Trentino

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Testo

Trentino- Alto Adige
Il Territorio
Superficie: 13.607 Kmq
Popolazione: 824.281 ab.
Densità: 68 ab. Kmq
Ripartizione Artitmetica
100% Montagna
Economia
Popolazione attiva. 46%
Disoccupati: 3%
Occupati per settore
Settore primario: 9%
Settore secondario: 27%
Settore terziario. 64%
Reddito pro capite. 19.800 euro
Abitanti Densità
Provincia Capoluogo (Ab. Kmq)
Trento 466.911 103.668 75
Bolzano 457.370 97.073 62

Geostoria
Le popolazioni di questa regione hanno sfruttato per secoli l’allevamento bovino l’artigianato del legname e l’agricoltura. Ciò a portato ad un impoverimento di foreste, boschi persino a quote abbastanza elevate. Le comunità valligiane hanno conservato la proprietà collettiva di boschi e pascoli. Il commercio di legname con l’esterno integrava insieme al pascolo e all’agricoltura l’economia delle comunità locali. Su questa integrazione si basa anche l’autosufficienza della singola famiglia di coltivatori tutelata dall’istituzione del maso chiuso che occupa il 70% dei terreni produttivi della provincia di Bolzano. Queste aziende di alta montagna si spingono fino a circa 1.400 m e sono ancora in grado di fornire un reddito ad una famiglia, essendo composte da una parte di terreni a bosco, una parte a pascolo ed una a seminativo. Negli ampi fondivalle la ricchezza agraria raggiunta è stata maggiore. Queste aree rappresentavano, infatti, corridoi di transito e di interscambio tra la montagna e la pianura. Il lavoro dell’uomo ha creato così alcuni paesaggi peculiari: quello terrazzato dei vigneti sui conoidi e sui versanti meglio esposti; quello dei frutteti specializzati nella Valle d’Adige e nella Val di Non, posti nei fondivalle bonificati e resi irrigui
Le città
TRENTO
Trento (103.688 ab.) è posta alla sinistra del fiume, dopo l’immissione dell’affluente Avisio. Un tempo era una città commerciale, dove avveniva lo scambio tra i prodotti della pianura e della valle con quelli dell’alta montagna. Oggi la città è un importante centro industriale, con un discreto sviluppo culturale dato dall’Università e da alcuni settori specializzati. Un settore informatico e uno legato allo studio della lavorazione del legno.
BOLZANO
Bolzano (97.073 ab.) è posta sull’Isarco, poco prima della sua immissione nell’Adige. I suoi riferimenti storici testimoniano il legname con gli Asburgo e la Baviera. La città è il capoluogo di una provincia abitata quasi per intero da una popolazione di lingua e cultura tedesche, rispetto alla quale italiana, derivata per larga parte da una immigrazione voluta dal regime fascista per italianizzare la provincia, è in continua riduzione. Oggi gli accordi politici assicurano alla provincia una larga autonomia. Anche Bolzano, da centro di smistamento dei prodotti agricoli, è in breve diventata un centro industriale, sia nei settori tradizionali, sia in quelli metallurgici moderni.
Numerosi centri importanti si trovano nelle due provincie: Rovereto, Cles, Arco e Riva del Garda, per la provincia di Trento; Merano, Bressanone e Vipiteno per la provincia di Bolzano. Per le sue funzioni particolari va infine ricordato il centro di frontiera del Brennero, dogana stradale, autostradale e ferroviaria di primaria importanza
GEOCULTURA
Nel Trentino-Alto Adige oltre alla popolazione tedesca e italiana esiste una minoranza, quella dei Ladini. Si tratta di un gruppo autoctono presente da secoli, con una lingua che appartiene alle lingue romanze, derivate cioè dal latino. Questa lingua è presente in altre parti dell’arco alpino, ad esempio nei Grigioni, dove si parla il romancio, ad Ampezzo e nel Friuli. Il cuore della realtà ladina dolomitica nel gruppo del Sella, nodo geografico delle quattro valli che fa Trentino-Alto Adige e Veneto raggruppano la minoranza ladina.

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