Materie: | Appunti |
Categoria: | Geografia |
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AMERICA CENTRALE
Superficie: 523.000 km2
Popolazione: 28.4 milioni di ab.
Regione situata nell'emisfero occidentale, costituita da un lungo istmo che collega l'America settentrionale all'America meridionale; comprende i seguenti paesi: Guatemala, Belize, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica e Panamá.
Territorio
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Dal punto di vista geologico, l'America centrale costituisce una delle zone più instabili della crosta terrestre a causa delle violente eruzioni vulcaniche e fenomeni sismici che interessano la regione.
Il territorio è in gran parte costituito da un'aspra regione montuosa con numerosi vulcani, in gran parte inattivi, alcuni dei quali superano i 4000 m di altitudine. Le uniche aree pianeggianti sono rappresentate da una stretta fascia lungo l'oceano Pacifico.
Idrografia
Il territorio dell'America centrale non presenta reti fluviali di rilievo: i maggiori corsi d'acqua sfociano nel mar dei Caraibi mentre il Pacifico riceve le acque di fiumi brevi e a regime torrentizio. I fiumi più importanti sono il Motagua, il Patuca, il Coco, il Río Grande, il San Juan. Di maggior rilievo sono i laghi tra i quali il Nicaragua e il Gatún attraversato dal canale di Panamá che collega il mar dei Caraibi all'oceano Pacifico.
Clima
L'America centrale è compresa fra il Tropico del Cancro e l'Equatore. Si distinguono tre zone climatiche principali: le terre calde che si estendono dal livello del mare a un'altitudine di circa 900 m e sono caratterizzate da un clima di tipo equatoriale e da abbondanti precipitazioni; le terre temperate che si estendono a un'altitudine compresa tra i 600 e i 1800 m; e le terre fredde che si trovano a quote più elevate. Il regime delle precipitazioni è influenzato dagli alisei, venti che soffiano da nord-est: lungo la costa caraibica e sui versanti orientali dei rilievi le piogge si verificano quindi con maggiore frequenza. La relativa aridità del versante pacifico è spiegata dalla presenza di stabili masse d'aria fredda dovute alla corrente della California e alla corrente di Humboldt.
Flora e fauna
L'America centrale è ricca di vegetazione. Dominante è la foresta pluviale dove crescono palme, felci, liane e epifite, grazie all'elevata piovosità e umidità. Tra i 1000 e i 1600 m crescono foreste di pini e querce. Le regioni più elevate presentano una vegetazione erbacea mentre nelle zone secche troviamo tratti di boscaglia e di savana.
La fauna comprende opossum, giaguari, ocelot, armadilli, formichieri, bradipi, puma, cervi, coyoti, rettili e pappagalli (quetzal e tucani). Varia è anche la fauna ittica, fra cui si segnala il pescecane del lago di Nicaragua.
Popolazione
Gran parte degli abitanti dell'America centrale vive nelle pianure e negli altipiani delle regioni dell'istmo affacciate sul Pacifico. Invece le pendici montane e la costa caraibiche, piovose e fitte di foreste, presentano insediamenti sparsi.
La grande maggioranza della popolazione è costituita da amerindi o meticci. Inoltre troviamo neri, mulatti, popolazioni di origine africana e spagnola.
La lingua ufficiale di tutti i paesi dell'America centrale, eccetto il Belize dove si parla inglese, è lo spagnolo ma numerosi nativi degli altipiani fanno uso di idiomi locali.
La religione maggiormente professata è il cattolicesimo.
Nonostante la presenza di numerose scuole, nei paesi centroamericani si registrano tassi di analfabetismo molto elevati.
Economia
Nei paesi dell'America centrale l'economia è relativamente arretrata e si basa principalmente sul settore agricolo. L'industria manifatturiera è in gran parte basata sulla trasformazione delle materie prime.
Agricoltura
L'attività economica prevalente è l'agricoltura.
Principali prodotti: caffè, banane, canna da zucchero, cacao, gomma e noci di cocco, provenienti da estesi latifondi e destinati all'esportazione. I prodotti alimentari per il consumo locale vengono forniti soprattutto da piccole proprietà agricole e sono in gran parte destinati al consumo familiare: mais, fagioli, banane, manioca e riso. Nelle grandi aziende agricole situate nelle più aride regioni occidentali si alleva il bestiame.
Risorse forestali e pesca
Quasi la metà del territorio centroamericano è ricoperta da foreste sfruttate nei primi anni della colonizzazione per l’estrazione di tinture vegetali e in seguito per il legno di mogano e cedro. Oggi i prodotti principali delle foreste sono: pino, cedro, mogano, palissandro.Importante è anche la pesca: gamberi e aragoste destinati alle esportazioni.
Risorse minerarie
I primi coloni europei giunsero in America centrale attratti dalla possibilità di sfruttare le ricche risorse minerarie.
Principali risorse: oro, argento, piombo, zinco, rame, gas naturale, nickel, petrolio, bauxite, rame.
Nonostante le ingenti risorse, l'attività estrattiva è poco sviluppata.
Industria
Il settore industriale maggiormente sviluppato è quello della trasformazione delle materie prime. Nelle principali aree urbane, per ridurre le importazioni di prodotti finiti, si sono sviluppate le industrie per la produzione di detersivi, pneumatici, carta, concimi e insetticidi. Gli stabilimenti sono di modeste dimensioni e molto diffuse sono le piccole imprese. La grande industria trova un freno nella mancanza di fonti di approvvigionamento energetico, di adeguate reti di comunicazione e di trasporto.
Comunicazioni e trasporti
La presenza di alte catene montuose costituisce un ostacolo fondamentale alle comunicazioni e ai trasporti via terra; l'unica arteria di superficie che collega tutti i paesi della regione è un tratto della Carretera Panamericana. Esistono reti ferroviarie che collegano le coste caraibica e pacifica. La rete fluviale interna è navigabile solo in parte ma sono presenti numerosi e importanti porti marittimi quali Puerto Cortés, Corinto, Limón e Bahìa las Minas. Efficienti sono i collegamenti aerei.
Commercio
I paesi dell'America centrale effettuano scambi commerciali soprattutto con l’America Settentrionale, l’America Meridionale e l'Europa occidentale.
Importazioni: veicoli a motore, macchine agricole, apparecchi elettrici, prodotti tessili, alimentari, chimici e farmaceutici;
Esportazioni: banane, caffè, cacao, carne, cotone, mogano, balsa, pellame e gomma.
Dagli anni Sessanta furono incrementati gli scambi commerciali fra i paesi centroamericani.
Storia
Nella regione fra il Messico e la Colombia vissero comunità molto popolose, le più importanti furono quelle dei maya (I millennio a.C.), dei Toltechi (X-XI sec. d.C.) e degli Aztechi (XIV-XVI sec. d.C.). Le rimanenti regioni dell'istmo erano abitate da numerose popolazioni, di civiltà più arretrata, che commerciavano con le tribù sudamericane e nordamericane: l'America centrale dell'antichità rappresenta quindi un ponte fra le Americhe.
Nel 1502, con Cristoforo Colombo, iniziò la conquista spagnola. I conquistatori sterminarono gran parte della popolazione locale che fu decimata anche dalle devastanti epidemie di vaiolo e peste introdotte dagli europei. Gli spagnoli ridussero in schiavitù i sopravvissuti e instaurarono una società di tipo rurale; le usanze e le tradizioni dei nativi, però, sopravvissero ugualmente. La regione divenne in seguito parte dell'impero messicano ma quando il governo cadde i liberali dichiararono l'indipendenza dal Messico e formarono le Province Unite dell'America centrale.
Negli anni Ottanta i paesi dell'America centrale conobbero numerosi governi che attuarono sempre nuove politiche economiche e dovettero affrontare problemi di povertà, di violenza e insurrezioni.
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