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Categoria: | Geografia |
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America centrale
Regione situata nell'emisfero occidentale, costituita da un lungo istmo che collega l'America settentrionale all'America meridionale; ha una superficie di circa 523.000 km2 e comprende i seguenti paesi: Guatemala, Belize, El Salvador, Honduras, Nicaragua, Costa Rica e Panamб. La popolazione и di circa 28,4 milioni di abitanti (stima del 1989).
Territorio
In termini strettamente geologici, l'America centrale и delimitata a nord dall'istmo di Tehuantepec, nel Messico meridionale, e a sud dallo spartiacque dei fiumi Atrato e Tuiria.
Dal punto di vista geologico, l'America centrale costituisce una delle zone piщ instabili della crosta terrestre e occupa il margine meridionale della placca caraibica (vedi Tettonica a zolle). A partire dal Miocene, circa 25 milioni di anni or sono, lo sprofondamento della crosta oceanica sotto questo margine determinт il sollevamento e l'emersione di parte della placca formando inizialmente una penisola e un arcipelago che, in epoche successive, si unirono in un istmo. Nello stesso periodo si verificarono violente eruzioni vulcaniche e fenomeni sismici che interessano tuttora la regione e che hanno creato un paesaggio costellato di coni maestosi, prodotti dalle eruzioni di ceneri e lava, e di magnifici laghi che si formarono nei crateri (calderas).
Il territorio dell'America centrale и in gran parte costituito da un'aspra regione montuosa caratterizzata dalla presenza di numerosi vulcani, in gran parte inattivi, alcuni dei quali superano i 4000 m di altitudine. Le uniche aree pianeggianti sono rappresentate da una stretta fascia lungo l'oceano Pacifico dalla quale i rilievi si innalzano bruscamente per digradare sul versante opposto nella piщ ampia pianura bagnata dal mar dei Caraibi. I due passi principali che collegano i versanti dei rilievi attraversano gli altipiani dell'America centrale e si trovano rispettivamente in Nicaragua (dalla foce del fiume San Juan al lago di Nicaragua) e a Panamб (lungo il corso del canale omonimo).
Idrografia
Il territorio dell'America centrale non presenta reti fluviali di rilievo: i maggiori corsi d'acqua sfociano nel mar dei Caraibi mentre il Pacifico riceve le acque di fiumi brevi e a regime torrentizio. In Guatemala scorre il Motagua, in Honduras l'Ulъa, l'Aguбn, il Patuca e il Coco, che segna parte del confine con il Nicaragua; il Nicaragua и attraversato dal Rнo Grande, dal Rнo Escondido e dal San Juan che scorre lungo parte del confine con il Costa Rica. Di maggior rilievo sono i laghi tra i quali il Nicaragua e il Managua in Nicaragua, e il Gatъn attraversato dal canale di Panamб che collega il mar dei Caraibi all'oceano Pacifico.
Clima
L'America centrale и compresa fra il Tropico del Cancro e l'Equatore. Si distinguono tre zone climatiche principali: le tierras calientes ("terre calde") che si estendono dal livello del mare a un'altitudine di circa 915 m e sono caratterizzate da un clima di tipo equatoriale con una media annua della temperatura di circa 24 °C e abbondanti precipitazioni; le tierras templadas ("terre temperate") che si estendono a un'altitudine compresa tra i 600 e i 1800 m e registrano una temperatura media annua compresa tra i 18 °C e i 24 °C; le tierras frнas ("terre fredde") che si trovano a quote piщ elevate e presentano una media annua delle temperature inferiore ai 17 °C. Il regime delle precipitazioni и influenzato dagli alisei che soffiano da nord-est: lungo la costa caraibica e sui versanti orientali dei rilievi le piogge si verificano quindi con maggiore frequenza. La zona piщ piovosa и la costa di Mosquito, nel Nicaragua orientale: a San Juan del Norte la media annua delle precipitazioni и di circa 6300 mm. La relativa ariditа del versante pacifico и spiegata dalla presenza di stabili masse d'aria fredda dovute alla corrente della California che, al pari della corrente del Perъ, o di Humboldt, raffredda l'aria impedendo l'assorbimento del vapore acqueo necessario al verificarsi delle precipitazioni.
Flora e fauna
L'America centrale и ricca di vegetazione. Dominante и la foresta pluviale dove, a quote inferiori ai 1000 m, crescono rigogliose palme, felci, liane e epifite, grazie all'elevata piovositа e umiditа della regione. Ad altitudini comprese tra i 1000 e i 1600 m crescono foreste di pini e querce analoghe a quelle degli altipiani messicani. Le regioni piщ elevate del Guatemala e del Costa Rica presentano una vegetazione erbacea mentre nelle zone non esposte agli alisei predominano tratti di boscaglia e di savana.
La fauna presenta affinitа con quella sudamericana e comprende pecari e opossum oltre a giaguari, ocelot, jaguarondi (Felis yagouaroundi) e margay (Felis wiedii), appartenenti alla famiglia dei felidi, armadilli, formichieri e bradipi. Il puma, la volpe grigia e il coyote sono invece originari dell'America settentrionale, al pari del cervo. Il grande manato, che si ciba di piante acquatiche, sopravvive nelle isolate lagune delle regioni orientali; esso viene cacciato a scopo alimentare al pari di una specie di grande tartaruga marina (Chelonia mydas) e dell'iguana. Numerose sono le specie dei rettili, tra i quali il boa constrictor e una specie particolarmente velenosa, Lachesis muta. Pappagalli, quetzal (Pharomachrus mocinno) e tucani sono specie molto comuni nella regione. Varia и anche la fauna ittica, fra cui si segnala il pescecane del lago di Nicaragua.
Popolazione
Gran parte degli abitanti dell'America centrale vive nelle regioni dell'istmo affacciate sul Pacifico in insediamenti situati sia nelle pianure sia negli altipiani circostanti. Le pendici montane e la costa caraibiche, piovose e fitte di foreste, presentano insediamenti sparsi.
La grande maggioranza della popolazione и costituita da amerindi o meticci. Lungo la costa caraibica neri e mulatti (meticci che discendono da bianchi e neri africani) rappresentano le etnie prevalenti; circa la metа della popolazione del Belize и invece di origine africana. La maggioranza dei costaricani discende direttamente dagli spagnoli, mentre circa il 90% degli abitanti del Salvador e dell'Honduras и costituito da meticci discendenti da spagnoli e amerindi. Amerinda и inoltre circa la metа della popolazione del Guatemala, mentre meticci popolano soprattutto il Nicaragua e il Panamб, dove perт и presente anche una consistente minoranza di neri.
La popolazione dell'America centrale si concentra in regioni a elevata densitа demografica. La densitа и superiore ai 385 abitanti per km2 in alcune aree della Meseta centrale in Costa Rica, mentre in vaste regioni dell'Honduras orientale e del Nicaragua и inferiore ai 4 abitanti per km2. Il tasso di incremento demografico и generalmente elevato; nel corso degli anni Ottanta il Nicaragua presentava un tasso di crescita annuo della popolazione del 2,9%, il Costa Rica del 2,3% e Panamб del 2,2%. Si stima che nel 2000 l'America centrale avrа 40 milioni di abitanti. Va inoltre segnalato il costante processo di urbanizzazione della popolazione centroamericana. All'inizio degli anni Novanta, circa il 40% degli abitanti del Salvador, del Guatemala e dell'Honduras viveva nelle cittа, al pari di oltre la metа degli abitanti del Nicaragua e di Panamб.
La lingua ufficiale di tutti i paesi dell'America centrale, eccetto il Belize dove si parla inglese, и lo spagnolo. Numerosi nativi degli altipiani fanno uso di idiomi locali pur parlando, in percentuali esigue, lo spagnolo. La religione maggiormente professata и il cattolicesimo.
Nonostante la presenza di numerose scuole, nei paesi centroamericani si registrano tassi di analfabetismo molto elevati soprattutto in Salvador, Guatemala, Honduras e Nicaragua. La maggioranza della popolazione di etа superiore ai 15 anni и alfabetizzata soltanto in Costa Rica e in Panamб.
Economia
Nei paesi dell'America centrale l'economia и relativamente arretrata e poggia principalmente sul settore agricolo. L'industria manifatturiera и in gran parte basata sulla trasformazione delle materie prime.
Agricoltura
L'attivitа economica prevalente и l'agricoltura. I principali prodotti commerciali quali caffи, banane, canna da zucchero, cacao, gomma e noci di cocco, provengono da estesi latifondi e sono perlopiщ destinati all'esportazione negli Stati Uniti e in Europa. I prodotti alimentari per il consumo locale vengono forniti soprattutto da piccole proprietа agricole e sono in gran parte destinati al consumo familiare. Fra i prodotti alimentari di sussistenza si annoverano mais, fagioli, banane, manioca e riso. Nelle grandi aziende agricole situate nelle piщ aride regioni occidentali si alleva il bestiame.
Risorse forestali e pesca
Quasi la metа del territorio centroamericano и ricoperta da foreste. Nei primi anni della colonizzazione le attivitа degli europei in Belize si basavano sull'estrazione di tinture vegetali, mentre in seguito si provvide alla raccolta di legno di mogano, chicle e cedro ricavati dalle foreste della costa caraibica. Oggi l'attivitа forestale occupa un ruolo di modesta importanza nell'economia centroamericana e ha nel pino il suo prodotto piщ importante insieme ad alcuni legni duri quali il cedro, il mogano e il palissandro. Di relativa importanza и anche la pesca: i gamberi e le aragoste pescati al largo delle coste del Belize, del Salvador e di Panamб sono destinati al mercato delle esportazioni. Dalla metа degli anni Sessanta si и sviluppata a Panamб l'industria ittica.
Risorse minerarie
I primi coloni europei giunsero in America centrale attratti dalla possibilitа di sfruttare le ricche risorse minerarie. In Honduras e negli altipiani del Nicaragua ci sono giacimenti d'oro e argento; l'Honduras possiede inoltre riserve di piombo, zinco, rame e minerali a basso contenuto di ferro, mentre al largo della costa pacifica nicaraguense sono stati rinvenuti giacimenti di gas naturale. In Guatemala ci sono cospicue miniere di nickel, nelle vicinanze di Izabal, e di petrolio, soprattutto nei pressi di Chinajб. In Costa Rica si trovano grandi quantitа di bauxite nei dintorni di Boruca e il Panamб possiede ricchi giacimenti di rame. Nonostante le ingenti risorse, l'attivitа estrattiva и poco sviluppata: il Salvador, l'Honduras e il Nicaragua producono quantitа limitate di argento, oro, piombo, rame e antimonio mentre il Guatemala esporta esigui quantitativi di petrolio grezzo.
Industria
Il settore industriale maggiormente sviluppato и quello della trasformazione delle materie prime: canna da zucchero, caffи, cotone e legname. Nelle principali aree urbane la necessitа di ridurre il fabbisogno di prodotti finiti d'importazione ha portato inoltre allo sviluppo di industrie per la produzione di detersivi, pneumatici, carta e derivati, concimi e insetticidi. Gli stabilimenti sono tuttavia di modeste dimensioni e molto diffuse sono le piccole imprese. La grande industria trova un freno nella mancanza di fonti di approvvigionamento energetico oltre che di adeguate reti di comunicazione e di trasporto, e nelle esigue dimensioni dei mercati.
Comunicazioni e trasporti
La presenza di alte catene montuose costituisce un ostacolo fondamentale alle comunicazioni e ai trasporti via terra; l'unica arteria di superficie che collega tutti i paesi della regione и un tratto della Carretera Panamericana. In Guatemala, Costa Rica e Panamб esistono reti ferroviarie che collegano le coste caraibica e pacifica. La rete fluviale interna и navigabile solo in parte ma sono presenti numerosi e importanti porti marittimi quali Santo Tomбs de Castilla e San Josй in Guatemala; Puerto Cortйs in Honduras; Acajutla in Salvador; Corinto in Nicaragua; Limуn in Costa Rica, e Bahнa las Minas in Panamб. Efficienti sono i collegamenti aerei, soprattutto tra le maggiori cittа centroamericane.
Commercio
I paesi dell'America centrale effettuano scambi commerciali soprattutto con gli Stati Uniti; altri partner commerciali sono l'Europa occidentale, il Canada, il Messico e i paesi dell'America meridionale. I principali prodotti di importazione sono veicoli a motore, macchine agricole, apparecchi elettrici, prodotti tessili, alimentari, chimici e farmaceutici; i prodotti di esportazione comprendono banane, caffи, cacao, carne, cotone, mogano, balsa, pellame e gomma.
Dagli anni Sessanta furono incrementati gli scambi commerciali fra i paesi centroamericani. Il Mercato comune centro-americano (MCCA), istituito nel 1960, ha ridotto le barriere commerciali fra i paesi dell'area e fissato comuni tariffe doganali per l'esportazione di molti beni. Una delle istituzioni di detto organismo, la Banca Centroamericana per l'Integrazione Economica, finanzia tramite prestiti i progetti di sviluppo nella regione.
Storia
In epoca precolombiana nella regione fra il Messico e la Colombia vissero comunitа molto popolose, la piщ importante delle quali fu quella costituita dai maya. La civiltа maya ebbe origine negli altipiani guatemaltechi prima del I millennio a.C. e giunse alla massima fioritura fra il 300 e il 900 d.C., dando vita a cittа-stato autonome situate negli odierni Guatemala settentrionale, Honduras, Belize e nella penisola messicana dello Yucatбn. L'unitа maya fu culturale piщ che politica e le realizzazioni artistiche e scientifiche di questa civiltа furono superiori a quelle coeve europee. Dopo il 900 iniziт a decadere e a cedere agli invasori toltechi provenienti dal Messico.
Al tempo le rimanenti regioni dell'istmo erano abitate da numerose popolazioni, di civiltа piщ arretrata, che commerciavano con le tribщ sudamericane e nordamericane: l'America centrale dell'antichitа rappresenta quindi, sotto il profilo archeologico, un ponte fra le Americhe. All'epoca della conquista spagnola la popolazione dell'istmo era di circa sei milioni di abitanti.
L'epoca coloniale
Nel 1502 Cristoforo Colombo navigт lungo le coste dal golfo di Honduras a Panamб. Le sue relazioni sulle grandi ricchezze dei paesi dell'istmo diedero impulso alla conquista spagnola, avviata dal figlio di Colombo, Diego, governatore di Hispaniola. Il carismatico viaggiatore Vasco Nъсez de Balboa fondт nel 1510 la prima colonia veramente produttiva della Spagna a Dariйn e per primo raggiunse la costa dell'oceano Pacifico (1513). Il suo successore, Pedrarias Dбvila, che fece uccidere Balboa nel 1517, ampliт i confini della colonia fondando la cittа di Panamб da dove partм alla conquista del Nicaragua e dell'Honduras. A consolidare il dominio spagnolo nell'istmo fu Pedro de Alvarado, fedele luogotenente del conquistatore del Messico, Hernбn Cortйs. I conquistatori sterminarono gran parte della popolazione locale che fu decimata anche dalle devastanti epidemie di vaiolo, peste, dissenteria e sifilide introdotte dagli europei. Gli spagnoli ridussero in schiavitщ i sopravvissuti e instaurarono una societа di tipo rurale. Le usanze e le tradizioni dei nativi sopravvissero ugualmente alla conquista, poichй la maggioranza degli spagnoli, in numero relativamente esiguo, rimase confinata nei centri abitati e nelle cittа.
Durante la colonizzazione spagnola l'America centrale fu suddivisa in due giurisdizioni. Il regno del Guatemala si estendeva dal Chiapas (corrispondente alla regione meridionale dell'odierno Messico) al Costa Rica e, pur facendo formalmente parte del vicereame della Nuova Spagna, godeva di relativa autonomia. La capitale, Antigua, divenne un centro di burocrati, di rappresentanti ecclesiastici e di un'йlite di latifondisti e mercanti. Il resto dell'America centrale (corrispondente all'attuale Panamб), con la sua importante via di transito, fu unito alla Nuova Granada (l'odierna Colombia) a formare il viceregno del Perъ.
Il declino della Spagna nel corso del secolo XVII favorм l'estendersi dell'autonomia dell'йlite coloniale che, con la collaborazione di Chiesa e stato, dominava e opprimeva i lavoratori nativi e meticci. Nel secolo XVIII i re Borboni di Spagna cercarono di ridare vita all'impero avviando riforme che promuovessero nuove attivitа economiche, ma anche queste innovazioni minacciarono il tradizionale accordo fra l'йlite latifondista e la burocrazia.
L'unione federale
L'йlite creola del regno del Guatemala seguм l'esempio del Messico e troncт i rapporti con la Spagna nel 1821. La regione divenne in seguito parte dell'impero messicano di Agustнn de Itъrbide, ma quando il governo conservatore di costui cadde nel 1823, i liberali presero il sopravvento, dichiararono l'indipendenza dal Messico e formarono le Province Unite dell'America centrale. Il Chiapas rimase al Messico mentre Panamб si fondeva con la Gran Colombia di Simуn Bolнvar.
Le Province Unite si avventurarono in un programma ambizioso ma irrealistico di riforma in senso repubblicano e di sviluppo economico, rifiutando l'ereditа spagnola: il tentativo ebbe come conseguenza il diffondersi di un acceso regionalismo e di intrighi politici nell'ambito dell'йlite che culminarono in una guerra civile. Nel 1834 i liberali trasferirono la capitale dal Guatemala a San Salvador, ma la loro politica si scontrт nuovamente con l'aspra opposizione e la ribellione della classe conservatrice e delle masse rurali. Dopo la conquista di Cittа del Guatemala da parte del capo guatemalteco Rafael Carrera nel 1838, la federazione iniziт a disgregarsi; il presidente federale, Francisco Morazбn, rassegnт infine le dimissioni nel 1840. Sorsero allora le repubbliche indipendenti e conservatrici di Guatemala, Honduras, El Salvador, Nicaragua e Costa Rica.
Le repubbliche centroamericane
In questo periodo la Gran Bretagna aveva sostituito la Spagna nella veste di potenza coloniale dominante. L'insediamento britannico di Belize si era trasformato da centro di bucanieri dedito al commercio del legname (secolo XVII) nel principale scalo marittimo mercantile dell'America centrale. L'influenza britannica si estendeva lungo le coste caraibiche fino a Panamб, e nel 1862 il Belize divenne ufficialmente una colonia britannica (Honduras Britannico). Ma gli interessi degli Stati Uniti finirono per contrastare con quelli britannici dopo il 1849, poichй l'istmo offriva le vie piщ rapide verso le miniere aurifere della California. Il trattato Clayton-Bulwer del 1850 definм alcune questioni del conflitto anglo-americano, ma nel 1855 William Walker, un mercenario statunitense, guidт un'invasione in Nicaragua; due anni dopo fu allontanato da un esercito centroamericano forte dell'appoggio britannico. Nel frattempo il completamento della ferrovia di Panamб nel 1855 determinт lo spostamento dei traffici commerciali centroamericani dal Belize ai porti piщ accessibili della costa pacifica; da allora l'influenza britannica si affievolм.
Dopo il 1870 sorse una dittatura tollerante che, in nome dell'ordine e del progresso, promosse lo sviluppo delle piantagioni di caffи e ne fece il principale prodotto di esportazione della regione; a detrimento di un'agricoltura piщ diversificata, assunse un notevole rilievo anche la coltivazione della banana, perlopiщ soggetta a interessi stranieri. Dopo il 1900 la societа statunitense United Fruit era divenuta il pilastro dell'economia centroamericana. La societа diede impulso allo sviluppo delle ferrovie e dei cantieri navali, coltivando anche altri interessi secondari e scontrandosi spesso con il malcontento della popolazione locale. Gli Stati Uniti divennero la potenza dominante nell'istmo, a cominciare dalla proclamazione di indipendenza di Panamб nel 1903. Il governo statunitense partecipт alla costituzione della Corte di Giustizia centroamericana, ma l'occupazione del Nicaragua dal 1912 al 1933 ne minт l'efficacia.
L'espansione economica nel XX secolo determinт il nascere di nuove classi medie che iniziarono a mettere in discussione il dominio ininterrotto delle йlites tradizionali. A cominciare dal Costa Rica, alla metа del secolo iniziarono a operare in ogni paese partiti riformisti e rivoluzionari. Negli anni Sessanta il Mercato comune centroamericano fornм una base per la cooperazione e gli scambi interstatali, ma l'integrazione economica non ebbe un rapido sviluppo. Negli anni Ottanta i paesi dell'America centrale conobbero numerosi governi che attuarono sempre nuove politiche economiche e dovettero affrontare problemi di diffusa povertа, di violenza paramilitare e di guerriglia insurrezionale. Di qualche utilitа si rivelarono i tentativi compiuti dal presidente costaricano Oscar Arias Sбnchez alla fine degli anni Ottanta per instaurare la pace e la stabilitа tramite la cooperazione regionale. Le ostilitа diminuirono e i nuovi governi di Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Honduras, Nicaragua e Panamб sono in parte riusciti a dare impulso alla crescita economica dell'area.