l'Elettra di euripide

Materie:Riassunto
Categoria:Greco

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Testo

Elettra
Elettra, figlia di Agamennone e Clitemnestra, sorella di Ifigenia e Oreste, a parte un accenno nell’Iliade- dove è chiamata Laodice- sembra comparire per la prima volta nell’Orestea di Stesicoro, quindi ispirare diverse opere incentrate sul ciclo tragico degli Atridi, in particolare le tragedie Elettra di Sofocle ed Euripide; un ruolo importante tuttavia Elettra riveste anche nella Coefore di Eschilo. Qui dopo l’assassinio del padre ella – trattata come una serva- vive nella reggia con la madre, il suo amante Egisto e la serva Crisotemi. Una ciocca di capelli lasciata da Oreste sul tumulo del padre fa capire a Elettra che è tornato da Delfi; egli si farà riconoscere dalla sorella poi metterà in atto la vendetta.
Nella tragedia sofoclea Elettra crede che il fratello sia morto in un agone panellenico: un’urna che si dice contenga le sue ceneri ne sembra una prova. In realtà Oreste è vivo e presente, e si farà riconoscere da Elettra; quindi Clitemnestra ed Egisto troveranno la morte.
In Euripide la giovane, pur richiesta in sposa dai Greci più nobili, viene concessa a un contadino, nel timore che le nozze con un aristocratico generassero un vendicatore di Agamennone. All’arrivo del fratello Oreste – da lei salvato subito dopo l’assassinio di Agamennone e inviato in Focile- Elettra diverrà sua preziosa aiutante nell’esecuzione del piano di vendetta. Nell’Oreste di Euripide Elettra viene condannata a morte per il suo matricidio, ma viene poi salvata, come il fratello, grazie all’intervento di Apollo, che ordinerà a costui di concedere Elettra in sposa – come promesso- all’amico Pilade, figlio del re della Focide.

La scena d’apertura si svolge in campagna, sui confini dell’Argolide. Nella modestissima casa di Auturgo, contadino Miceneo. Vicino scorre l’inaco sono le ultime ore della notte:
Auturgo esce dalla casupola e racconta la storia del re Agamennone che tornò vittorioso da Troia e morì per mano di sua moglie Clitemnestra e del suo amante Egisto. Continuando il suo monologo, Auturgo spiega la situazione dei due figli del re defunto: Oreste recatosi in Focile prima dell’uccisione del padre e Elettra che restò nella reggia del padre e fu fatta sposar a un contadino nel timore che le nozze con un nobile avessero potuto generar un vendicatore di Agamennone, e mandata via di casa dove Clitemnestra aveva generato altri figli di Egisto. Oreste, nel mentre, si è recato alla tomba del padre e gli ha reso onore sgozzando un agnello e lasciando sul sepolcro un suo ricciolo d’oro. Oreste vuole trovare sua sorella Elettra per informarla dell’omicidio del padre e compiere vendetta, ma non sa dove sia: sa solo che vive nella miseria con un contadino. Deciso di chiedere informazioni, incontra una contadina che si recava al fiume con una bracca sulla testa, questa che in realtà è la sorella Elettra, credendolo un forestiero amico di suo fratello che lei crede morto, gli confida la sua triste sorte da raccontar a Oreste e gli promette che sarebbe capace di uccidere la madre per tutto ciò che ha fatto. Tornato Auturgo, dopo essersi accertato della loro identità, li fa accomodare nella sua modestissima casa. Elettra manda Auturgo a chieder al vecchio che l’aveva accudita da bambina delle provviste per far rifocillare i forestieri. Quando arriva il vecchio carico di cibarie, guarda attentamente i giovani forestieri e riconosce Oreste da una cicatrice sopra le ciglia. A questo punto i tre si riconoscono e si abbracciano e progettano un piano per uccidere Egisto e la loro madre, per onorare la memoria del padre. Deciso il piano Oreste si reca da Egisto, intento a un banchetto sacrificale, e dopo essersi fatto invitare, quando Egisto è curvo sul bue sgozzato, Oreste lo colpisce alla nuca uccidendolo. In quel momento la sorella sente le grida e crede che il fratello ritrovato fosse morto per mano di Egisto, invece, arriva alla sua misera casa un messaggero che racconta di come il giovane Oreste abbia vittoriosamente battuto il tiranno Egisto ed esorta le giovani a fare dei ringraziamenti agli dei. Quando Oreste torna dalla sorella Elettra è accolto con collane di fiori e porta il cadavere di Egisto in mostra, ed Elettra rivolge un lungo discorso, ricco di ingiurie, che avrebbe voluto rivolgere da vivo, all’ormai defunto Egisto. All’orizzonte vedono arrivare Clitemnestra, chiamata con la scusa che Elettra avesse avuto un figlio. Dopo un breve discorso con Elettra, entrata in casa, fu uccisa da Oreste che era stato convinto allo scempio da sua sorella, ma si sente mancare più volte le forze vedendo sua madre implorare pietà.Quando il matricidio è compiuto i due si disperano per la tragedia che hanno compiuto ma, perdonati dagli dei, Elettra parte sposa di Pilade, il fedele amico d’Oreste, mentre lui fugge da quella terra dove lo inseguono e lo tormentano le terribili Erinni.

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