il cappuccino, era conosciuto come Ludovico, figlio di un mercante vittima del pregiudizio. Dopo uno scontro con un nobile, in cui il suo fedele servo Cristoforo perde la vita, Ludovico lo vendica uccidendo il nobile, si rifugia in un convento e decide di farsi frate con il nome dell’amico caduto. Ma la scelta di farsi frate non deve essere vista come una via di fuga dall’incidente che aveva avuto con “il signor tale”, ma come una scelta religiosa motivata e sostenuta da alti valori morali. Cambiando nome cambia anche stile di vita; Dopo l’entrata in convento, infatti la vita di Fra Cristoforo, è caratterizzata dal rimorso, ma soprattutto dal servizio nei confronti del prossimo e della carità. Il frate è un personaggio dotato di forza e personalità che soccorre gli umili, aiuta i deboli e combatte contro i potenti. Ma è anche una persona impulsiva, agisce sempre d’istinto, sia quando uccide il nobile, sia quando si fa prete. È anche una persona dinamica che sente molto i valori sociali e la giustizia.
Fra Cristoforo rappresenta la società dei cavalieri, una classe sociale emergente che stava togliendo spazio ai nobili. Quindi questo personaggio ci dà uno spaccato storico dell’epoca e ci fa capire il cambiamento che stava avvenendo nella società in quel periodo difficile ( carestia, delinquenti….). Ma Manzoni si serve di questo personaggio importantissimo non solo per analizzare la storia del ‘600, ma con le sue riflessioni rappresenta un tipo di umanità: la persona impegnata, che ha fatto degli errori, ma che se n’è pentita e cerca di fare tutto il proprio meglio per migliorare. La figura di fra Cristoforo è utile per riflettere, sul male e sul bene, infatti siamo tutti un po’ buoni e un po’ cattivi. Ci fa pensare ai valori morali, etici, alla luce della fede, che il personaggio non sbandiera a tutti, ma la pone come un modo diverso di comportarsi e di vedere la realtà.

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