Villaggio globale

Materie:Appunti
Categoria:Geografia

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Testo

1. DALL’EUROPA AL MONDO

L’internazionalizzazione del mondo dipende dall’aumento della velocità dei trasporti di persone, merci, informazioni.
All’inizio del 1500 fare il giro del mondo richiese a Magellano tre anni di navigazione. Ora si compie in appena un mese di navigazione marittima e due giorni di volo aereo.
La mondovisione ci permette di vedere in contemporanea fatti che stanno avvenendo in tutto il mondo. Tuttavia l’interesse per ciò che succede al di là dei confini nazionali è ancora scarso. Nei telegiornali gran parte dei servizi è dedicata ai problemi locali. Questa tendenza è il localismo, che è molto diffusa anche se eventi lontanissimi possono avere conseguenze che interessano il mondo intero. Presto o tardi si imporra pero l’interdipendenza.

La nostra immagine del mondo è quella del planisfero con al centro l’Europa, l’Asia e l’America alla periferia e agli estremi l’oceano Pacifico spaccato in due parti. Ogni popolo tende a mettersi al centro del mondo (etnocentrismo).
L’insieme di Europa, Asia e Africa fu chiamato continente antico. L’America fu chiamata continente nuovo e l’Australia continente nuovissimo.
Glui Europei diffondendo la loro civiltà sono spesso stati indotti a credere nella superiorità della propria cultura.
Non esistono popoli o razze superiori ma soltanto diverse.
Il persistere delle culture tradizionali condiziona e ostacola lo sviluppo sociale, economico e tecnologico, ma permette ai popoli di mantenere una propria identità. Le differenze culturali vanno considerate come una garanzia dell’autonomia della specie umana nei diversi ambienti geografici. La rapidità e la facilità dei contatti tendono a ridurre molte disuguaglianze. L’umanità sembra perdere gradatamente la sua varietà di aspetti e culture.

Gli uomini hanno stabilito rapporti diversi con l’ambiente in cui vivono in base alla propria cultura. Ilmondo è diviso in diverse aree culturali, cioè in una serie di spazi in cui coincidono approssimativamente alcuni tratti culturali come la lingua, la religione e le tecniche. Ognuna di queste grandi aree culturali si suddivide a sua volta in unità nazionali, regionali e locali.
Le aree culturali sono andate moltiplicandosi, poi l’uso delle tecnologie avanzate permise agli europei di imporre la loro cultura. Le diversità culturali tendono a ridursi e le forme di organizzazione del territorio si va omogeneizzando e europeizzando. Vennero completamente europeizzati due interi continenti, l’America e l’Australia.
I pellirossa vennero sterminati quasi completamente e nell’America latina avvennero vari incroci fra bianchi, indios e negri. L’imposizione della civiltà orientale ha immesso l’America nella storia e nella geografia mondiali.
L’Africa alla vigilia della seconda guerra mondiale era ancora deivisa in possedimenti coloniali. Le tre penisole meridionali dell’Asia (arabica, indiana, indocinese) venivano poste sotto l’influenza inglese. Persino l’Antartide, in un trattato del 1959, ha subito l’internazionalizzazione, ora è divisa in diversi settori, alcuni dei quali appartenenti a stati europei

2. GLI STRUMENTI DELLA GEOGRAFIA

E’ impossibile trasformare una superficie sferica in una superficie piana senza provocare deformazioni.
La carta si presenta a un uso comodo per la possibilità di rappresentare in modo dettagliato i più diversi spazi, cambiando di volta in volta la scala. Le carte che rappresentano tutta la Terra si chiamano planisferi o mappamondi.
La scala è il rapporto tra le misure sulla carta e quelle nella realtàIl primo satellite per le osservazioni metereologiche a fotografare la Terra fu Tiros I, nel 1960.

La latitudine è la distanza di un punto dall’equatore.
La longitudine è la distanza di un punto dal meridiano fondamentale di Greenwich.
La latitudine e la longitudine sono misurate in gradi e in frazioni di grado.

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