"Lettere d'amor tradito" di Isabel Allende

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Categoria:Italiano
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Testo

Autrice: Isabel Allende
Titolo: Lettere d’amor tradito
Data di pubblicazione: 1990
Casa editrice: Feltrinelli

Trama
Isabel Allende è nata a Lima nel 1942,ma è di origine cilena e ha lavorato in Cile fino al golpe di Pinochet(1973).Dopo il quale si è trasferita in Venezuela e in seguito negli Stati Uniti.Il successo le è arrivato nel 1982 con il romanzo La casa degli spiriti.In seguito ha scritto:D’amore e d’ombra, Eva Luna,Eva luna racconta,Paula e per Paula.Questo racconto,tratto dall’insieme di racconti Eva luna racconta di Isabelle Allende ,narra la storia di una ragazza,Analia Torres,vissuta in un imprecisato passato di latifondismo sudamericano,che impersona tutte le caratteristiche femminili di quei tempi:l’amore per la letteratura e la poesia,la tendenza a vivere di fantasia,l’accettazione di una vita frustante,il dover sottostare al dovere coniugale,l’insoddisfazione sessuale,l’attaccamento eccessivo all’unico figlio;ma anche una donna moderna,decisa ed intelligente,abile che ha fiducia nelle proprie capacità,non ama le mollezze.Accanto a lei l’uomo rivela la propria decadenza, dimostra d’aver fatto il suo tempo,di non essere più capace di gestire il potere.La protagonista rimasta orfana di entrambi i genitori, dopo essere stata fino ai 6 anni con la balia india nella casa del tutore,lo zio,viene mandata in collegio dalle suore per i seguenti 12 anni,cioè fino ai 18 anni.Lo zio le scriveva ogni sei mesi,incitandola ogni volta a comportarsi bene per essere degna dei suoi defunti genitori che,secondo lui,avrebbero voluto che si facesse suora.Ad Analìa non sarebbe dispiaciuto,ma per principio,rifiutava i consigli dello zio perché convinta che lui volesse impossessarsi delle terre dei suoi genitori.All’età di 16 anni ricevette la prima visita dello zio dove gli comunicò che la sua decisione di volersi sposare e di pensare lei con suo marito,alle proprie terre.Lo zio,spaventato da questa decisione,decide di instaurare una corrispondenza tra la nipote e suo figlio.All’inizio Analìa era diffidente,pensando ad una manovra dello zio,ma poco a poco si persuase che l’uomo che era in grado di scrivere lettere così dolci e sensibili,non poteva essere motivato da bassa cupidigia.Durante i due anni di corrispondenza si era convinta che un uomo di così tanta sensibilità non poteva che essere deforme,tanto da chiedersi quanta deformità sarebbe stata capace di tollerare.Quando lo vide,in occasione dei suoi 18 anni per la prima volta si stupì di constatare che Luis era un bel ragazzo e non il nano contorto che lei aveva imparato ad amare.Si sposarono:Ben presto si rese conto di essersi innamorata di un fantasma e che non avrebbe mai potuto trasferire quella passione immaginaria alla realtà del suo matrimonio.Il rapporto degradò sempre di più e non lo migliorò neanche la nascita del figlio,che anzi offrì il pretesto a lei di trasferirsi in un’altra stanza dove chiudersi a chiave tutte le notti con il figlio.L’amministrazione era affidata a Luis ma di fatto era lo zio a decidere tutto e gli interventi di Analìa,quando riusciva a farli,non venivano presi in considerazione.Lei si coprì di una corazza di silenzio diventando sempre più distaccata,Luis divenne sempre più frivolo bevevo troppo ,usciva con gli amici,aveva troppe donne.divenne sempre più assente e fu così che Analìa cominciò ad occuparsi degli affari di casa con lo zio.Intanto il bambino cresceva e otteneva ottimi risultati a scuola.La sua pagella portò di nuovo il sorriso dopo tanti anni.In una notte di gozzoviglia Luis Torres fu colpito ai testicoli da un cavallo e nove giorni dopo morì urlando di dolore.Analìa decise di rimanere ad occuparsi dei suoi affari escludendo lo zio.Appena preso in mano le redini della proprietà,si mise il vestito bianco acquistato dopo la morte del marito e andò a prendere il figlio a scuola.Arrivata chiese di vedere il maestro e gli disse “non sono venuta per ricevere complimenti ma per chiederle conto di questo” e tirò fuori tutte le lettere ricevute in collegio:“lei mi deve 11 anni di vita” “potrà mai perdonarmi?” chiese il maestro“dipende da lei” rispose Analìa.
Fabula e intreccio
Le sequenze sono prevalentemente narrative e dialogiche,nel racconto sono anche presenti sequenze argomentative.Fabula e intreccio coincidono quindi il racconto è privo di effetti,variazioni narrative (analessi,prolessi,suspance).L’intreccio si articola per successione cronologica dei fatti.
Sistema dei personaggi
Le descrizioni dei personaggi riguardano perlopiù l’aspetto fisico e vengono effettuate direttamente dal narratore per aggiunta progressiva di particolari.Analìa,la protagonista,orfana di entrambi i genitori,è una ragazza creativa e trasgressiva che vuole dimostrare al suo tutore,suo zio Eugenio,di non aver bisogno d’aiuto per gestire le terre lasciatele dai genitori.Eugenio,l’antagonista,sostiene che l’agricoltura non sia un mestiere da donne e pur di avere in gestione le terre di suo fratello farà sposare suo figlio,Luis,con Analìa.
Spazio e tempo
I luoghi principali,il collegio delle sorelle del sacro cuore e la casa in campagna,dove si svolge gran parte del racconto sono interni ed immaginari e descritti,dal narratore,in modo generico.Nel racconto non ci sono ne riferimenti storici precisi ne descrizioni abbastanza accurate del modo di vestire che facciano intuire l’epoca.
Narratore-Punto di vista
La narratrice,che narra in terza persona,non coincide con l’autrice.la narratrice è estranea alla vicenda e descrive oggettivamente i fatti(focalizzazione esterna).
Lingua e stile
Lettere d’amor tradito è un racconto con registro stilistico alto e lessico letterario.Tra le tecniche narrative è molto usato il discorso diretto.
Testo e contesto-Messaggio
Isabelle Allende,scrittrice di romanzi, ha lavorato in Cile fino al colpo di stato di Pinochet nel 1973 trasferita prima in Venezuela e poi negli stati Uniti,è diventata famosa col romanzo “La casa degli spiriti” (1982) ,altri successi sono:“D’amore e d’ombra”,“Eva Luna” e “Eva Luna racconta”(1990), “Paula” in ricordo della figlia morta,e nel 2002 e 2003 sono usciti due suoi libri scritti per i giovani: “La città delle bestie” e “Il regno del dragone d’oro”che fanno parte di una trilogia.Le storie che Isabelle Allende racconta invenzioni e realtà.,la protagonista ha tutti i segni della tradizione,ma è anche capace di grandi e rivoluzionarie decisioni,ed è proprio questo il messaggio che l’Allende ci da.Un messaggio di vita,di non sottomissione e di possibilità,sempre,di cambiamento.

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