Venezuela

Materie:Appunti
Categoria:Geografia

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IL VENEZUELA

Un tempo il Venezuela era un paese quasi spopolato e abitato da pochi Indios.
Oggi questa zona si è trasformata, grazie alla scoperta del petrolio, avvenuta nel 1917; il Venezuela si trova attualmente al secondo posto nella produzione mondiale di greggio.
Nel Venezuela si trova in grande quantità anche un altro prezioso minerale: il ferro.

Venezuela fisica ed economica
Il territorio venezuelano è caratterizzato da tre zone distinte: la Cordigliera ad ovest, l’altipiano della “Gran Sabana” o altopiano della Guyana ad est e, tra le due catene montuose, la grande pianura formata dal fiume Orinoco.
La Cordigliera è la continuazione delle Ande e segue le coste fino all’isola di Trinidad.
Questa è la zona più popolosa e più ricca di prodotti agricoli. A pochi chilometri dal mare sorge Caracas, la capitale del Venezuela; la coltura fondamentale è il caffè, ma importantissimo è anche il cacao, considerato, per qualità, il migliore del mondo. Si trovano anche grandi piantagioni di canna da zucchero, tabacco e cotone.
L’altipiano della Guayana è costituito da rilievi (mesas) divisi da numerosi fiumi che attraversano la zona. Questi ultimi sono ricchi di cascate e rapide; in un piccolo affluente del fiume Orinoco si trova la cascata più alta del mondo: Salto Angel, di 979 metri. In questa zona la popolazione è scarsa; i pochi centri abitati si trovano lungo i fiumi, specialmente sull’Orinoco. La zona intermedia centrale è costituita dalle pianure dell’Orinoco, dette Llnos, che vuol dire “piani”. Qui domina la savana, rigogliosa durante la stagione umida, secca, invece, durante il lungo periodo di siccità.
La popolazione è molto rada; è costituita soprattutto da meticci (nati da un genitore bianco e da un’indiano d’America) e da mulatti (nati da un genitore nero e da un genitore bianco). Essi si nutrono con i prodotti dell’allevamento (bovini, cavalli e asini) e con gli scarsi prodotti coltivati (granoturco, banane e cacao). In questi ultimi anni il Venezuela ha avuto uno strabiliante aumento di popolazione, dovuto al miglioramento dei mezzi di vita e ad una maggiore osservanza delle norme igieniche che hanno diminuito l’elevata mortalità di un tempo. Inoltre, il grande sviluppo industriale ha favorito l’immigrazione nel Paese; la popolazione del Venezuela si compone, infatti, d'una mescolanza di razze: la bianca, proveniente dall’Europa e dall’Asia, la negra, giunta dall’Africa e l’indigena, che costituisce una minoranza. Inoltre ci sono anche Italiani, Spagnoli e Portoghesi; la lingua nazionale è lo spagnolo. In Venezuela non ci sono dialetti né lingue indigene, tranne i linguaggi primitivi d'alcune tribù ancora allo stato selvaggio.
La rete ferroviaria del Venezuela è ancora molto scarsa, perché le zone montagnose, che sono le più sviluppate, obbligano a lunghi e costosi lavori. Si è preferito quindi costruire strade asfaltate e autostrade: la più importante autostrada è la Gran Carrettera o Transandina, che conduce da Caracas a san Cristobal. Molto sviluppati sono anche i servizi aerei e la navigazione fluviale, soprattutto sul fiume Orinoco.

Storia
La zona continentale venezuelana fu scoperta da Cristoforo Colombo l’1 agosto 1498.
Nel 1499 il fiorentino Amerigo Vespucci, sbarcando sulle coste della laguna di Maracaibo, scopriva un villaggio indigeno costruito su palafitte e, in ricordo della città lagunare veneta, gli diede il nome di “ Pequena Venecia”. Poco tempo dopo il nome di Pequena Venecia fu trasformato in quello di Venezuela. Il territorio venne poi colonizzato dagli Spagnoli che lo occuparono fino al 1811, anno in cui, per merito dell’eroe nazionale Simon Bolivar, venne conquistata l’indipendenza.
Nel 1953 nacque la Repubblica del Venezuela.

Città
Le città più importanti del Venezuela sono: Maracaibo, Barquisimeto, Valencia e Caracas, la capitale.

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