"Il giudice e il suo boia" di Friedrich Dürrenmatt

Materie:Scheda libro
Categoria:Italiano
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Testo

Laura Zoboli II A

“IL GIUDICE E IL SUO BOIA”
Autore: Friedrich Dürrenmatt. Editore: Feltrinelli, collana universale economica. Anno di pubblicazione: 1952. Pagine: 109.
PERSONAGGI: L’autore delinea ogni personaggio quanto basta per dare un’immagine precisa dello stesso. I personaggi principali sono:
Schmied: valido polizziotto esercitante in un commissariato di Berna, ritrovato senza vita nella sua automobile in un piccolo paese nei pressi di Bienne. Può essere definito il protagonista “passivo” del romanzo in quanto la storia ruota attorno al giallo della sua morte. Barlach: commissario esercitante nel medesimo ufficio di Berna cui apparteneva Schmied. Egli si trova a condurre le indagini riguardo all’omicidio del collega. Questo è destinato ad essere il suo ultimo caso, prima della pensione; le sue condizioni di salute sono molto preoccupanti. Tschanz: collega di Schmied, affianca Barlach nelle indagini riguardo al caso “Schmied”. Personaggio più giovane e più aggressivo nel modo di indagare rispetto al commissario, forse dovuto al tentativo di mascherare la sua colpevolezza. Grassmann: uomo molto ricco, nella cui maestosa residenza, si tenevano incontri di grandi personalità che prendevano accordi di tipo economico al di fuori della legalità. Personaggio molto misterioso, coinvolto in una scommessa giovanile con Barlach: Grassmann era riuscito a uccidere un tale senza lasciare nessun tipo di traccia per essere imputato. Barlach ha cercato di dimostrare la sua colpevolezza durante tutta la sua vita; aveva anche mandato Schmied, come infiltrato, agli incontri che si tenevano a casa di Grassmann.
MODALITA’ NARRATIVE: Questo romanzo è costellato da numerose narrazioni, che appaiono protagoniste del racconto stesso. Queste tratti sono molto funzionali al corso della storia e donano inoltre un arricchimento espressivo: il libro presenta infatti una tipologia di scrittura ineccepibile.
TRAMA: Il racconto parte dalla morte di Schmied, uno stimato polizziotto che fa esercizio in un commissariato di Berna. Egli viene ritrovato, da un altro polizziotto, senza vita nella sua automobile, nei pressi di un piccolo paese, vicino a Bienne: risulta esser stato graziato da un forte colpo alla nuca. Ad indagare sull’omicidio sono due poliziotti operanti nel medesimo commissariato cui apparteneva Schmied: il commissario Barlach e Tschanz. L’indagine non è condotta in maniera lineare, tra i due colleghi vi è una grande divergenza, per ragioni non evidenti in principio. Tschanz risulta inoltre molto più aggressivo del commissario nell’affrontare le indagini. Molto frequenti sono i colpi di scena, a partire dalla comparsa di Grassmann, come possibile colpevole. Egli infatti avrebbe potuto uccidere Schmied, dopo aver scoperto che lo stesso si infiltrava nelle riunioni, assolutamente riservate, che si tenevano nella sua maestosa residenza. Questa pista sembra l’unica possibile fino alla fine del romanzo, quando Barlach in seguito a un’intrusione a casa sua, comprende che il colpevole è Tschanz. Egli voleva bandire la rivalità di Schmied in campo lavorativo, che sembrava più vicino a delle gratificazioni. Pertanto Barlach non sembra voler denunciare il collega.
COMMENTO: Questo romanzo sebbene molto corto, solo 109 pagine, ha un grande spessore non solo stilistico ma anche contenutistico: la trama mi è parsa infatti molto solida. Ho trovato curiosa l’ambientazione del racconto in Svizzera, e non nella più comune America; ciò, a mio parere, dimostra la capacità narrativa di Durrenmatt che non si serve dei canoni più usati nei romanzi gialli. Questo romanzo, dalla lettura scorrevole, mi ha conivolto particolarmente, sebbene io non avrei mai creduto che Tschanz fosse il colpevole!

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