Bulgaria

Materie:Altro
Categoria:Geografia

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Testo

LA BULGARIA
Confini
La Bulgaria confina: a nord con la Romania
La Bulgaria confina: a est con il Mar Nero;
La Bulgaria confina: a sud con la Turchia e la Grecia;
La Bulgaria confina: a sud-ovest con la Macedonia;
La Bulgaria confina: a ovest con la Iugoslavia.
Analisi del paesaggio naturale
Territorio
Il territorio è prevalentemente montuoso al centro ed a ovest, mentre a nord ed a est si alternano pianure e colline.
Catene montuose
La catena dei Balcani costituisce il cuore della Bulgaria, mentre al confine con la Grecia s’innalza il massiccio del Rodope, il cui monte più alto sfiora i 3000 m e le vette di vari monti rimangono ricoperte di neve per un lungo periodo dell’anno.
La catena dei Balcani è uno dei sistemi montuosi più antichi dell’Europa, perciò non supera i 2500 m. Quindi non sono presenti monti con nevi perenni ed i pascoli si trovano fin sulle vette più alte.
Il massiccio del Rila è una prosecuzione verso nord-ovest della catena dei Rodopi Occidentali e culmina a 2925 m nel monte Musala. Il Vihren, alto 2915 m, è il monte più alto del Pirin, che è la prolungazione occidentale del Rodope.
La Bulgaria possiede inoltre un’enorme “terrazza”, cioè il grande altopiano che dai monti Balcani degrada poi verso il Danubio. L’intero altopiano è molto fertile e da esso si ricava 1/3 di tutto il raccolto di grano e granoturco della nazione.
Le pianure
A sud della catena montuosa dei Balcani, si estende la più vasta zona pianeggiante del Paese: quella che costituisce la Rumelìa Orientale, mentre a nord tra la Bulgaria e la Romania si trova la Valacchia.
Fiumi
La catena dei Balcani svolge un'azione determinante anche nei confronti dell'idrografia, perché divide il bacino del Danubio da quello della Marica.
Il Danubio, che segna per circa 400 km il confine settentrionale del Paese, è reso navigabile da una serie d’opere idrauliche e riceve dai Balcani numerosi affluenti, tra cui il Vit e lo Jantra, che scorrono in valli profonde; il più importante però, l'Iskar, che ha origine nel massiccio del Rila.
Il bacino della Marica si estende su un quinto dell'intero territorio bulgaro, che attraversa per oltre 300 km; il fiume nasce nel Musala ed è poi alimentato da numerosi affluenti. Come tutti i fiumi bulgari, anche la Marica ha un regime stagionale irregolare, ma è un fiume prezioso perché consente l'irrigazione della Rumelìa Orientale.
Gli altri maggiori corsi d'acqua sono lo Struma e il Mesta che sfociano nel Mar Egeo.
Clima
Il clima della Bulgaria a causa della lontananza da mari aperti, dalla presenza di catene montuose che trattengono le masse d’aria fredda e dalle modeste capacità del Mar Nero di mitigare il clima, è continentale con inverni freddi ed estati calde e precipitazioni scarse, ma abbondanti in primavera. Solo a sud dei Balcani, dove giungono gli influssi del mar Egeo, le estati sono più fresche e gli inverni meno rigidi.
Aspetti ambientali, flora e fauna
Le foreste, che coprono oltre un terzo della superficie territoriale, sono particolarmente fitte sui rilievi dei Rodopi, del Rila, dei Pirin e danno legname da opera per 4,5 milioni di m3 annui; a causa dello sfruttamento eccessivo è in atto un vasto programma di rimboschimento.
La vegetazione dei rilievi è formata da estese foreste di querce, faggi e abeti. Ad altezze più elevate, nelle fitte e selvagge foreste di conifere, vive ancora una ricca fauna selvatica di lupi, caprioli e cervi. Le paludi, in gran parte occupate da fitti canneti, costituiscono un ambiente ideale per oltre 300 specie d’uccelli, il più famoso dei quali è il pellicano.
Analisi dell’economia
Economia
La Bulgaria si presenta come una zona prevalentemente agricola per la naturale fertilità del suolo, l’economia, però, non è tutta basata sul settore primario. L’industria presenta aziende di dimensioni eccessive, rispetto le esigenze del mercato e, dotate di macchinari vecchi e superati che producono in maniera assolutamente non competitiva rispetto alle produzioni del mercato europeo.

Agricoltura
Circa l’80% della popolazione bulgara si dedica all’agricoltura, la quale rappresenta la maggior ricchezza del Paese.
L’altipiano e la Rumelìa Orientale sono le regioni più intensamente coltivate.
I prodotti più importanti sono i cereali (principalmente mais e grano), la barbabietola da zucchero, la vite, le fragole, il gelso, il cotone ed il riso, coltivato soprattutto nella valle della Marica. Notevole è anche la produzione del tabacco, uno dei principali prodotti dell’esportazione. Molto importante è la coltivazione delle rose che sono utilizzate per produrre liquori, essenze e la celebre marmellata.
La Valle delle Rose
Chiusa tra i Balcani e i monti della Sredna Gora e, quindi, ben protetta dai venti freddi, vi è una distesa di terreni ondulati che i Bulgari chiamano Valle delle Rose. Tale nome è dovuto al fatto che, date le sue particolari condizioni climatiche, quella vallata è la regione d’Europa più adatta per la coltivazione delle rose. Infatti, la Bulgaria è al primo posto tra i Paesi Europei nella produzione dell’essenza di rose. Si coltivano soprattutto la rosa rossa (detta anche rosa di Damasco) e la rosa bianca: da queste due qualità si può ricavare l’olio di rose che viene usato per preparare i profumi.
La raccolta delle rose richiede un procedimento speciale, poiché esse devono essere colte sempre di buon mattino, quando sono ancora umide di rugiada. Si è, infatti, costatato che distillandole assieme alla rugiada producono un’ottima essenza, perciò, è necessario che la distillazione avvenga subito dopo la raccolta.
Allevamento
Nel settore dell'allevamento conservano la loro importanza gli ovini, anche per il predominio di pascoli magri; in aumento, però, è il numero dei bovini soprattutto nelle più favorevoli aree settentrionali, dei suini e specialmente dei volatili da cortile. Sono anche abbastanza diffuse l'apicoltura e la bachicoltura.
Pesca
La pesca ha iniziato da poco a svilupparsi, perciò non è molto praticata. Si pescano principalmente cozze, vongole, sogliole, astici e gamberi.
Miniere
Le risorse minerarie non sono abbondanti, ma hanno ricevuto negli ultimi decenni un'adeguata valorizzazione in funzione dello sforzo di industrializzazione del Paese. In varie zone dei Balcani Occidentali e Orientali vi sono alcuni giacimenti di carbone; più abbondante e diffusa è la lignite, largamente impiegata per la produzione d'energia elettrica. Non manca il petrolio, estratto nella regione danubiana insieme al gas naturale. Tra i minerali metalliferi sono presenti il ferro, il piombo, lo zinco, il rame, la manganese e la bauxite.
Attività secondarie
Paese di forti tradizioni agricole, la Bulgaria è entrata, nel 1970, nell'area dei Paesi industrializzati: in quell'anno, infatti, per la prima volta il contributo dell'industria alla formazione del reddito nazionale ha raggiunto la percentuale del 50%. Nel successivo decennio furono via via raggiunte tappe non meno rilevanti sulla via dell'industrializzazione, tanto che la maggior parte delle esportazioni è costituita ormai da prodotti industriali.L'industria meccanica è in via d'espansione, mentre tra le industrie manifatturiere la più importante è quella tessile (cotone, lana, fibre artificiali, seta) di antica tradizione. Varna annovera cantieri navali e ben rappresentato è il settore petrolchimico e chimico, che opera in funzione dell'agricoltura (fertilizzanti), ma fornisce anche prodotti farmaceutici, acidi solforico e nitrico e materie plastiche.
Attività terziarie
Il turismo è l’unica risorsa economica del settore terziario che fornisce un maggior numero di stranieri ogni anno. Le mete più visitate sono le città che si affacciano al Mar Nero e Sofia, per la presenza di alcuni stazioni termali e per i suoi musei.
Vie di comunicazione
La rete ferroviaria ha un ruolo fondamentale nel trasporto di merci e passeggera e ciò a causa del limitato sviluppo della rete stradale e della scarsa diffusione delle automobili. Il Danubio costituisce dai tempi antichi un’importantissima via fluviale di traffico interno per gli scambi tra gli Stati dell’Est e dell’Ovest europeo, favoriti da una grande rete di collegamenti formata da fiumi e canali artificiali.
Città
Le città più importanti sono: Sofia, Pleven, Ruse, Vidin, Silistra, Varna, Burgas, Plovdiv e Stara Zagora.
Sofia, la capitale
Sofia è capitale della Bulgaria e si estende intorno al distretto occupato dalla capitale. È situata nella parte più interna del Paese, in un'ampia e fertile conca ed è lambita dal corso del fiume Iskar. Oltre che sede dei principali organi politici e amministrativi, Sofia è il massimo centro culturale, finanziario ed economico del Paese: ospita infatti l'Università Kliment Ochridski, la più antica della Bulgaria, l'Accademia delle Scienze, la Biblioteca Nazionale Kyrill e Methodius, scuole superiori d'arte, di economia, di medicina, di architettura, un Conservatorio musicale e numerosi teatri, biblioteche, gallerie d'arte e musei.
Un'importante risorsa economica della città è costituita dal turismo, grazie al clima relativamente mite e alla presenza, nelle vicinanze, di alcune stazioni termali.
Sono presenti un osservatorio meteorologico e un aeroporto internazionale.
L'antica città romana, a pianta regolare, occupava la parte centrale della città moderna. È stata scavata parte del foro con edifici pubblici e si conoscono anche tratti delle mura, il tempio di Serapide, le terme, numerose tombe a camera. Il Museo Archeologico, il maggiore della Bulgaria ospita reperti che provengono da tutta l'area bulgara, mentre da un edificio termale romano venne ricavata la chiesa di S. Giorgio, che conserva all'interno notevoli affreschi; interessante soprattutto il Cristo con gli Evangelisti della cupola. Altre due antiche chiese, di piccole dimensioni sorgono presso la basilica di S. Sofia, fondata da Giustiniano.
Ogni anno si organizza un Festival nazionale con la partecipazione di vari teatri bulgari.
Pleven
Pleven si estende nel settore settentrionale del Paese, alla destra del Danubio, su un territorio collinare inciso dai fiumi Iskar, Vit e Osam. Pleven è un importante centro commerciale con numerose industrie.
Ruse
È situata sulla destra del Danubio, che qui forma il confine con la Romania. Collegata alla sponda opposta mediante un ponte stradale e ferroviario, è un importante centro commerciale sulla direttrice Sofia-Bucarest e un attivo porto fluviale.
Vidin
Vidin sorge presso la sponda destra del Danubio ed è situata al capolinea della ferrovia proveniente da Sofia.
Varna
situata in un'ampia baia tra il lago omonimo e il Mar Nero. Terza città del Paese per numero di abitanti e importanza economica, è un attivo nodo stradale e ferroviario e il secondo porto della Bulgaria. Varna è sede di un politecnico, dell'accademia navale e ospita varie ed interessanti chiese, moschee e un museo archeologico. Dal 1964 è sede di un Concorso Internazionale di Balletto, presieduto da Galina Ul'anova e considerato il più prestigioso nel suo genere.
Plovdiv
Plovdiv (il cui antico nome era Filippopoli) è collegata a Sofia tramite una ferrovia. Seconda città del Paese dopo Sofia, è un importante centro commerciale (fiera annuale), finanziario e culturale, sede di numerosi istituti superiori e di ricerca, musei, biblioteche, teatri e possiede un aeroporto.
Forma di governo, moneta, lingua, religione
Abolita la monarchia con referendum, la Bulgaria costituisce dal 1946 una repubblica parlamentare. La maggior parte della popolazione professa la religione greco-ortodossa, ma vi sono minoranze di cattolici e di mussulmani. Islamici sono pure i Turchi che ancora vivono nel Paese. La lingua ufficiale è il bulgaro e la moneta è il lev.
Demografia e popolamento
La dominazione ottomana non solo diffuse religione e costumi islamici ma apportò anche cospicui contingenti turchi. Molto compatta è ugualmente la compagine etnica anche perché, a seguito di accordi con la Turchia, sono ritornate nel Paese d'origine alcune centinaia di migliaia di persone che vivevano in Bulgaria. Attualmente i Bulgari costituiscono l'89% della popolazione; le minoranze sono rappresentate da nuclei di Turchi (8%) e zingari (1,7%) e da minoranze esigue di Macedoni, Rumeni, Armeni.
Folclore
Il folclore è chiaramente ancorato alle tradizioni contadine, come emerge dalle leggende e dai riti che accompagnavano il ciclo della vita. Danze e canti dominano in questa tradizione, come in genere nel folclore balcanico. Singolare è la festa dei kukkeri, che sopravvive in Tracia ed è forse di origine greca; si tratta di una mascherata durante la quale vengono indossate casacche di pelle di capra. Fiorente l'artigianato del legno, notevoli anche quelli delle ceramiche, dell'oreficeria, dei tappeti e dei ricami. Il costume popolare è il più ricco e vario tra i costumi balcanici; purtroppo ha subito modernizzazioni che riducono l'originario sfarzo di gusto orientale. Scomparso è ormai il tipico costume bianco maschile.
Tra le attività sportive più seguite (la lotta, il tiro a segno, la pallacanestro) eccellono la caccia e l'ippica (il cavallo è un'antica passione bulgara: ancora oggi si celebra la “giornata del cavallo”).
Gastronomia
I Bulgari amano particolarmente gli antipasti (caldi e freddi), che dominano quindi nella gastronomia. Piatti nazionali sono: la corba (una zuppa assai saporita) e il kebapceta (carne alla griglia); molto consumati: trippa, crauti, peperoni, macedonia di carne, ragù. Tra le specialità va ricordato il salame, mentre i dolci più diffusi sono di tipo turco. Di consumo ormai internazionale è lo yoghurt, di origine turca ma subito diffusosi straordinariamente in Bulgaria. Le bevande più gustate sono la rakia (acquavite), la slivova (acquavite di prugne) e il famoso liquore di rose.
Storia
Verso la fine del X sec. la Bulgaria venne occupata dalle truppe dell’imperatore Basilio II, che era soprannominato sterminatore dei Bulgari. Circa 2 sec. dopo Kalojan si fa proclamare re dei Bulgari. Alla fine del XIV sec quasi tutti i Paesi della Penisola Balcanica, compresa la Bulgaria, cadono sotto il dominio dei Turchi. Nel 1878 la Bulgaria diviene un Principato autonomo e a causa della prima guerra mondiale, perde lo sbocco sul Mar Egeo. Infine il 15 settembre 1946 viene proclamata la Repubblica Popolare Bulgara, di tipo comunista.
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Esempio



  


  1. lorenzo

    appunti dell'istria italiana tra la prima eseconda guerra mondiale ,ad oggi le sue attrazioni turistiche e culturali seconda media