America settentrionale e Canada

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Testo

America Settentrionale

L’America settentrionale si estende dalle aspre e gelide regioni del mar Glaciale Artico alla regione tropicale della penisola dello Yucatàn, con una superficie di 24,2 milioni di km(circa, pari al doppio dell’Europa. Il continente, a forma di cuneo, ha un profilo costiero alquanto irregolare, con molte isole al largo, tra cui la Groenlandia, che è l’isola più vasta del mondo. L’America settentrionale può essere distinta in cinque principali regioni geografiche. La prima regione comprende la metà orientale del Canada, lo Scudo Canadese che include la maggior parte della Groenlandia e le zone degli Stati Uniti d’America vicino ai grandi laghi, una regione di altopiani che si elevano su uno strato di antiche rocce cristalline. La seconda regione è costituita da una pianura costiera, che si estende per lo più lungo gli Stati Uniti d’America orientali e il Messico. La terza regione, a ovest degli Stati Uniti d’America, corrisponde a una stretta fascia di montagne e di colline, tra cui gli Appalachi, di antica formazione e dal profilo arrotondato. La quarta regione occupa la parte centrale del continente dal Canada meridionale al Texas sud occidentale; denominata Grandi Pianure, è costituita da un esteso bassopiano, ricoperto da un alto strato di rocce sedimentarie. La quinta regione, che è la più occidentale dell’America settentrionale e comprende la maggior parte del Messico, è un’attiva zona orogenetica (cioè, di formazione di rilievi montuosi) a causa del notevole movimento della crosta terrestre e dell’attività vulcanica. Vari sistemi montuosi si estendono lungo la costa del Pacifico, dalla Catena dell’Alaska (a nord) alle catene della Sierra Madre in Messico. La massima altitudine sul continente è il Mount Mckinley in Alaska, che si eleva a 6.194 m; il punto più basso è la Death Valley in California, che sprofonda a meno di 86 m. sotto il livello del mare. Lo spartiacque continentale nordamericano, che corre essenzialmente parallelo alle cime della Montagne Rocciose, divide l’America settentrionale in due grandi bacini di drenaggio. A est dello spartiacque, le acque vengono convogliate: a nord, nella Baia di Hudson; a est, nell’oceano Atlantico attraverso i Grandi Laghi e il fiume San Lorenzo a sud, nel golfo del Messico mediante il Mississippi. A ovest dello spartiacque i fiumi scorrono verso l’oceano Pacifico. La metà settentrionale del continente, che si trovò all’interno dell’area interessata dall’ultima era glaciale, è tuttora ghiacciata. A sud della tundra artica, i pendii delle montagne sono ricoperti da estese foreste di conifere, che diventano sempre più fitte proseguendo verso sud. Procedendo verso est, le praterie sono sostituite da foreste decidue, mentre la parte sud occidentale del continente è costituita da un altopiano desertico. Un tempo la fauna dell’America settentrionale era numerosa e composta da varie specie, ma la diffusione degli insediamenti umani ha distrutto gli habitat originari, cosicché la quantità e la varietà di animali sono drasticamente diminuite. Tra i grandi mammiferi del continente spiccano oggi molte specie di orsi, ovini dalle grandi corna, caribù, cervi, alci e antilopi. I bisonti, che una volta ammontavano a sessanta milioni di capi circa, ora vivono solo in piccoli branchi protetti. La gila e la lucertola “a perline” degli Stati Uniti d’America sudoccidentali e del Messico sono le uniche lucertole velenose esistenti. Una grande varietà di pesci e molluschi popolano le aree marittime lungo le coste, i fiumi e i laghi dell’America settentrionale. Oltre millesettecento specie di uccelli vivono e proliferano sul continente. L’America settentrionale possiede ingenti giacimenti di minerali strategici, tra cui ferro, rame, nickel e uranio. Vasti giacimenti di carbone sono stati individuati in Canada e negli Stati Uniti d’America orientali e occidentali, mentre il Messico possiede alcuni dei più ricchi giacimenti di petrolio e gas naturali esistenti al mondo. L’America settentrionale fu scarsamente popolata fino ai tempi relativamente recenti. Fatta eccezione per gli abitanti della zona centrale del territorio messicano, gli indigeni del continente erano estremamente sparsi e avevano culture molto diverse. La spartizione del continente tra gli europei cambiò drasticamente i modelli di vita e molte popolazioni indigene furono decimate o deportate. L’odierna popolazione del continente, dunque, è per lo più di discendenza europea, anche se comprende molti altri importanti gruppi etnici. Alcune delle maggiori città sono Città del Messico, Guadalajara e Monterrey in Messico; New York, Los Angeles e Chicago negli Stati Uniti d’America; Toronto, Montrèal e Vancouver, in Canada. Negli anni settanta e ottanta un gran numero di individui immigrò negli Stati Uniti d’America e in Canada da Asia, Europa, America meridionale e Carabi. I movimenti migratori più consistenti si verificarono, però, all’interno della stessa America settentrionale, dal territorio nord orientale degli Stati Uniti d’America verso le regioni meridionali e occidentali del paese, e dal Messico negli Stati Uniti. D’America. La crescente preoccupazione per il numero degli immigrati illegali, che attraverso il Messico giungono negli Stati Uniti d’America, è diventata un problema fondamentale negli ultimi anni, in cui accesi dibattiti hanno influito sulle politiche per l’immigrazione. I governatori del paese, però, hanno recentemente attuato efficaci interventi per promuovere la solidarietà economica e rafforzare le relazioni tra stati mediante il commercio. La firma del NAFTA (accordo nordamericano per il libero scambio), entrato in vigore il 1 gennaio 1994, ha creato una zona di libero scambio tra le nazioni dell’America settentrionale (Canada, Stati Uniti d’America, Messico).

Confini

Il Canada è delimitato a nord dal Mare di Beaufort e dal Mar Glaciale Artico. La Baia di Baffin e lo Stretto di Davis, a nord-est, separano il Canada dalla Groenlandia e la costa orientale è bagnata dall’Oceano Atlantico. A sud confina con gli Stati Uniti d’America, a ovest con l’Alaska ed è bagnato dall’Oceano Pacifico.

Superficie

9.970.610 km(

morfologia del territorio

Oltre all’Arcipelago Artico, in Canada si distinguono cinque regioni morfologiche. Quella più ampia, nota come Scudo Canadese, si estende dal Labrador al fiume Mackenzie e dal Mar Glaciale Artico alle Thousand Islands alla foce del fiume San Lorenzo, nonché negli Stati Uniti d’America, a ovest del Lake Superior, fino alla parte settentrionale dello Stato di New York. Lo scudo canadese è uno zoccolo di rocce antichissime ricoperte da un sottile strato di terreno e profondamente erose dall’azione glaciale. Fanno parte di questa regione l’intero Labrador, quasi tutto il Quèbec, l’Ontario settentrionale, il Manitoba e la maggior parte dei territori del nord-ovest, con la Baia di Hudson al centro. Il Canada orientale è formato dalla regione appalachiana-acadiana e da quella del San Lorenzo e dei Laghi Inferiori. La prima abbraccia le province di Terranova, Nuova Scozia, New Brunswick, Isola Principe Edoardo e la penisola Gaspè del Quebec. Questa regione rappresenta il proseguimento del sistema montuoso degli Appalachi (delle Green Mountains del Vermont e delle White Mountains del New Hampshire) e dell’Atlantic Coastal Plain. La regione del San Lorenzo e dei Laghi Inferiori nel Quèbec meridionale e nell’Ontario, ha un territorio pianeggiante e costituisce la più estesa superficie di terra coltivabile del Canada orientale e centrale. Le pianure interne, proseguimento delle Grandi Pianure statunitensi, delimitano lo Scudo Canadese. Al confine con gli Stati Uniti d’America raggiungono un’ampiezza di 1290 km circa, si restringono fino a 32° km circa a ovest del Grande Lago degli Orsi, e alla foce fiume Meckenzie, sulla costa del Mar Glaciale Artico hanno una larghezza di 483 km. La regione delle pianure interne comprende la pozione nord orientale della Columbia Britannica, buona parte delle province di Alberta e di Saskatchewan e un terzo di Manitoba. La quinta e più occidentale regione del Canada cinge le vette a ovest delle pianure interne: appartiene alla Cordigliera, il vasto sistema montuoso che si estende dall’estremità meridionale dell’America Meridionale all’Alaska. In Canada la catena è larga in media 805 km circa. La regione comprende parte del territorio dell’Alberta occidentale, della Columbia Britannica, dei territori del nord-ovest, oltre a tutto il Territorio dello Yukon. La porzione più orientale della Cordigliera è formata dalle Montagne Rocciose e dalle catene contigue. Le Montagne Rocciose canadesi superano in più punti i 35oo m di altitudine. La cima più alta è il Mount Robson (3954 m). A ovest delle Montagne Rocciose canadesi si estendono varie catene isolate e un vasto altopiano, caratterizzato da profondi valli fluviali e da grandi distese di terreno coltivabile, particolarmente nella Columbia Britannica. Oltre questa cintura centrale, verso ovest e parallelamente all’Oceano Pacifico, si eleva un altro grande sistema montuoso: le Coast Mountains, un proseguimento della Catena delle Cascate statunitense e vari sistemi costieri. La Cordigliera occidentale vanta la cima più alta del Canada, il Mount Logan, che, con i suoi 5959 m, è il secondo monte più alto dell’America settentrionale dopo il Mount Mckinley. Il Canada conta un gran numero di isole: al largo della costa orientale le maggiori sono Terranova, Isola del Capo Bretone, Isola Principe Edoardo e Anticosti, mentre sulla costa occidentale, incisa da fiordi, si trovano l’Isola di Vancouver e le Isole Regina Carlotta.

idrografia

Il Canada è ricchissimo di laghi e di acque interne. La Southampton Island, all’interno della Baia di Hudson, ha una superficie di 41.214 km(. Oltre ai Grandi Laghi, situati presso il confine con gli Stati Uniti d’America, tra gi oltre 250.000 tra laghi e bacini idrici, i maggiori sono il Grande Lago degli Orsi, il Grande Lago degli Schiavi, il Dubawnt Lake e il Baker Lake (territori del nord-ovest); il Nettilling Lake e l’Amadjiuak Lake ( Isola di Baffin); il Lake Athabasca (Alberta e Saskatchewan); il Wollaston Lake (Saskatchewan); il Reindeer Lake (Saskatchewan e Manitoba); il Lake Winnipegosis e il Southern India Lake (Manitoba); il Lake of the Woods (Ontario) il Lake Melville (Terranova). I principali corsi d’acqua canadesi alimentano il Mar Glaciale Artico e l’Oceano Atlantico. Il più importante a livello economico è il San Lorenzo, una delle maggiori arterie fluviali del pianeta, che collega fra loro cinque laghi. Il Saint John sbocca nella Fundy Bay, tra la Nuova Scozia e il New Brunswick. Il fiume Saskatcewan è l’immissario del Lake Winnipeg, il cui emissario è il fiume Nelson, che sfocia nella Baia di Hudson. L’importante sistema fluviale formato dai fiumi Athabasca, Peace, Slave e Mackenzie si riversa nel Mar Glaciale Artico. Il corso superiore dello Yukon attraversa l’Alaska fino al Mar di Bering, mentre il Fraser e il Columbia si gettano nell’Oceano Pacifico.

clima

Le estreme regioni settentrionali e la maggior parte dell’Arcipelago Artico appartengono alla zona glaciale. Nel resto del paese le condizioni climatiche sono di tipo continentale freddo, con temperature moderate alle latitudini più meridionali. Nelle Province Marittime le punte massime di freddo invernale e caldo estivo sono mitigate dagli influssi oceanici, che causano anche nebbie e precipitazioni di grande portata. Lungo la costa occidentale, sottoposta all’influsso delle correnti calde oceaniche e dei venti umidi, prevalgono estati e inverni miti, con un elevato grado di umidità e abbondanti precipitazioni. Nella regione della Cordigliera, le alti pendici occidentali di alcuni rilievi, in particolare nei Monti Selkirk e nelle Montagne Rocciose, ricevono grandi quantità di pioggia e neve, mentre le pendici orientali e l’altopiano della regione centrale sono estremamente aridi. La zona della Cordigliera è caratterizzata dal chinook, un vento caldo e secco proveniente da ovest che modera i rigori invernali delle colline pedemontane delle Montagne Rocciose e delle pianure adiacenti, rendendo estremamente mutevoli le condizioni nell’arco della giornata.

Ambiente

’Il Canada è il secondo paese del pianeta per estensione. Il 90% della popolazione è tuttavia concentrato lungo il confine con gli Stati Uniti d’America e in alcuni grandi centri urbani meridionali, dove l’inquinamento atmosferico causato dalle emissioni dei gas di scarico dei veicoli ha raggiunto livelli preoccupanti. Le vere sfide ambientali per il paese sono tuttavia costituite dallo sfruttamento intensivo delle zone di pesca, delle foreste e delle risorse idriche, dal fenomeno delle piogge acide e dalla scomparsa degli habitat naturali. Lo sfruttamento intensivo e il disboscamento incontrollato di numerose foreste per ricavare legname, in particolare nella regione montuosa della Columbia Britannica, ha provocato in alcune zone frane e gravi fenomeni di erosione del suolo, che hanno danneggiato l’habitat del salmone. Ma la principale minaccia proviene dalle piogge acide, originate in massima parte negli Stati Uniti d’America come prodotto della lavorazione dei minerali e della combustione del carbone. Le piogge acide sono responsabili della distruzione degli alberi e dell’avvelenamento dei corsi d’acqua. Il 43% del territorio del Canada è interessato da questo grave problema, manifestatosi verso la metà degli anni settanta, soprattutto nelle province orientali del paese. Nel 1985 il Canada ha firmato il Protocollo di Helsinki, con il quale si è impegnato a ridurre le emissioni dannose del 30% rispetto al livello del 1980. Nel 1983 nelle province che partecipavano al programma di controllo delle piogge acide, tale livello era stato ridotto del 56%. Nel 1991 Stati Uniti d’America e Canada hanno firmato un accordo sulla salvaguardia della qualità dell’aria e nel 1995 il Canada formulò gli obiettivi da raggiungere in tale ambito dopo l’anno 2000. Dai controlli ambientali effettuati sembra che la situazione stia lentamente migliorando: nei 202 laghi tenuti sotto osservazione tra il 1981 e il 1994 nelle regioni dell’Ontario, del Quèbec e dell’Atlantico, il livello di acidificazione delle acque risultava diminuito o stabilizzato. Un altro grave problema è costituito dalla scomparsa degli habitat. Si stima che in alcune zone sia andato perduto l’80% delle zone umide, che tra il 1980 e il 1988 si sono ridotte complessivamente del 23%. Sono a rischio anche le praterie, le foreste della Carolina nell’Ontario meridionale, le foreste acadiane delle Province Marittime e le foreste pluviali della costa occidentale. Oggi il Canada possiede solo il10% delle foreste originarie. Il Governo federale canadese finanzia interventi per lo sviluppo di forme di trasporto alternative, per il riciclo dei rifiuti, il recupero degli habitat e la protezione della fauna. Nonostante le iniziative per la salvaguardia delle specie in via d’estinzione, la biodiversità continua ad essere minacciata. Nella provincia di Alberta, solo il 10% delle specie selvatiche non è attualmente in pericolo. Il Canada è stato recentemente coinvolto in alcune dispute relative ai diritti di pesca nelle acque oceaniche, sia con la Spagna sia con gli Stati Uniti d’America.Gran parte dell’energia del paese proviene dalle centrali idroelettriche, ma negli ultimi anni la costruzione di nuove dighe è divenuta una questione di grande rilevanza ambientale. Le 22 centrali nucleari, 20 delle quali concentrate nella provincia di Ontario, coprono il 19% del fabbisogno energetico.I piani per l’espansione del programma nucleare sono stati rallentati per motivi ambientali sin dalla fine degli anni ottanta. E’ in corso di progettazione un luogo per lo smaltimento delle scorie nucleari al di sotto dello Scudo Canadese. Il Canada è stato il primo paese industrializzato a ratificare nel 1992 la convenzione con l’ONU sulla biodiversità e a formulare strategie nazionali sulla sua salvaguardia, sottolineando l’importanza di uno sfruttamento sostenibile delle risorse. In base a un accordo stipulato con il Cile, i due paesi si impegnano a cooperare in materia di legislazione sulla salvaguardia ambientale.

Cittàààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààààa’’’àààààààààààààààààààààààà
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Ottawa conta 290.000 abitanti. Venne scelta come capitale del Canada grazie alla sua posizione geografico-politica, sorgendo al confine tra il Quèbec (Canada francese) e l’Ottario (Canada britannico). Venne fondata nel 1818 da un gruppo di industriali attirati dalla possibilità di sfruttare le cascate Chandières. La città sorge infatti sul fiume Ottawa, immediatamente a valle delle cascate suddette. Nel 1853 venne designata quale capitale dello stato canadese; aveva allora solo 10.000 abitanti. Da allora, data la sua posizione politica, Ottawa crebbe rapidamente. E’ importante come centro amministrativo, commerciale e manifatturiero. Negli anni settanta l’area circostante divenne il principale centro di produzione di attrezzature elettroniche e apparecchi di comunicazione. Le industrie locali producono anche carta, mobili, materiali stampati, generi alimentari, bevande, sostanze chimiche, macchinari e abbigliamento. Il Rideau Canal collega Ottawa al Lake Ontario, presso Kingston.

Montreal con 2.489.000 è la città più popolosa del Canada. Il suo sviluppo economico la rende ormai una vera metropoli cosmopolita, ma l’atmosfera della città rimane inconfondibilmente francese. Fondata dai francesi nel 1642 su un’isola del fiume San Lorenzo alla confluenza con il fiume Ottawa, rappresenta la principale città francese del Canada. Sorse ai piedi della collina del Mont Royal, sul lago del villaggio di Hochelaga. Dopo difficili inizi a causa della guerriglia condotta contro gli Irochesi, Montreal prese un costante sviluppo. Alla metà del XIX secolo era già la più popolosa città canadese. Tra il 1901 ed il 1921 triplicò i suoi abitanti che giunsero a 630.000. In circa mezzo secolo ha quadruplicato la sua popolazione. Il moderno quartiere centrale degli affari, irto di grattacieli, conferisce alla città un tipico aspetto avveniristico di città americana. Malgrado il suo porto fluviale sul San Lorenzo sia bloccato per quattro mesi all’anno a causa dei ghiacci, Montreal rimane uno dei maggiori porti d’America e vi attraccano anche i transatlantici che risalgono il fiume. I due terzi della popolazione sono francesi, per cui Montreal è, dopo Parigi, la più vasta città di lingua francese del mondo.

Quebèc venne fondata dall’esploratore francese Champlain nel 1608, che costruì un forte sullo sperone roccioso che domina il fiume San Lorenzo nel punto dove vi confluisce il Saint Charles. Quebec fu il baluardo militare francese in Canada. Soltanto la sua conquista da parte degli inglesi il 13 settembre 1759 consentì all’Inghilterra di spezzare il dominio francese sulle terre canadesi. Ancora oggi la città, oltre a rimanere essenzialmente francese per lingua ed usanze, conserva molti ricordi del suo storico passato di fortezza, infatti l’antico nucleo urbano mantiene inalterata l’imponente cittadella che domina dall’alto la città nuova, distesa ai suoi piedi. La cittadella presenta ancor oggi la sua struttura primitiva, con le vie strette e tortuose, le vecchie suggestive case di stile francese, gli antichi edifici, le chiese monumentali e i conventi, per cui Quebec sembra veramente un lembo di “vecchia Europa” tradizionalista nel cuore d’America. A sud-ovest della cittadella si estende il parco di Abraham, uno dei maggiori parchi cittadini d’America. Quebec conta attualmente 167.000 abitanti ed è il capoluogo della omonima provincia.

Toronto ha avuto un poderoso sviluppo in epoca moderna e si contrappone al Canada di lingua francese come Canada di lingua inglese. Conta 2.233.000 abitanti ed ha quindi, quasi raggiunto Montreal. Toronto è una tipica città anglosassone d’America, febbrile, dinamica, modernissima,anche se fondata fin dal 1794 ad opera di soldati inglesi.Sorta sulle rovine di un forte francese espugnato dalle truppe britanniche,Toronto diventò un emporio commerciale data la sua posizione geografica sul lago Ontario, al margine di una penisola sabbiosa che forma un grande porto naturale. La città presenta un aspetto caratteristico di centro dalla razionale urbanistica: si presenta a scacchiera, con vie diritte che si incrociano ad angolo retto. Possiede un ottimo osservatorio astronomico. Numerosi parchi e giardini formano intorno al nucleo urbano una cinta di verde.

Vancouver conta 923.000 abitanti, è la terza città del Canada per popolazione. La sua prosperità deriva dal fatto di essere costruita presso la foce, nell’Oceano Pacifico, del fiume Fraser, su un fiordo profondo e sicuro che rappresenta uno dei migliori porti naturali del Pacifico. Fondata nel 1886, quale punto terminale della ferrovia Canadian Pacific che attraversa il Canada dalla costa atlantica a quella del Pacifico, diventò in breve l’emporio commerciale terrestre e marittimo del versante occidentale del Canada. L’aspetto di Vancouver è quello di una tipica città commerciale ed industriale moderna, con i suoi quartieri degli affari, costituiti da diversi grattacieli. E’capoluogo della provincia della Columbia Britannica.

Winnipeg conta 514.000 abitanti e sorge nella grande prateria dell’ovest canadese, là dove si sono sviluppate enormi coltivazioni di grano. Winnipeg è così diventato il maggior mercato granaio del mondo. Situata sulla ferrovia transcanadiana è un centro in vigoroso costante sviluppo. Oggi ricopre il ruolo di capoluogo della provincia di Manitoba. Nel 1870 quando Manitoba passò in possesso del Canada (prima apparteneva alla Compagnia della Baia di Hudson) Winnipeg era un villaggio di appena una quarantina di case. Al principio del secolo i suoi abitanti erano soltanto 42.000, poi ci fu il travolgente sviluppo in seguito al fiorire del commercio del grano e della carne. Presso Winnipeg sono anche sorte fattorie immense per l’allevamento del bestiame bovino.

Tra i centri urbani più importanti dobbiamo ricordare Edmonton (412.000 abitanti), capoluogo della provincia di Alberta e Regina (131.000 abitanti), capoluogo della provincia del Saskatchevan, che devono la loro prosperità soprattutto allo sfruttamento delle risorse petrolifere. Calgary (330.000 abitanti), ha in tutto il Nord America una grande notorietà per il grandioso parco di Banff, uno dei più suggestivi del mondo, dove si possono visitare le tribù pellirosse rimaste agli usi e costumi del secolo scorso. Calgary è anche famosa per il rodeo dei cow-boys che ogni anno vi si svolge e che rimane una delle ultime e più tipiche espressioni del “vecchio West” americano. Hamilton (463.000 abitanti), che si trova nella provincia dell’Ontario, sulle rive del lago Ontario, non lontano da Toronto, è il centro siderurgico più importante del Canada. Halifax (86.000 abitanti), sorta sulla costa atlantica canadese, nella Nuova Scozia, di cui è il capoluogo, rappresenta il principale porto marittimo del Canada sul versante atlantico per la capacità delle sue attrezzature.

Agricoltura

Date le condizioni ambientali, l’agricoltura dispone di aree limitate (4,6 % della superficie territoriale) ma pur sempre assai estese. E’ diffusa un’agricoltura estensiva e fortemente meccanizzata (soprattutto cereali), che si accompagna alla grande proprietà terriera. Come nella contigua area statunitense, l’attività ha una spiccata impostazione commerciale: metà della produzione totale è diretta all’esportazione. Tra i cereali predomina il frumento (da 250 a 300 milioni di q. annui), seguito da orzo (100-130 milioni di q.), mais (50-70 milioni di q.), avena (20-30 milioni di q.) e segale (7-9 milioni di q.) Si prestano bene all’ambiente canadese le patate e le barbabietole da zucchero coltivate soprattutto nelle province atlantiche. Qui i terreni sono adatti anche a piante industriali come il lino (occupa il primo posto mondiale), la soia e il tabacco. Nell’Ontario meridionale e nella Columbia Britannica prospera la frutticoltura (soprattutto mele): è una cultura assai specializzata, praticata in aziende di estensione relativamente ridotta.

Allevamento

L’allevamento è legato all’agricoltura ed è soprattutto concentrato nelle regioni orientali. Qui si trova la maggior parte dei bovini da latte; nelle pianure interne prevale, invece, l’allevamento di bovini da carne. Grande rilievo presentano l’allevamento degli animali da pelliccia (visoni, castori, cincillà, volpi, linci) e quello tecnicamente avanzatissimo, degli animali da cortile.

Pesca

La pesca viene praticata in forma intensiva sia lungo la costa atlantica, sia lungo la costa del Pacifico; il Canada è all’8° posto tra le nazioni pescherecce del mondo, con 1.490.000 t. di pesce pescato in un anno. Viene anche praticata la caccia alle balene.

Risorse minerarie

Il paese è molto ricco di minerali metalliferi, ma lo sfruttamento di parecchi giacimenti è reso assai arduo dalle difficoltà ambientali essendo molti di essi ubicati nelle estreme regioni settentrionali. Tuttora il Canada resta il massimo produttore mondiale di minerali di nichel e di zinco. Si trova al terzo posto per l’amianto ed è anche tra i massimi produttori di sali potassici; è tra i primi per i minerali di uranio, oro, argento, rame e piombo. Buona la produzione di ferro con giacimenti nell’Ontario, nel Quebec e nella Columbia Britannica.

Industria

Il Canada produce ogni anno oltre nove milioni di tonnellate di acciaio e sette di ghisa e ferroleghe. Hamilton e Toronto possiedono fabbriche di automobili, Montreal, Winnipeg e Calgary fabbricano materiale ferroviario. A Toronto si costruiscono aeroplani, Halifax e Montreal hanno importanti cantieri navali. In Canada esiste una potente industria metallurgica che lavora ampiamente i minerali locali ma ne raffina anche d’importazione. In forte espansione è anche l’industria siderurgica concentrata ad Hamilton, nell’Ontario. La tradizionale lavorazione dei prodotti agricoli, ittici, zootecnici conserva non di meno la sua fondamentale importanza nell’economia canadese, fornendo oltre un terzo del reddito globale dell’industria. Particolare rilievi rivestono le industrie casearie, conserviere e quelle del legno. Infine l’industria tessile e manifatturiera nelle province del Quebec e dell’Ontario.

Il commercio

I commerci interni si avvalgono di un servizio distributivo che ricalca quello statunitense,basato su grandi supermercati. Molti beni di consumo sono importati dato che il Canada non ha ancora raggiunto una sufficientemente estesa varietà di industrie manifatturiere. Le importazioni più rilevanti riguardano macchinari, prodotti chimici, apparecchiature elettriche, frutta e verdura. Il Canada esporta sopratutti veicoli e loro parti, minerali (petrolio, gas naturali, amianto, alluminio, ferro, zinco, nichel, rame), frumento e altri prodotti alimentari, carta, pasta di legno e legname. La bilancia commerciale del Canada è da anni, quasi costantemente attiva. Gli scambi si svolgono principalmente con gli Stati Uniti d’America ma anche con Giappone, Germania, Cina . Una cospicua fonte di reddito è il turismo: basti pensare che il Canada è annualmente visitato da oltre 38 milioni di stranieri, di cui però, l’80 % provenienti dagli Stati Uniti.

LO STATO

Capo dello Stato è il Sovrano di Gran Bretagna che è rappresentato da un Governatore Generale. Il potere legislativo spetta al parlamento, costituito dal Senato (102 membri) e dalla Camera dei Comuni (265 membri). Il potere esecutivo spetta al Consiglio dei Ministri che forma il Governo. Il Canada è ripartiti in dieci province e due territori. Le lingue ufficiali sono sia l’inglese, sia il francese. I cattolici sono otto milioni, il resto protestanti.

Cenni storici

Il Canada attuale, membro del Commonwealth britannico, trae origine dalla riunione avvenuta nel XVIII secolo sotto il dominio inglese, delle colonie inglesi e francesi che esistevano nella regione. Nel 1807 il British North American Act stabilì l’unione federale di quattro province (Quebec, Ontario, Nuova Scozia, Brunswic con un regime parlamentare affine a quello inglese. Dal 1870 al 1905 altre province e territori si aggiunsero alla Federazione e, infine, nel 1949 anche Terranova entrò a far parte del Canada. Delle diverse province canadesi possiamo dire che a Terranova approdò nel 1497 Giovanni Caboto, dando inizio alla scoperta del Canada. Quebec fu esplorata dal francese Jacques Cartier nel 1634, quando penetrò nell’estuario del fiume San Lorenzo e lo risalì. Nel 1763 in seguito alla conquista della fortezza di Quebec ad opera degli inglesi, la provincia fu annessa ai possedimenti dell’Inghilterra. Quest’ultima colonizzò l’Ontario nel 1784. Nel XIX secolo furono colonizzate le “province della prateria”: Manitoba, Alberta, Saskatchewan. Frattanto la Columbia Britannica entrò a far parte del Canada nel 1871; l’ulteriore colonizzazione della provincia venne favorita dall’ultimazione nel 1885 della ferrovia transcontinentale “Canadian Pacific” che collega le terre canadesi dell’Atlantico con quelle del Pacifico. I territori dello Yukon e del nord-ovest sono stati colonizzati dai cercatori d’oro del Klondyke e dai cacciatori di animali da pelliccia.

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