L'inquinamento e caso di studio

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Categoria:Geografia

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Testo

RICERCA:L’INQUINAMENTO

INTRODUZIONE

L’uomo ha convissuto con il rischio in ogni epoca. In principio era esclusivamente di tipo naturale (come alluvioni, attività vulcaniche, carestie, epidemie) o collettivo(come guerre, esportazioni e incendi).
Con il progresso tecnologico l’uomo ha dovuto affrontare un’ulteriore forma di rischio: il rischio tecnologico cioè quello associato a pratiche e a tecnologie pericolose. Questo genere di rischio non riguarda solamente la sicurezza e la salute pubblica, ma spesso anche l’ambiente in cui viviamo. Tra gli incidenti riconducibili a rischi tecnologici ricordiamo i rilasci chimici di Seveso e Bhopal, gli incidenti nucleari di Cernobyl e il buco dell’ozono.
Diverse sono le situazioni di pericolo che implicano il rischio tecnologico e diverse sono le conseguenze.
E’ necessario distinguere tra rischi di breve e di lungo periodo.
I primi sono associati a episodi incidentali in strutture fisse o nei trasporti;
i secondi invece sono legati a fenomeni di contaminazione che si prolungano nel tempo e nello spazio.
Comunque tutti gli incidenti determinano normalmente effetti diretti sull’uomo e sui beni materiali; essi possono causare anche effetti ambientali quando sono coinvolte sostanze pericolose.

L’INQUINAMENTO CHIMICO

Le sostanze chimiche, che le industrie scaricano nell’aria e nell’acqua, provocano gravi malattie e, spesso, la morte di pesci, uccelli, piante e a volte anche dell’uomo; anche alcune sostanze con cui vengono trattate la frutta e la verdura che abitualmente consumiamo, possono risultare nocive.
Parallelo all’inquinamento chimico è quello biochimico che è prodotto dall’introduzione nell’ambiente di sostanze chimiche che modificano o impediscono i normali cicli di sviluppo degli esseri viventi.

CASO DI STUDIO

Il 17 febbraio, a Milano, una nube maleodorante è fuoriuscita a tutta pressione da un autocisterna che transitava tra due vie milanesi.
L’autocisterna trasportava acqua ossigenata per la pulizia dell’autobotte.
Sembra che l’acqua ossigenata a contatto con dei residui d’idrocarburi,forse gasolio ha provocato una reazione termica che ha fatto saltare una valvola e fatto uscire con violenza una nube di vapore alta, bianca, irritante a cui si è aggiunta l’uscita del liquido dall’autobotte che è defluita sulla strada e nei tombini.
I primi soccorritori, due carabinieri intervenuti sul posto, sono stati subito investiti dalle esalazioni, subendo ustioni alle mani e avvertendo un senso di nausea, seguito da vomito.
Tutta la zona è stata isolata. In tutti i palazzi, l’acqua corrente è stata temporaneamente interrotta, due edifici sono stati evacuati, e duecento alunni sono stati rinchiusi in classe
Solo nel tardo pomeriggio la situazione è tornata alla normalità.

L’INQUINAMENTO PETROLIFERO

Sebbene vengano presi provvedimenti per impedire la fuoriuscita del petrolio dalle navi-cisterna, finchè si userà il petrolio, questo pericolo ci sarà sempre. Inoltre è possibile la fuoriuscita di petrolio nel corso di guerre o di azioni terroristiche. Ma il petrolio finisce in mare per vari motivi. Esistono già tecniche per ripulire le chiazze di petrolio, ma non sono completamente efficaci. I mezzi di comunicazione hanno dato grande attenzione agli incidenti degli ultimi anni.

CASO DI STUDIO
Il 27 gennaio 2003 la nave “Nicole” è affondata per l’acqua imbarcata, a cui si aggiungono una tenuta non ermetica delle lamiere e pompe per l’evacuazione inadeguate.
Il materiale trasportato dalla nave non minaccia la vita della costa, ma le 64 tonnellate di gasolio che aveva a bordo come combustibile,si sono in parte lentamente versate in acqua.
Il recupero del gasolio è cominciato il giorno seguente.

L’INQUINAMENTO NUCLEARE

Tra gli incidenti riconducibili al rischio nucleare avvenuti,ricordiamo l’incidente di Cernobyl(Ucraina).
Un altro disastro nucleare è la tragedia di Hiroshima e Nagasaki nel 1945 per le vittime causate e il disastro ambientale con conseguenze letali anche per le generazioni nate dopo questa catastrofe: leucemie, tumori e malformazioni nei neonati.
In campo bellico si sono verificati altri impieghi di nucleare. Recentemente l’uso su larga scala di “uranio impoverito” nella guerra dei Balcani ha lasciato interrogativi inquietanti in campo medico.
Riporto l’articolo del dottor Bogdan Jamedzija, presidente dell’associazione dei serbi della Bosnia-Erzegovina.
Nella conferenza stampa, tenuta lo scorso anno, ha denunciato che durante i bombardamenti Nato del settembre 1995 sono stati colpiti anche obiettivi civili con gravi conseguenze:una serie di gravi malattie negli esseri umani e la contaminazione dell’ambiente.
Un’indagine condotta da personale medico su donne in gravidanza ha dimostrato una maggiore frequenza di aborti spontanei,decessi di feti,di parti di bambini morti o nati prematuri; nella popolazione di alcuni centri della piccola repubblica,tra cui il capoluogo Pale.
In tutto la Bosnia si registra dal 1995 una crescita superiore al 400 per cento di tumori al cervello.
Sul versante ambientale una radioattività a livelli doppi del massimo consentito ha causato un notevole aumento della morte di bestiame,la più importante fonte di sopravvivenza economica nell’area.
I tipi di tumore più frequenti sono:
-leucemia
-cancro ai polmoni,ai bronchi,alla vescica,alla pelle e allo stomaco per gli uomini, al seno per le donne.
RIMEDI
L’uranio in circolazione nel mondo è un pericolo troppo grande, in quanto può essere utilizzato da persone senza scrupoli.Per esempio si parla della costruzione di “una bomba sporca” da parte del terrorismo internazionale.
Quindi porre fine alla produzione di uranio, anche se verrà a mancare un’importante fonte di energia.

CONCLUSIONE PERSONALE
Sul pianeta Terra ci sono uomini che non si vergognano di distruggere o sciupare la natura.
A volte quelli che si comportano così non pensano alle conseguenze:mettono prima di tutto i loro interessi.
Dobbiamo ricordarci che facciamo tutti parte della natura, nessuno è proprietario del pianeta.Tocca a ognuno di noi sentirsi responsabile per vivere meglio,tutti insieme

BIBLIOGRAFIA
“CORRIERE DELLA SERA” 28 GENNAIO 2003
PARCO DEL CONERO, AFFONDA CARRETTA DEL MARE ELVIRA SERRA
“IL GIORNALE” 28 GENNAIO 2003
AFFONDA UNA NAVE ROSSANA PICCOLI
“IL GIORNO” 18 FEBBRAIO 2003
FUGA DALLA NUBE BIANCA MARCO RUGGIERO
“LA PROVINCIA” 27 GENNAIO 2003
SEQUESTRO CARICO BOMBE CHIMICHE” ENRICO MAGGIORE
“LA RIVISTA DEL PIANETA TERRA” 2 NOVEMBRE 2003
“ENCICLOPEDIA UNIVERSALE GARZANTI” ANNO :1996
INTERNET

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