Cuba

Materie:Appunti
Categoria:Geografia

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Testo

CUBA

“Questa è l’isola più bella che occhi umani abbiano mai veduto”

Cristoforo Colombo

Stato dell’America centrale, con 10.000.000 circa di abitanti, repubblica popolare comunista dal 1959, a seguito della rivoluzione cubana guidata da Fidel Castro. Cuba è l’ultimo dei cinque paesi del mondo retti da un regime socialista insieme a Cina, Vietnam, Corea del nord e Laos. Dal 1962 dopo un duro scontro tra USA e URSS essa è stabilmente appoggiata all’Unione Sovietica che invia contributi per cinque miliardi di dollari all’anno, petrolio tecnologia e armi e acquista a prezzi particolarmente favorevoli i prodotti dell’isola . L’assistenza sovietica è stata assicurata fino ai tempi di Gorbaciov del quale Fidel Castro disapprovava apertamente quel processo di riforma politica che è noto con il nome di perestrojka. Dopo la frantumazione dell’URSS nel 1991 per Cuba e per il regime di Fidel Castro incominciano grossi problemi, e non solo politici. Viene varato un piano di rigidezza nazionale per risparmiare su ogni tipo di risorsa. Nel 1992, quando incominciano a scarseggiare alimenti e benzina, viene permesso agli stranieri di commerciare nell’isola. Ma questa prima apertura non basta, e nell’estate del 1993 , Castro è costretto a legalizzare il dollaro e ad aprire a capitali stranieri. Egli cerca di portare avanti una riforma “alla cinese”, cambiando le regole dell’economia di stato, ma non modificando il regime politico socialista, che rimane a partito unico e senza libere elezioni .

RISULTATI E PROBLEMI

Casa, lavoro, scuola, cibo, vesti per tutti : questi sono i vanti della nuova Cuba. Ma non tutti i problemi sociali sono stati risolti, com’è naturale. Per esempio il problema della casa è stato affrontato la proprietà di appartamenti non direttamente abitati ma dati in affitto, e stabilendo l’ammontare di questo al 10% del reddito familiare, mentre è in corso un piano edilizio per la costruzione concesse alle famiglie in usufrutto gratuito. Tuttavia il 60% della popolazione vive nei centri urbani, e ciò costituisce un problema serio che, tra l’altro, ostacola i programmi di decentramento necessari all’attuazione dei piani agricoli.
Ugualmente, nel giro di pochi anni Cuba ha risolto alla radice il problema dell’analfabetismo con una campagna massiccia di alfabetizzazione, i risultati accertati da una commissione dell’UNESCO, sono stati eccellenti e su quella base si è costruito un sistema scolastico e di educazione permanente degli adulti che ha poche corrispondenze al mondo. Tuttavia le pur affollate e severe università non riescono a sfornare il numero necessario di medici, insegnanti, ingegneri ecc. e le ristrettezze finanziarie non consentono di dotare gli istituti delle attrezzature indispensabili per formare tecnici forniti delle conoscenze adeguate al grande sforzo che il pianeta sta compiendo. L’ossessiva necessità di “accumulare” il capitale necessario ad un decollo industriale , chiave di volta del futuro cubano, ha indotto il governo ad una serie di misure per il contenimento dei consumi privati. Anche se tutti concordano che il medio tenore di vita e quello dei consumi alimentari è senza confronto superiore a quello di vent’anni fa, è certamente seccante dover fare la coda per ottenere con la tesserale camicie, i pantaloni, i chili di carne e di riso, i sandali di cuoio e gli altri generi di prima necessità cui ogni cubano ha diritto, ma che gli determinano un severo limite dal quale non può debordare. L’egualitarismo ha dei difetti. Uno dei più imbarazzanti è quello di avere in tasca più moneta di quella di avere in tasca più moneta di quella che si possa spendere, giacché i consumi privati sono inquadrati nella rigida gabbia dei piani economici che in vista di un futuro migliore, chiama la gente di oggi a sacrifici e a limitazioni che non sempre è disposta a sopportare volentieri.

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