Materie: | Appunti |
Categoria: | Geografia |
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Testo
I SISTEMI
La caratteristica principale della nostra società è la complessità
tipica dei sistemi:
• sistema solare
• sistemi ambientali
struttura in cui le parti costituenti interagiscono una sull'altra
relazione, che può essere:
• lineare = relazione proporzionale tra due grandezze
• lineale = relazione di causa ed effetto in cui la successione degli avvenimenti ha una direzione univoca (non si può tornare indietro)
• ciclica o feed-back = l'effetto torna ad agire sulla causa che lo ha determinato. Può essere:
• crescita esponenziale = circolo vizioso
• autoregolazione = equilibrio
L'AMBIENTE
DEFINIZIONE DATA DALL'ENCICLOPEDIA MULTIMEDIALE "DE AGOSTINI"
Non è facile dare una definizione al termine AMBIENTE. Per quanto riguarda la biologia si può definirlo come un insieme di fattori chimici, fisici e biologici che agiscono sugli esseri viventi e sullo sviluppo di questi: l'ambiente adatto alla coltivazione del cotone è...
Ma per AMBIENTE si può intendere anche l'insieme delle condizioni sociali, morali e culturali che caratterizzano la vita dell'uomo: egli ha vissuto in un ambiente rivoluzionario
DEFINIZIONI DIVERSE EMERSE DALLA DISCUSSIONE IN CLASSE
L'ambiente è un sistema ciclico: nel momento in cui influiamo su un passaggio, influiamo su tutto il sistema.
• Senso strettamente biologico = condizioni in cui gli esseri viventi si trovano
• Senso più largo = natura + cultura. Luogo unito agli esseri viventi che lo abitano
• Senso in cui lo intendiamo NOI = realtà che emerge dall'interazione nello spazio e nel tempo tra i complessi fattori (uno dei quali è la cultura) che costituiscono la struttura della biosfera
qui si inseriscono i sistemi
ambiente è ciò che sta intorno, ma intende anche gli esseri viventi che interagiscono con esso
OBIETTIVI:
• conoscere il nostro ambiente locale
• educarci al rispetto dell'ambiente
STORIA UOMO-NATURA
È divisa in 3 fasi, scandite dalle rivoluzioni economiche che hanno segnato il cammino dell'umanità.
1. rivoluzione neolitica
• Agricoltura e allevamento portano ad un aumento demografico.
• Continuò a segnare il rapporto tra uomo-natura fino alla rivoluzione industriale
• Per secoli è rimasto il quadro agro-pastorale condizionato dalla natura e dalle sue leggi
2. rivoluzione industriale
• Inizia nel XXVIII sec in Inghilterra. Poi si è estesa al resto del mondo.
• Ha prodotto trasformazioni enormi:
• nelle società umane
• nelle interazioni tra le società umane e l'ambiente naturale
• Questa rivoluzione è avvenuta in 2 secoli; un tempo brevissimo in confronto ai tempi geologici
• Le premesse ideologiche e filosofiche della rivoluzione industriale si devono collocare nel XXVII sec con Francis Bacon, che affermava:
• la scienza ci dà il potere di vincere la natura e di piegarla alle nostre esigenze. Questo punto di vista è prevalso a lungo nelle società occidentali fondamentalmente consumatrici
si sono sentite in diritto di utilizzare le risorse ambientali a proprio piacimento con unico limite la scarsità
• questa concezione trova riscontro nella concezione ebraico-cristiana che mostra Dio mentre affida all'uomo il dominio della natura
TESI DEL SOCIOLOGO MAX SCHEBER
Questa tradizione ebraico-cristiana costituisce la maggior santificazione dell'idea del lavoro e del dominio sulle cose infraumane e nel medesimo tempo la più grande disanimazione, mortificazione e razionalizzazione della natura che abbiano mai avuto luogo in rapporto alle culture asiatiche e all'antichità (prima di Cristo)
In occidente si è sviluppata una diversa sensibilità ai problemi dell'ambiente. L'ambiente non è più una riserva da sfruttare a proprio piacere, ma è un ecosistema
oggetto di studio dell'ecologia, poiché designa:
• l'insieme di tutti gli organismi viventi (animali e vegetali; produttori, consumatori e decompositori)
• le condizioni fisiche e chimiche che costituiscono l'ambiente in cui essi vivono, sviluppando relazioni reciproche
• All'inizio degli anni '70 l'obiettivo era quello di "proteggere" l'ambiente (chi inquina paga)
• All'inizio degli anni '90, con il vertice mondiale delle nazioni unite a Rio de Janeiro, l'obiettivo è uno "sviluppo sostenibile"
sviluppo che soddisfi le nostre esigenze odierne, senza privare le generazioni future della possibilità di soddisfare le proprie
DOPO IL MIRACOLO ECONOMICO, IL MIRACOLO ECOLOGICO? (PAG I/31)
Dopo Chernobyl = la maggior parte degli italiani pensa che la tutela dell'ambiente sia molto importante per la crescita e lo sviluppo
i
SPIEGAZIONE:
1. la cultura derivata dalla religione cattolica ha accentuato la concezione dell'uomo come signore del creato; ma nella cultura cattolica c'è anche un rispetto per la natura (S. Francesco)
2. il rispetto per la natura è stato spesso considerato come un lusso che si può permettere solo chi sia già industrializzato. Lo sviluppo economico moderno dell'Italia è avvenuto in ritardo sugli altri paesi al centro e nord dell'Europa
E' nata una mentalità nuova, capace di pensare e sentire che:
• il mondo in cui viviamo può essere condannato dall'azione umana
• fra i compiti degli uomini c'è anche quello di conservare ciò che esiste per le generazioni che verranno
LA DISTRUZIONE DELLA NATURA, E LA SUA NOSTALGIA
(PAG I/31)
Il ritardo nello sviluppo ha significato un ritardo e debolezza nella formazione di una classe e una cultura borghese
la moderna borghesia:
• è stata più distante di altre classi dalla vita naturale tradizionale
• ha dilatato, con le sue macchine, la capacità umana di sfruttare le risorse naturali
• ha finito per toccare con mano i limiti e le minacce di uno sfruttamento indiscriminato dell'ambiente naturale
NOBILI, PLEBEI E BORGHESI (PAG I/31)
La nobiltà e il popolo hanno conservato più a lungo un rapporto più avvicinato con la natura:
• aristocratici: dominio sulla natura = dominio sociale
• popolo: saccheggio della natura = necessità inevitabile, imposta dalla miseria
,
ESEMPIO: LA CACCIA
• Aristocrazia = allenamento e sport nobiliare per eccellenza
• Plebe = attività economica, di sussistenza, dei ceti rurali più poveri (bracconaggio, con trappole...)
• Borghesia = resta distante sia dal rito della caccia signorile che dall'economia di frodo della caccia servile
la borghesia:
• è diventata rapidamente la classe economicamente più importante
• non ha avuto il tempo e la forza di elaborare una sua cultura indipendente
s
il borghese si limita ad imitare il nobile o il plebeo
dispongono spregiudicatamente della natura
L'ECOLOGIA E IL PACIFISMO (PAG I/32)
• Un tempo = si prendeva in giro l'amore per la natura (donnicciole...)
• Oggi = la sicurezza luminosa del progresso industriale porta la paura oscura che il mondo saccheggiato nelle sue risorse prenderà la sua rivincita
p
• ecologia e pacifismo sono molto contigui
• l'ecologia tende a presentarsi come una nuova cultura
UNA CULTURA CHE VIENE DOPO LA CRISI DEL PROGRESSO, E LO USA (PAG I/32)
La scoperta dei guasti prodotti nella natura ha indotto a cercare in altre culture modi di vita e pensiero più rispettosi degli esseri viventi e delle cose.
Ma l'attuale cultura ecologica:
• è una cultura critica
• viene dopo l'esperienza della crisi dello sviluppo industriale
• è stato d'animo di ansia e protesta contro inquinamento
• è ricerca, impiego competente delle conoscenze e degli strumenti scientifici più avanzati per studiare:
• l'ambiente e i modi di salvarlo
• le fonti di energia
• le forme di organizzazione produttiva, urbana...
è possibile:
• risalire da questi fenomeni al passato
• trovare una risposta ai limiti e ai ritardi con cui è comparsa l'educazione ambientale
l'Italia ha una storia "in ritardo" sui paesi del nord, e "in anticipo" su quelli del sud
La comparsa tardiva dei cambiamenti si accompagna con una loro crescita più brusca e rapida
LA SALUTE DELL'ITALIANO (PAG I/33)
Le opinioni sullo stato di salute degli italiani si dividono in:
1. catastrofisti, legati al vecchio purismo, che non accettano l'inflazione di parole straniere = appartengono:
• gli scrittori di lettere al direttore
• vecchi professori di scuola media formati all'antica
2. chi accetta i dati di fatto e chi ha rinunciato a stabilire regole e proibizioni e che cerca di mettere un po' d'ordine = fanno riferimento i linguisti. Oggi:
• non ha senso fare differenza fra:
• un sapere che si occupa del corretto uso delle parole
• un sapere che guarda alle cose designate dalle parole.
• Non vi è alcuna differenza di principio fra lingua e dialetto. La lingua non è migliore o più ricca del dialetto; è solo più usata. Nella competenza linguistica di ogni parlante si distinguono vari strati:
• dialetto "stretto" di origine = si usa in famiglia
• dialetto "regionale" serve a farsi capire in ambiti un po' più ampi
• varietà regionale dell'italiano = si usa sempre più spesso
• italiano "nazionale" = delle persone colte, circostanze formali
d
una tendenza spiccata dell'evoluzione della lingua è la progressiva decadenza del congiuntivo
• ci sono varie correnti diverse:
• massificazione del linguaggio, con un liberalismo su tutta la linea, anche se non mancano le regole teoriche, come quelle di pronuncia
la pronuncia italiana migliore si ha a Milano, dove tutti i dialetti si sono dissolti con l'immigrazione
• dialetto inteso come status symbol, specie di patente di nobiltà o certificato d'origine
• tendenza all'anglofonia.
Quando due culture entrano in contatto intimo, la più forte distrugge la più debole e la sua lingua. L'italiano non corre questo rischio, perché parliamo un latino moderno, che è passato non indenne ma sempre mantenendo la sua identità attraverso molti cataclismi politici ed economici
SEI TIPI DI CONSUMATORI (PAG I/34)
Gli stili e i comportamenti di consumo sono stati raggruppati in sei categorie:
CATEGO-RIA
L'extra-consumo
Novità senza cultura
Conta la vetrina
Esploratori spreconi
Cercatori del meglio
Al di là delle cose
DESCRI-ZIONE
Coloro che per scelta o per necessità stanno fuori dal circuito prevalente dei consumi
Mantiene comporta-menti evoluti, ma privi di qualsiasi valenza simbolica
Ha una certa soggettività, idee precise, curiosità e interessi
Si distingue per i modi e i comporta-menti, più che per la ricchezza del consumo
Valore più alto in termini di consumi e capacità di spesa
Rappresenta il passaggio da una cultura delle moltiplica-zione a una mentalità di scelta
%
gruppo più numeroso (29.9% del campione)
Non molto numeroso
Poco numeroso (5.1%)
22.9%
14.9%
Abbastanza numeroso (23.9%)
REDDITO FAMILIA-RE
Non superiore a 1.5 milioni al mese
Tra 1 e 2.5 milioni
Tra 1.5 e 2 milioni
Tra 2.5 e 4 milioni
Tra 2 e 2.5 milioni
DOVE
nel Sud e nelle isole
Nel Sud per il 94%
Piccoli comuni dell'Italia nord-occidentale
CHI
Pensionati, casalinghe, artigiani, agricoltori
Commer-cianti e pensionati
Persone tra 30 e 44 anni (il 66.1% sono donne)
Giovane e femmine
Giovani
QUALITA' DEI CONSUMI
molto basso
Molto importante
Alta
ACQUISTI
vengono fatti giorno per giorno
In supermerca-to
Luoghi di marca, firmati
CRITERI PER ABBIGLIA-MENTO
resistenza
Buon taglio
Taglio e disegno
Guardano come veste la gente
Esclusività
Serve a comunicare agli altri la propria personalità
CRITERI PER CONSUMI PRIMARI
prezzo
Per il cibo: qualità e freschezza
Per un elettrodome-stico: alto livello di tecnologia
Per un viaggio: lo si organizza per esperienza
LE TRASFORMAZIONI MODERNE (PAG I/52)
Per secoli l'economia della regione alpina è stata fondata su:
• allevamento
• povera agricoltura
Ma recentemente la montagna ha subito delle trasformazioni:
1) Per secoli le Alpi sono state una zona di passaggio. Questa funzione è diventata più importante negli ultimi due secoli
m
• rete stradale ampliata e affiancata da autostrade
• ferrovie
• trafori
t
• valli attraversate da strade un tempo importanti e ora abbandonate si sono impoverite e spopolate
• valli attraversate da vie di comunicazione oggi importanti si sono arricchite e popolate
• molti montanari sono scesi in pianura per emigrare
• molti abitanti della pianura sono saliti in montagna per sciare o fare le vacanze
2) fino a 30 anni fa, la maggior parte dell'energia prodotta in Italia veniva dalle centrali idroelettriche che si trovavano sulle Alpi
e
sono stati costruiti nuovi elementi:
• dighe, sbarramenti
• centrali
• tubature e tralicci di alta tensione
t
oltre alle attività artigianali (fonderie, falegnamerie, cartiere) si sono aggiunte numerose industrie moderne (metallurgiche e tessili)
3) il paesaggio alpino è stato profondamente modificato dal grande sviluppo del turismo
COME E' CAMBIATA LA VITA DELLA GENTE DI MONTAGNA (PAG I/54)
LATI POSITIVI
1) Il turismo è diventato la prima attività economica delle zone alpine e permette il sostentamento di migliaia di famiglie
2) Il livello di istruzione si è elevato, come le condizioni igieniche e sanitarie. La vita è più sicura e si è diffuso un relativo benessere
.
la mortalità infantile ha quasi raggiunto i bassi livelli di altre regioni
LATI NEGATIVI
1) Questi miglioramenti hanno riguardato soltanto le grandi valli che hanno conosciuto l'industrializzazione e un moderno sviluppo agricolo. Nelle altre valli la miseria sopravvive. Anzi, le condizioni sono ulteriormente peggiorate per il declino delle attività tradizionali.
chi non ha trovato lavoro nel turismo ha dovuto emigrare
e
intere valli si sono spopolate
2) La speculazione edilizia, l'incuria, l'ignoranza hanno portato a:
• deturpare con brutte costruzioni antichi borghi
• distruggere boschi e prati
• minacciare i Parchi Nazionali
3) intere specie animali e vegetali sono in via di estinzione
4) le vecchie forme di cultura sono minacciate dalle mode della pianura
5) si è persa la tranquillità, il silenzio, il gusto della solitudine
6) le costruzioni di dighe e centrali elettriche hanno provocato danni irreparabili e a volte vere e proprie catastrofi
alcuni rimpiangono i vecchi tempi. Ma non si può tornare indietro
a
bisogna:
• impedire che la Natura venga distrutta del tutto
• aiutare gli uomini che vi abitano a realizzare il proprio diritto a una vita dignitosa
IL MONDO DEI RECORD (PAG I/57)
WILDERNESS significa natura selvaggia
questa porzione di terra è sempre più ristretta ed è aggredita da:
• sciovie e sentieri attrezzati
• centinaia di cordate
i
l'Alpinismo ha finito per staccarsi dalla montagna ed è teso alla ricerca del record; è diventato uno sport competitivo