Introduzione all'Orlando furioso di Ariosto

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Testo

ORLANDO FURIOSO

L’”Orlando furioso” è un poema epico scritto nel 1532 da Ludovico Ariosto. Questi nacque nel 1474 a Reggio Emilia e passò la sua vita scrivendo per i signori della città di Ferrara, gli Estensi.
Questo poema è scritto dall’Ariosto basandosi sul fiorentino letterario, ed è tipicamente rinascimentale, perché è narrata la varietà delle vicende dell’uomo, intrecciate con la casualità e viene usata molta ironia per sdrammatizzare e per evitare di annoiare il lettore; rispetto al MedioEvo, dove si parla molto spesso della morte, nell’”Orlando furioso” l’uomo è al centro dell’universo.
Il poema è scritto in 46 canti, divisi in ottave (strofe di 8 versi) che a loro volta sono endecasillabe (1 verso= 11 sillabe); vengono seguiti 3 filoni narrativi: la guerra tra i cristiani di Carlo Magno e i Saraceni di Agramente; l’amore di Orlando (paladino di Carlo Magno) per la principessa Angelica; e l’amore tra la cristiana Bradamante e il saraceno Ruggiero, da cui discenderà la casata degli Estensi.
Tra i brani letti, quello che più mi è piaciuto è stato “La pazzia di Orlando”: Orlando arriva per caso nel bosco dove Medoro e Angelica si erano innamorati e avevano inciso i loro nomi sugli alberi, così lui, a cui piaceva la principessa cristiana, diventa pazzo. Inizia a sradicare alberi, poi per disperazione cade a terra, dove non mangia e non dorme per 3 giorni; infine, quando si toglie l’armatura, poi i vestiti, fino a rimanere nudo, Orlando raggiunge il momento culminante della sua pazzia. Il brano termina quando l’Ariosto decide di non proseguire per non annoiare i lettore.

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