Crimini e processi penali

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Testo

I CRIMINI AUMENTANO, LE CARCERI ESPLODONO: L'ORDINE PUBBLICO ESIGE UNA POLIZIA MODERNA E RAPIDI PROCESSI PENALI.

Non ci saranno leggi speciali o misure di repressione eccezionali per fronteggiare la criminalitа comune e il terrorismo politico. Dopo gli ultimi episodi di violenza, i settori piщ emotivi dell'opinione pubblica hanno reagito, chiedendo norme piщ severe per meglio tutelare la sicurezza dei cittadini. Ma il governo, nel dibattito sull'ordine pubblico tenutosi in Parlamento, ha risposto che la criminalitа si combatte non inasprendo le pene, bensм applicando con rigore le disposizioni giа esistenti. In realtа, gli strumenti ci sono: bisogna farli funzionare, con tempestivitа sopratutto. D'altra parte, l'esperienza della legge “Reale” и abbastanza significativa. Approvata nel maggio 1975 con lo scopo di scoraggiare la delinquenza, stabilisce pene piщ severe per alcuni reati; perquisizioni rigorose per le persone sospette; uso delle armi da parte delle forze delle polizia anche per prevenire reati, ed altre norme repressive che suscitarono polemiche e perplessitа al momento dell'approvazione parlamentare. Ebbene, non si puт certo affermare che chi detta legge abbia in qualche modo limitato l'aggravarsi dei fenomeni di criminalitа. Anche coloro che credono, semplicisticamente, di risolvere i problemi della sicurezza dei cittadini con il ripristino della pena di morte per i delinquenti, si illudono. Anzitutto, sarebbe una misura contraria alla nostra costituzione democratica, nonchй anche alla morale cattolica cui vuole ispirarsi la maggioranza degli italiani; e poi non costituirebbe un deterrente efficace, come dimostrano i Paesi nei quali questa pena “vendicativa” и ancora in vigore e dove la criminalitа pur esiste come in Italia.
I problemi dell'ordine pubblico e della violenza vanno affrontati i primo luogo migliorando l'organizzazione della polizia e poi rendendo piщ celeri i processi penali: infatti, quando la pena arriva dopo anni di attesa e di rinvii, non ha piщ quel carattere di esemplaritа che si vorrebbe. Inoltre, non dimentichiamoci che molti crimini sono effettivamente provocati dalle carenze e distorsioni della societа in cui viviamo: cittа disumane, spesso prive dei servizi essenziali, come la casa, che travolgono i piщ deboli; per alcuni ceti, mancanza del minimo indispensabile per vivere, mentre altri cittadini ostentano un lusso irritante; esempi di corruzione non punita ai piщ alti livelli, che suscitano reazioni violente. Certe esigenze elementari della collettivitа vanno quindi soddisfatte, proprio per combattere il disordine.
Davanti a una criminalitа che ha cause molteplici e si serve di mezzi a volte modernissimi, le nostre forze di polizia sono spesso impreparate a reagire. Per questo, la riforma del settore, che и allo studio, dovrа prevedere una maggiore “professionalitа” degli uomini impiegati nei servizi di ordine pubblico e di sicurezza, e anche trattamenti economici migliori. Altrimenti, fra gli agenti continueranno ad arruolarsi in prevalenza, per disperazione, i giovani esclusi da altri mestieri.
Anche la crisi della giustizia impedisce che i criminali siano puniti in maniera tempestiva ed esemplare, e quindi indirettamente contribuisce al dilagare della piaga della violenza. Che fare allora? La riforma del processo penale ormai quasi pronta dovrа, fra l'altro, rendere piщ rapidi i processi: cosм almeno ci assicura il ministro della giustizia. Un ordinamento invecchiato non puт certamente assicurare l'ordine alla societа, ma diventa esso stesso fattore di disorientamento, di tensione, di disordine. Quindi bisogna riconsiderare, alla luce della costituzione, la gerarchia dei valori meritatevoli di tutela penale. Non si puт ridurre il concetto di criminalitа soltanto ai furti o alle rapine, mentre sfuggono alla repressione comportamenti che aggrediscono altri fondamentali beni della societа, come la tutela dell'ambiente, la protezione della salute nei posti di lavoro, la lotta contro le frodi alimentari, la punizione esemplare agli evasori fiscali, ecc.
Si ricordi: una societа piщ giusta crea meno delinquenti. Per questo, prima di ogni altro efficace provvedimento contro la violenza, и necessario che ogni cittadino, nessuno escluso, viva in stretta osservanza della legge: solo cosм si potranno evitare delitti e tante mancanze; insomma, si deve risvegliare in ognuno di noi la voce della coscienza, la sensibilitа del cuore e della mente. Praticare la giustizia significa anzitutto conoscerla ed amarla.
Altre misure allo studio per risolvere la crisi della giustizia riguardano l'introduzione di un ragionevole sistema di pene alternative, in modo da restringere l'area della pene detentive; insomma, bisogna condurre avanti il discorso sulla depenalizzazione, per reprimere con sanzioni amministrative quelle infrazioni che nell'attuale contesto sociale appaiono di modesta importanza. Si liberano cosм un carico di lavoro enorme i giudici, i quali potranno essere impiegati nell'esame dei fatti piщ gravi di criminalitа.
Come ci si puт meravigliare, poi, se le carceri esplodono?Su 34.982 detenuti, ben due terzi sono in attesa di giudizio, magari per reati di poca importanza o addirittura innocenti. Intanto, i grandi processi non si fanno, o si portano alle lunghe,e i criminali piщ pericolosi vengono liberati per decorrenza dei termini di carcerazione preventiva. Anche il problema carcerario non si risolve con la repressione indiscriminata dei detenuti. E' necessario, invece, potenziare il corpo degli agenti di custodia e costruire con urgenza istituti di pena piщ moderni, sicuri, efficienti. Oggi la maggior parte dei reclusori sono inadatti, antigienici, insicuri e sovraffollati. Tutto ciт causa, ovviamente, evasioni clamorose.
Purtroppo, quando la crisi di una societа raggiunge il culmine, tutti i problemi esplodono insieme. L'Italia ha compiuto molti progressi in tanti campi, ma и rimasta spaventosamente arretrata proprio in quei settori dai quali si misura il grado di civiltа di una nazione: case, scuole, ospedali, giustizia e carceri.

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