La Danimarca

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Testo

Danimarca

Stato (Kongeriget Danmark) dell'Europa centrosettentrionale.
Superficie: 43.093 km2.
Popolazione: 5.146.000 ab.
Capitale: Copenaghen.
Lingua: danese.
Religione: in prevalenza protestante.
Unità monetaria: corona danese.
Confini: formata dalla penisola dello Jylland e da ca. 600 isole, è limitata a nord e a ovest dal Mare del Nord, a est dal Mar Baltico e a sud dalla Germania.
Ordinamento: monarchia costituzionale ereditaria. Il potere esecutivo spetta al re, che lo esercita attraverso i ministri; il potere legislativo compete sia al re sia al Folketing.

GEOGRAFIA
G Morfologia. Occupa la porzione settentrionale della penisola dello Jylland e protende a est, verso la Svezia, un arcipelago di ca. 600 isole, fra cui: Sjælland, la maggiore, Fionia (Fyn), Lolland, Falster, Møn, Langeland, Aerø, Als, Bornoholm, Læsø. Queste isole sono separate da bracci di mare, tra cui il Piccolo Belt, il Grande Belt e l'Øres che divide la Sjælland dalle coste svedesi. Lo Skagerrak e il Kattegat separano lo Jylland dalla Svezia. Le coste occidentali sono basse e sabbiose, quelle orientali e quelle delle isole sono molto frastagliate e con numerosi porti. Il resto del territorio è pianeggiante o debolmente ondulato.
a Clima e idrografia. La Danimarca gode di clima oceanico, con venti umidi occidentali, estati fresche e inverni poco rigidi. Il fiume maggiore è il Gudenå. La vegetazione è a brughiera.
. Popolazione. La popolazione, formata per il 97% da Danesi (pochi gli Svedesi e i Tedeschi), è distribuita con maggiore densità nell'arcipelago e sulle coste orientali dello Jylland o si concentra nelle città.
i Economia. Si basa sull'agricoltura (cereali, frutta, ortaggi, coltivazioni foraggere) e sull'allevamento del bestiame (bovini, suini, equini, pollame), praticati con tecniche altamente specializzate. Anche la pesca è assai sviluppata. L'industria, tradizionalmente legata all'agricoltura e alla zootecnia, è attiva anche nei settori metalmeccanico, cantieristica, tessile, chimico, della ceramica, della gomma e del cemento, della conservazione del pesce. Il commercio è molto attivo: si esportano specialmente carni, latticini, pesce.

STORIA
Soggetta a invasioni di Vichinghi verso l'VIII sec., la Danimarca ebbe la prima unificazione nel sec. X sotto il regno di Gorm il Vecchio, il cui figlio Aroldo II (morto nel 988) introdusse il cattolicesimo. Sotto Canuto il Grande (1018-1035), che conquistò l'Inghilterra e parte della Norvegia, la Danimarca ebbe la sovranità su tutto il Mare del Nord. Alla morte di Canuto (1035), l'Impero si sgretolò e l'Inghilterra fu persa definitivamente. Nel 1282 Erik V dovette sottoscrivere la Magna Charta, che conferiva al Parlamento e ai nobili poteri legiferanti. L'Unione di Kalmar (1397) unì in un unico regno Danimarca, Norvegia (dalla quale dipendeva anche l'Islanda) e Svezia, la quale si staccò nel 1523 avviando un lunghissimo periodo di ostilità tra i due Paesi, protrattosi sino a metà del XVIII sec. Nel 1665 la Lex regia ripristinò la monarchia assoluta che nel XVIII sec. attuò ampie riforme. Coinvolta nelle guerre di coalizione napoleoniche, si unì al fronte antinglese e perse la Norvegia (1814); la sconfitta nella guerra con Prussia e Austria nel 1863-1864 le costò invece i ducati di Holstein, Schleswig e Lauenburg. Neutrale durante la prima guerra mondiale, la Danimarca riottenne nel 1920 lo Schleswig. L'occupazione germanica (1940) determinò il distacco dell'Islanda (1944). Liberata dagli Alleati (maggio 1945), la Danimarca aderì nel 1949 al Patto Atlantico e nel 1973 entrò a far parte della CEE. Governata dal 1924 dai socialdemocratici, a partire dal 1982 si sono succeduti governi conservatori di coalizione sotto la guida di Poul Schlüter. Dal 1993 i socialdemocratici sono tornati al governo.

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