L'irlanda

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Categoria:Geografia

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Testo

REPUBBLICA D’IRLANDA (EIRE)

Superficie: 68891 Kmq
Popolazione: 3525719 ab.
Densità: 51 ab/Km
Capitale: Dublino
Ordinamento: Repubblica Parlamentare
Lingua: Irlandese, Inglese
Moneta: Lira sterlina irlandese
Religione: Cattolica

L’Irlanda è la regione europea in cui cui si è meglio mantenuta la cultura celtica grazie all’influenza dei Vichinghi, dei Normanni e degli Inglesi.
Negli ultimi secoli l’Irlanda ha dovuto affrontare gravi problemi causati dal legame con la vicina Gran Bretagna, primo fra tutti quello della sopravvivenza della Chiesa Cattolica.
L’Irlanda (o Eire in gaelico, cioè l’antica lingua celtica) ha ottenuto l’indipendenza nel 1922 ed è stata coinvolta nella questione riguardante l’Ulster (regione nord-occidentale rimasta all’interno del Regno Unito). Solo negli ultimi anni ci sono stati degli accordi di pace tra le due parti in lotta dell’Ulster (unionisti e indipendentisti) che hanno portato ad una soluzione del conflitto proclamando la partecipazione dell’Eire alla tutela e alla gestione politica di quella regione.

IL PAESAGGIO
La Repubblica d’Irlanda, grazie al suo isolamento, è riuscita a mantenere intatta l’originale cultura lasciata dalle colonizzazioni celtica, scandinava e germanica. Nonostante il lungo legame politico ed economico con la Gran Bretagna, la caratteristica principale di questa nazione è l’attaccamento alle antiche tradizioni e alla Chiesa di rito cattolico romano.
La conformazione dei suoi bellissimi paesaggi naturali è condizionata dal clima fresco e umido, influenzato dall’Oceano Atlantico, e dalla presenza di venti provenienti da nord-ovest, che hanno determinato la povertà della vegetazione arbustiva delle penisole occidentali e delle montagne. Tuttavia, in alcune regioni protette, troviamo una ricca vegetazione grazie alla presenza di laghi (Laghi di Killarney, di Glengarriff e il Lough Gill).
Il clima favorisce la crescita delle praterie, dando così all’Irlanda l’aspetto di terra verde (viene anche chiamata “isola di smeraldo”) e questo favorisce una rilevante posizione nel panorama turistico mondiale.
Al centro dell’isola troviamo un’ampia zona pianeggiante di terreno calcareo, ricca di acquitrini, laghi e paludi ed è attraversata dal fiume Shannon che prima di giungere al mare forma delle spettacolari cascate.
Attorno a questa pianura troviamo dei massicci montuosi di granito e quarzo, tra cui i Monti Wicklow (che si trovano vicino alla capitale) e alcune colline che servono come luogo di rifugio dell’insediamento rurale.
Solo due regioni possono avvalersi di una certa prosperità grazie alla fertilità dei terreni e alla vicinanza dei porti legati alle rotte per l’Inghilterra. La prima si estende fra Dublino e Dundalk, essa presenta un paesaggio caratterizzato da modelli aziendali sviluppati e tecnologici e viene praticato l’allevamento di bovini destinati all’esportazione verso l’Inghilterra. La seconda è vicino a Tipperary e ai porti di Cork e Limerick, qui viene praticato l’allevamento e la cultura di cereali. in entrambe troviamo la presenza di forti insediamenti industriali e di società americane multinazionali.
Le altre regioni sono caratterizzate principalmente da ampie distese di prati, legati all’allevamento di bovini ed ovini, in cui la popolazione è organizzata in comunità rurali e villaggi sparsi. Sono proprio queste zone in cui la natura si fonde con la storia e la tradizione che rappresentano la principale meta di turisti. Infatti, i caratteri distintivi di queste zone sono soprattutto le tombe megalitiche, i resti delle mura di fortezze celtiche, i monasteri dell’epoca cristiana, le abbazie normanne e gli insediamenti fondati in mezzo ai laghi (i cosiddetti “Crannongs”) nati con lo scopo di praticare la pesca e trasformati poi in fattorie.
Gli eventi storici hanno lasciate tracce anche sul territorio, infatti, il processo di disboscamento avvenuto nei secoli passati dai colonizzatori britannici, oggi costringe lo Stato a creare grossi investimenti per il rimboschimento (es. negli anni ’80 c’è stata una ricostruzione progressiva delle foreste di conifere sui Monti Wicklow).
Il litorale irlandese è lungo oltre 3500 miglia ed è molto articolato. Esso è diverso da quello britannico, infatti, i fiordi sono meno profondi e le falesie (scarpate molto ripide prodotte dall’intensa azione erosiva del mare sulle coste) sono molto più ripide. La continua alternanza di imponenti scogliere a picco sul mare, di caverne scavate nell’acqua e di ampie spiagge rende anche l’ambiente costiero un punto di attrazione turistica.
In Irlanda, come in Gran Bretagna, le insenature naturali favorirono in passato, specialmente dal V sec. a.C., l’arrivo di gente straniera (Galli, Celti, Danesi, Vichinghi, Anglo-Normanni), ma anche la formazione di porti naturali che svilupparono grandi città costiere come Dublino, Waterford, Cork e Limeck dalle quali cominciò a svilupparsi il tessuto urbano dell’isola.
Grazie anche alla sua scarsa urbanizzazione (tasso del 57%), l’Irlanda vanta di un ambiente naturale unico che la distingue da tutti gli altri paesi europei continentali.

IL TURISMO
La Repubblica d’Irlanda ha un potenziale turistico notevole, infatti, essa ha saputo conservare il proprio patrimonio ambientale che, unitamente alle ricchezze storico-artistiche, le permette di conquistare un’importante posizione nel panorama turistico europeo.
Il clima e la posizione geografica rende inadatto il turismo di massa, infatti, i turisti stranieri sono attratti principalmente dalla grande varietà di reperti storici e architettonici e dalle risorse naturale offerti dall’isola.
L’Irlanda è uno dei pochi paesi dove la tradizione gaelica è ancora oggi molto presente e diffusa tra la popolazione, basta pensare che l’irlandese (o gaelico) viene studiato ancora nelle scuole e i cartelli stradali sono bilingue.
L’Ente del Turismo Irlandese ha promosso recentemente delle iniziative che permettono al visitatore di ricostruire la storia e le tradizioni locali grazie alle numerose testimonianze del passato (es. attraverso una rete di canali si possono visitare le località più nascoste, oppure con appositi tour in treno si possono scoprire le imponenti dimore di campagna di origine vittoriana). Di notevole importanza sono gli Historic Parks, cioè dei raggruppamenti di piccoli siti storici che offrono scorci di vita passata.
Lo sviluppo del turismo legato al patrimonio artistico e socio-culturale è confermato dalla presenza massiccia di visitatori in questi luoghi, inoltre consente di diminuire la concentrazione dei flussi nei mesi estivi.
Anche l’ambiente naturale intatto e spesso privo di industrializzazione attrae molti turisti. I piccoli centri rurali sono il punto di partenza per esplorare il patrimonio naturale di ogni contea, dalle zone con ricca vegetazione della parte meridionale alle zone più selvagge e rocciose del nord.
Per la salvaguardia della principali aree naturali (specialmente i parchi forestali, nazionali e le riserve naturali) sono stati elaborati appositi Piani per la Gestione delle Aree Turistiche con lo scopo di armonizzare le diverse attività economiche e turistiche con l’ambiente.
L’Irlanda ci offre un ambiente particolarmente adatto alle vacanze sportive, infatti, le strutture sportive e ricreative costituiscono uno dei principali elementi dell’offerta turistica. Gli sport più praticati sono il golf, la pesca, l’equitazione, il canottaggio, il surf, lo sci d’acqua, il trekking, le scalate e il ciclismo.
Negli ultimi anni si è verificato un incremento del numero di arrivi. La distribuzione dei flussi turistici non è omogenea ma dipende da vari elementi, ad esempio dalla distribuzione territoriale delle attrazioni turistiche, dalla promozione di particolari aree e dall’efficienza dei trasporti.
La regione più visitata è quella intorno a Dublino in quanto è frequentata da turisti, sia da uomini d’affari, sia da giovani per vacanze-studio. Invece, l’area meno frequentata è quella nord-ovest dove si trovano i paesaggi più selvaggi.
Molto attiva è la bilancia turistica, la maggioranza dei visitatori provengono da Regno Unito, USA, Francia, Germania e Italia; mentre gli irlandesi si dirigono principalmente verso Regno Unito, USA (per la visita di parenti a amici), Francia, Italia e Spagna.
Il turismo da occupazione a poco più del 3% della popolazione attiva e vengono offerte molteplici soluzioni di alloggio (dal semplice Bed & Breakfast agli alberghi di lusso e al soggiorno in castelli, fattorie e cottage).
Le reti di trasporto consentono rapidi spostamenti sia all’interno, grazie allo sviluppo della rete ferroviaria e stradale, che all’esterno dell’isola, grazie al trasporto aereo e marittimo. I voli internazionali fanno capo a Dublino dove ha sede la base della compagnia di bandiera Aer Lingus e da dove partono voli per le zone interne. I collegamenti marittimi sono presenti dalla Francia e dalla Gran Bretagna.

DUBLINO
Situata alla foce del fiume Liffey nella parte orientale dell’isola, Dublino si affaccia sul Mare d’Irlanda in una baia ben riparata. Probabilmente proprio grazie alla sua posizione, i Danesi la scelsero come base per la loro espansione nell’isola nel I sec. d.C., Essi vi costruirono una fortezza e chiamarono il luogo Dubhlinn (letteralmente “stagno nero”).
Questa funzione di centro portuale dell’isola continuò anche nei secoli successivi con l’arrivo degli Anglo-Normanni e degli Inglesi.
Lo sviluppo vero e proprio di Dublino risale alla metà del XVI secolo. La città è caratterizzata da una struttura urbana con le vie principali disposte in cerchi concentrici attraversati dal fiume, ampie vie, piazze, edifici neoclassici e parchi.
Dal 1591 Dublino è sede universitaria e rappresenta un importante punto di riferimento culturale per i residenti ma anche per i visitatori.
I principali luoghi visitati sono l’Irish Academy, la pinacoteca, la National Gallery of Ireland, il National Museum, uno dei più prestigiosi in tutta Europa, e numerose chiese come la Christ Church Cathedral e la St. Patrick’s Cathedral.
Attualmente Dublino forma una conurbazione che ospita circa 1 milione di persone (il 30% della popolazione totale). Attorno alla capitale si concentra l’attività industriale del Paese e il suo porto gestisce all’incirca la metà dell’intero traffico marittimo.

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