Fahrenheit 451

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Data:27.07.2007
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Testo

Gabriele Federica
Scheda libro
Ray Bradbury, “Fahrenheit 451”, Oscar Mondatori, Milano, 1966
Protagonisti:
Guy Montag è il protagonista del romanzo. È un uomo di circa trent’anni, piccoletto, dalla carnagione scura con le rughe agli angoli della bocca, di professione pompiere. In quella società i pompieri erano addetti ad appiccare incendi nelle case di coloro che erano in possesso di libri vietati dal Governo, bruciando delle volte anche i proprietari. La sua vita trascorre normale, monotona e ripetitiva come quella della gente che lo circonda, è convinto che la sua vita sia felice solo perché questo è quello che gli fanno credere i mass-media, che istruiscono le persone al posto dei libri, ma a differenza di tutti gli altri mostra spesso dubbi e rimorsi sulle azioni che compie. Queste incertezze vengono acuite dall’incontro con la spensierata Clarisse, sua vicina di casa, che lo fa riflettere sui valori di quella società che non permette la libertà di espressione, di pensiero e la diffusione della cultura e da Faber che gli trasferisce nuovi valori. Il successivo incontro con la cultura proibita dei libri aprirà completamente i suoi occhi permettendogli di superare le falsità di un mondo imposto e vedere la verità. Si compie, così, in Montag un profondo cambiamento che lo trasforma da milite del fuoco ad amante della lettura. Con molta forza e decisione egli decide di recidere tutti i legami che ancora lo legano alla sua vita precedente e di affrontare i pericoli e gli ostacoli della civiltà che lo circonda e per impegnarsi insieme ad altri uomini nella costruzione di una nuova civiltà.
Clarisse McClennan è la nuova vicina di casa di Montag, ha diciassette anni, la carnagione bianchissima, scintillanti occhi neri e si definisce pazza. È una ragazza spensierata e considerata “diversa” perché le piace guardare in modo differente dagli altri la realtà che la circonda: adora stare a contatto con la natura, fare lunghe passeggiate, osservare la gente e tante altre cose considerate strane in un mondo caratterizzato dalla presenza invadente dei televisori, dominato da macchine superveloci. Raramente guarda la TV perché preferisce chiacchierare con la sua famiglia; è come se vivesse in un mondo tutto suo. È la prima a capire che Montag non è felice e fa da ispiratrice al cambiamento all’interno della sua vita, lo aiuta “guardarsi dentro” e capire realmente i suo bisogni. Ad un tratto del romanzo Clarisse scompare e l’ipotesi che Montag si pone è quella che sia stata uccisa, come altre persone, dalla società. È una persona semplice, ma profonda d’animo: rappresenta la gioventù che ha il desiderio di cambiare vita, desiderio che, però viene stroncato dalla società con la sua morte.
Faber è un anziano professore universitario di lettere che è stato costretto dal sistema a lasciare la propria attività. Questo provvedimento attuato è volto a impedire la diffusione della cultura, considerata un male per le persone che dovevano rigorosamente vivere nell’ignoranza e nella trascuratezza interiore. Egli crede che i libri siano strumenti utilissimi in grado di formare la cultura della gente, ma al tempo stesso possono essere interrotti e dimenticati, poiché sono frutto d’invenzione, mentre l’afflizione degli uomini non può venire scordata. Per paura di affrontare la realtà che lo circonda si è barricato in casa, pervaso dal terrore di essere denunciato ed arrestato. Assume il ruolo di guida del protagonista dopo la morte di Clarisse: infatti, aiuta notevolmente Montag a comprendere il significato di ciò che i libri vogliono trasmettere trasmettendogli nuovi valori e, cosa più importante, nel momento del bisogno, vince le sue paure, uscendo allo scoperto per aiutarlo a fuggire dalla morte e raggiungere i luoghi dove vivono uomini che, per colpa del nuovo sistema, hanno perso il loro impiego, dimostrandosi così un vero amico.
Beatty è il capo della squadra di militi del fuoco di Montag. Nella prima parte del romanzo si rivela grande amico del protagonista, è un uomo di notevole eloquenza e dalle grandi capacità espressive, infatti, egli odia i libri, ma è in grado di citare innumerevoli e svariate fonti letterarie. Ripone fiducia in Montag e nelle sue capacità nello svolgere quel lavoro, ma si accorge ben presto del cambiamento che sta subendo il protagonista, perché tutti i pompieri nella loro carriera hanno un momento di tentennamento e di dubbi. Infatti, cerca di convincerlo a tornare sulla retta via, a seguire e condividere i valori della società. Mostra a Montag la vera felicità, che non si trova sui libri, ma che deve essere goduta nella vita concreta, servendosi dei beni che lo circondano; lo esorta a non ascoltare le parole di Clarisse, ma a tenersi ancorato alla vita materiale ed alla superficialità. Appare persuasivo nei suoi discorsi e coerente con i suoi principi. A causa della sua opposizione, nella seconda parte del racconto, il protagonista sarà costretto ad ucciderlo, in preda all’ira, anche se probabilmente questo era quello che il capitano voleva.
Mildred è la moglie del protagonista. Ha i capelli arsi dalle sostanze chimiche, una cataratta, le labbra rosse e un corpo esile dalla pelle rosata. È una donna conforme alla società in cui vive: trascorre la maggior parte del suo tempo guardando la televisione e in particolare “la famiglia”, un programma nel quale può interagire e che crea con i telespettatori un legame di partecipazione e armonia comune. È una donna superficiale e legata ai beni materiali usati per raggiungere un piacere solamente temporaneo, ma questo è ciò che vuole la società e che viene imposto alle persone. Addirittura dorme con due tubetti radioriceventi nelle orecchie per ascoltare musica continuamente; assume farmaci per dormire e spesso esagera, infatti, verso l’inizio del racconto rimane intossicata dai barbiturici, mettendo in allarme Montag. Per lei i libri è come se non esistessero, sono sostituiti a pieno dalla televisione, finchè suo marito non ne ruba qualcuno e li legge insieme a lei. Ella per un certo periodo accetta il volere di suo marito, senza però comprendere il vero significato di questi. Non si direbbe proprio che lei e Montag siano sposati, soprattutto, quando lei, impaurita dalle conseguenze che potrebbero accadere se il marito fosse scoperto in possesso di libri, Mildred stessa lo denuncia ai pompieri.
Personaggi secondari:
Pompieri colleghi di Montag sono uguali a tutti gli altri militi del fuoco, vivono la loro vita monotona e ripetitiva rispettando le regole dettate dal Governo.
Luogo:
Il romanzo è ambientato prevalentemente all’interno di una città, probabilmente degli Stati Uniti, della quale non è indicato il nome e che rappresenta la città-tipo del mondo futuro immaginato dall’autore. È una città triste, tutta uguale quasi priva di verde; ci si sposta mediante la metropolitana o con le automobili e gli automobilisti devono sempre guidare a gran velocità altrimenti vengono arrestati. I pedoni, invece, sono dei ribelli che è bene sopprimere. Tutto questo accade perché il sistema vuole solo gente sempre occupata, sempre di corsa, sempre in tensione, affinché non abbia il tempo per pensare e porsi delle domande. I cittadini ignorano, quasi tutti, che poco fuori dalla città vi è un ambiente naturale, c’è un fiume, ci sono animali e c’è la possibilità di ritmi di vita diversi. Si preferisce però che gli uomini rimangano negli spazi urbani, dove sono meglio controllabili e dove tutto è già organizzato e previsto. All’inizio del romanzo l’attenzione è puntata sulla casa di Montag e sulla sede dei vigili del fuoco; verso la fine della storia il centro dell’attenzione si sposta sul fiume e sulle zone lungo la vecchia ferrovia.
Tempo:
La vicenda è narrata in ordine logico cronologico, anche se in alcune parti esso è alterato da alcune analisi che segnano il confronto tra il presente e la situazione di un’epoca ormai passata. Inoltre sono presenti anche alcuni flashback nei quali i personaggi ricordano episodi passati.
Tempo del racconto:
L’autore non indica con precisione l’epoca in cui si svolge il racconto. Si può però ipotizzare che la storia si svolga in un futuro non troppo lontano, infatti, parte della realtà è simile a quella dei giorni nostri.
Tempo della storia:
Il tempo della storia è la durata reale degli avvenimenti cioè tutte le peripezie passate da Montag. Dal testo non si riesce ad intuire quanto tempo trascorra, ma alla fine della storia il protagonista pensa a quanti fatti erano accaduti in una o forse due settimane circa, quindi è questa la durata del tempo della storia.
Narratore:
Il narratore è eterodiegetico perchè racconta la vicenda in terza persona.
Focalizzazione:
La focalizzazione è interna, quando il narratore racconta le vicende in terza persona essendo quindi eterodiegetico, anche se, egli non interviene direttamente con le sue opinioni o giudizi, ma lascia spazio ai dialoghi, da cui, però traspare il suo punto di vista.
Ritmo del racconto:
In questo romanzo i diversi tipi di sequenza sono ben bilanciati tra loro rendendo il ritmo del racconto medio.
Linguaggio:
Il registro stilistico è medio, il lessico è facile da comprendere non essendo arricchito da termini tecnici di nessun genere.
Riassunto:
Il protagonista della vicenda è un pompiere o meglio un incendiario, Guy Montag, che vive in una società in cui i libri sono illegali e coloro che li possiedono sono considerati sovversivi: il reato viene punito con l’incendio della propria casa e con l’arresto. I libri, infatti, rendono la gente infelice ed è compito del pompiere bruciarli per permettere alla tecnologia dell’intrattenimento di dominare. Montag è fiero del suo lavoro che considera una “vocazione”. La vita di Montag viene sconvolta dall’incontro con una ragazza, Clarisse McClellan, sua vicina di casa, che ama il contatto con la gente e lo fa riflettere sui valori di quella società; lei rappresenta la gioventù che ha il desiderio di cambiare vita, desiderio che, però viene stroncato con la sua morte. Montag non può distogliere il pensiero da lei e una domanda che gli ha rivolto lo tormenta e lo turba: “Sei felice?”. Egli decide quindi di sottrarre alcuni libri dalle case che lui stesso incendia, raccogliendo così una certa quantità di volumi; li nasconde in un buco situato nell’aeratore della sua casa finché, quando un’anziana signora preferisce morire piuttosto che vedere i suoi libri bruciare, decide di leggerne il contenuto.
Al termine del lavoro torna a casa e legge i libri nascosti insieme alla moglie che, pur avendo tentato il suicidio pochi giorni prima, è completamente indifferente.
In seguito alla lettura Montag capisce che nel passato c’era un mondo più libero di quello dei suoi giorni e prova disgusto per il mondo in cui vive.
Il capitano dei pompieri, Beatty, capisce lo stato psicologico di Montag e cerca di convincerlo a tornare alla vita normale confidandogli di aver attraversato un periodo simile al suo. Gli consiglia di non credere né alle parole di Clarisse né a chi sostiene che i libri siano la soluzione dei problemi e lo invita a restituire il libro rubato. La moglie Mildred trascorre interi pomeriggi nel salotto virtuale della sua casa le cui pareti sono occupate da schermi televisivi, secondo lei, infatti, sono molto più importanti le cose materiali. Secondo Montag invece i libri possono aiutare gli uomini a non commettere più gli stessi errori.
A questo punto entra in contatto con un vecchio professore di lettere, Faber che progetta con lui un piano per far scomparire dal mondo i militi del fuoco; tre sono le cose che mancano alla società: sostanza e identificazione della vita, agio e tempo di pensare, diritto di agire.
Faber consegna a Montag un piccolo oggetto da inserire nell’orecchio grazie al quale i due possono comunicare a distanza; il pompiere torna a casa e in presenza delle amiche della moglie legge un libro scandalizzandole: esse hanno una visione pessimistica e fredda della famiglia e dei figli considerati una disgrazia. La sera stessa Montag torna al lavoro, suona l’allarme e scopre che la casa da incendiare è la sua; lo costringono, infatti, a bruciare la propria casa e la collezione di libri così preso dall’ira uccide Beatty e scappa rifugiandosi da Faber. Quindi si dirige verso il fiume con un segugio meccanico, un robot capace di scoprire tutte le persone in possesso di libri, alle calcagna. La polizia lo insegue, mentre le telecamere riprendono l’inseguimento, creando una vera e propria caccia all’uomo, nella quale, vengono coinvolti anche i cittadini. Si unisce ad un gruppo di ex accademici in esilio che tentano di evitare la perdita del contenuto dei libri imparando a memoria un’opera ciascuno, i quali lo informano che la tv arresterà un comune passante per non far scendere l’audience portato dalla visione dell’inseguimento.
La storia termina con la distruzione, per mezzo di armi atomiche, della città che lascia
Montag e gli accademici girovaghi come gli unici guardiani dell’antica saggezza umana.
Commento:
Ho trovato “Fahrenheit 451” un romanzo piuttosto bello e di piacevole lettura. Questo è un libro di pura invenzione, ma in esso si possono anche trovare dei riferimenti e delle riflessioni sulla realtà contemporanea, infatti, tratta un tema molto rilevante: la proibizione dei libri, evidenziato anche dal titolo dell’opera, “Fahrenheit 451”, che indica la temperatura alla quale brucia la carta, secondo la scala in uso nei paesi anglosassoni. Secondo me questo testo offre svariati punti di riflessione: l’idea di immaginare una città all’interno della quale i libri sono proibiti induce il lettore a pensare a quanto essi siano realmente importanti nella nostra società e nel nostro tempo.
Inoltre quello che ci propone lo scrittore è un grande messaggio di libertà, infatti, è molto importante che la cultura delle epoche passate non vada distrutta: una società priva di libri è una società superficiale e vuota, che però potrebbe essere la società in cui viviamo oggi.
Il mondo descritto nel racconto appare dominato da un potere che non ama troppo la libertà dei cittadini; intorno a tale potere e agli uomini che lo esercitano, l’autore non fornisce molti dettagli o un’analisi lunga e precisa, come avviene in “1984” di George Orwell. In questo libro viene descritto soprattutto il modo in cui il condizionamento e l’autorità si calano nella vita quotidiana degli uomini. Questi devono essere sempre in movimento e in attività frenetica, cosicché gli sia impossibile osservare il mondo, riflettere sulle cose e farsene un’idea personale. Si vogliono uomini del tutto distolti da se stessi.
Il modo di vita “consigliato” è quello di vivere come fanno tutti e di avere come riferimento centrale ciò che viene detto per televisione. Ci sono persone nel romanzo che passano quasi ogni istante “incollate” davanti al video: per loro finisce per diventare realtà ciò che è soltanto immagine, si dimenticano di se stesse, delle persone che hanno vicino e rinunciano ad un contatto vero e diretto con il mondo; comportamenti di questo genere possono essere notati anche nella nostra realtà sociale.
Anche se il finale è lieto e gli uomini-libro rappresentano la speranza che, un giorno, la cultura possa tornare a diffondersi attraverso i libri, la realtà sociale che viene descritta è terribile e spaventosa, troppo negativa, cupa e difficile da immaginare.
Io consiglierei questo libro alle persone alle quali non piace, particolarmente, la lettura, per fargli comprendere l’importanza che occupa nella nostra quotidianità.

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