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Categoria: | Generale |
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Data: | 28.03.2007 |
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Origine dell’universo.
Secondo la “teoria della nebulosa” avanzata da Kant e Laplace , dove fu ipotizzata l’origine dell’Universo, una nebulosa composta da una massa calda di gas che ruotando e raffreddandosi cominciò a contrarsi.
A seguito della contrazione della velocità di rotazione e la forza centrifuga aumentarono e i materiali della nebulosa si disposero su un piano trasversale all’asse di rotazione, costituendo un disco piatto. Da qui, si formò il protosole e si di staccarono anelli e polveri gassosi.
Il materiale costituente gli anelli condensò, originando i pianeti che ruotano in orbite intorno al Sole. La nebulosa dovette aumentare la velocità di rotazione per conservare il momento angolare (Ma = m ∙ r ∙ vrot, quindi se diminuisce r per la contrazione, deve aumentare vrot).
Secondo le teorie moderne, invece, 5 miliardi di anni fa il materiale destinato a costituire il futuro sistema solare fa parte di una nebulosa fredda. Il collasso di tale nebulosa si suppone sia causato dall’esplosione di una supernova vicina e una parte della nube comincia a collassare su stessa, assumendo la forma di un disco appiattito, al centro del quale si va addensando un “protosole”. Ripetute collisioni tra i granuli di ghiacci e di polveri portano all’“aggregazione” di corpi con dimensioni sempre maggiori (detti planetesimali ). Il vento solare “pulirebbe” lo spazio da polveri e gas residui.
Figura 2. Origine del sistema solare
a. 5 miliardi di anni fa, il materiale destinato a costituire il futuro sistema solare fa parte di una nube fredda e diffusa, in uno dei bracci della Via Lattea.
b. Come conseguenza di perturbazioni dovute a cause sconosciute, una parte della nube comincia a collassare su se stessa.
c. Nel collasso assume la forma di un disco appiattito, al centro del quale si va addensando un “protosole”, sempre più denso.
d. Ripetute collisioni tra i granuli di ghiaccio e di polveri portano all’aggregazione di corpi sempre maggiori (detti planetesimali).
e. Nella fase T Tauri il vento solare “pulisce” lo spazio da polveri e gas residui.
f. La fornace solare si è ormai innescata e i pianeti sono nel pieno della loro evoluzione.
Origine dell’universo.
Secondo la “teoria della nebulosa” avanzata da Kant e Laplace , dove fu ipotizzata l’origine dell’Universo, una nebulosa composta da una massa calda di gas che ruotando e raffreddandosi cominciò a contrarsi.
A seguito della contrazione della velocità di rotazione e la forza centrifuga aumentarono e i materiali della nebulosa si disposero su un piano trasversale all’asse di rotazione, costituendo un disco piatto. Da qui, si formò il protosole e si di staccarono anelli e polveri gassosi.
Il materiale costituente gli anelli condensò, originando i pianeti che ruotano in orbite intorno al Sole. La nebulosa dovette aumentare la velocità di rotazione per conservare il momento angolare (Ma = m ∙ r ∙ vrot, quindi se diminuisce r per la contrazione, deve aumentare vrot).
Secondo le teorie moderne, invece, 5 miliardi di anni fa il materiale destinato a costituire il futuro sistema solare fa parte di una nebulosa fredda. Il collasso di tale nebulosa si suppone sia causato dall’esplosione di una supernova vicina e una parte della nube comincia a collassare su stessa, assumendo la forma di un disco appiattito, al centro del quale si va addensando un “protosole”. Ripetute collisioni tra i granuli di ghiacci e di polveri portano all’“aggregazione” di corpi con dimensioni sempre maggiori (detti planetesimali ). Il vento solare “pulirebbe” lo spazio da polveri e gas residui.
Figura 2. Origine del sistema solare
a. 5 miliardi di anni fa, il materiale destinato a costituire il futuro sistema solare fa parte di una nube fredda e diffusa, in uno dei bracci della Via Lattea.
b. Come conseguenza di perturbazioni dovute a cause sconosciute, una parte della nube comincia a collassare su se stessa.
c. Nel collasso assume la forma di un disco appiattito, al centro del quale si va addensando un “protosole”, sempre più denso.
d. Ripetute collisioni tra i granuli di ghiaccio e di polveri portano all’aggregazione di corpi sempre maggiori (detti planetesimali).
e. Nella fase T Tauri il vento solare “pulisce” lo spazio da polveri e gas residui.
f. La fornace solare si è ormai innescata e i pianeti sono nel pieno della loro evoluzione.
non mi sembra logico,cosa dici? rispondimi presto. grazie!!