Urti elastici e anelastici

Materie:Appunti
Categoria:Fisica
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Testo

Liceo Classico L.Ariosto indirizzo scientifico sperimentale tecnologico
PAOLO RUSSO
Scheda n°3
III S
30/05/01
Anno Scolastico 2000/2001
Laboratorio di fisica
TITOLO
URTI ELASTICI E ANELASTICI
OBIETTIVI:
Verificare la conservazione di energia cinetica e quantità di moto negli urti elastici e viceversa negli urti anaelastici
MATERIALI:
1. Slitta a cuscino d’aria
2. Carrelli con bandierine
3. Fotocellule
4. Elastici
5. Massa
6. Dispositivo d’aggancio
7. Cronometro
8. Bilancia elettronica
1.
DISEGNO:
PROCEDURA:
1. Massare i carrelli e tutti i componenti della slitta
2. Montare l’attrezzatura mettendo gli elastici al termine di ogni carrello
3. Effettuare rilevazione di ∆t in più esperienze nella quali i carrelli sono di massa approssimatamente uguale, maggiore o minore, annotarli e ricavare la quantità di moto
4. Ripetere cambiando le velocità iniziali e finali di entrambi i carrelli
5. Montare il dispositivo di aggancio e ripetere l’esperienza
1.
CONCLUSIONI:
Come detto nei dati attraverso quest’esperienza abbiamo verificato la conservazione della quantità di moto negli urti elastici e la sua dispersione in quelli anelastici.
Alcuni possibili errori possono essere dovuti alla qualità del moto che partendo una spinta umana può essere accelerato e non uniforme per i primi tratti di percorso dei carrelli, oppure alla pendenza che probabilmente la slitta assume, inoltre possono esserci stati errori di taratura dei materiali e di lettura o rielaborazione dei dati.
ELABORAZIONE DATI:
Si considera solo la componente orizzontale: Ep=0 perché la gravità non ha influenza su un campo come il piano orizzontale
La quantità di moto p è il prodotto p=mV ( massa per velocità).
L’energia e la forza sono proporzionali alla quantità di moto:
Ec=1/2mV2 =(mV)2/(2m)=p2/(2m)
p2=2mEc
F=m(Vf-Vi)/t F=∆p/t
Questa esperienza si verica la legge che dice: Vi+m2Vi=m1Vf+m2Vf negli urti di tipo elastico e si smentisce in quelli di tipo anelastico
Liceo Classico L.Ariosto indirizzo scientifico sperimentale tecnologico
PAOLO RUSSO
Scheda n°3
III S
30/05/01
Anno Scolastico 2000/2001
Laboratorio di fisica
TITOLO
URTI ELASTICI E ANELASTICI
OBIETTIVI:
Verificare la conservazione di energia cinetica e quantità di moto negli urti elastici e viceversa negli urti anaelastici
MATERIALI:
1. Slitta a cuscino d’aria
2. Carrelli con bandierine
3. Fotocellule
4. Elastici
5. Massa
6. Dispositivo d’aggancio
7. Cronometro
8. Bilancia elettronica
1.
DISEGNO:
PROCEDURA:
1. Massare i carrelli e tutti i componenti della slitta
2. Montare l’attrezzatura mettendo gli elastici al termine di ogni carrello
3. Effettuare rilevazione di ∆t in più esperienze nella quali i carrelli sono di massa approssimatamente uguale, maggiore o minore, annotarli e ricavare la quantità di moto
4. Ripetere cambiando le velocità iniziali e finali di entrambi i carrelli
5. Montare il dispositivo di aggancio e ripetere l’esperienza
1.
CONCLUSIONI:
Come detto nei dati attraverso quest’esperienza abbiamo verificato la conservazione della quantità di moto negli urti elastici e la sua dispersione in quelli anelastici.
Alcuni possibili errori possono essere dovuti alla qualità del moto che partendo una spinta umana può essere accelerato e non uniforme per i primi tratti di percorso dei carrelli, oppure alla pendenza che probabilmente la slitta assume, inoltre possono esserci stati errori di taratura dei materiali e di lettura o rielaborazione dei dati.
ELABORAZIONE DATI:
Si considera solo la componente orizzontale: Ep=0 perché la gravità non ha influenza su un campo come il piano orizzontale
La quantità di moto p è il prodotto p=mV ( massa per velocità).
L’energia e la forza sono proporzionali alla quantità di moto:
Ec=1/2mV2 =(mV)2/(2m)=p2/(2m)
p2=2mEc
F=m(Vf-Vi)/t F=∆p/t
Questa esperienza si verica la legge che dice: Vi+m2Vi=m1Vf+m2Vf negli urti di tipo elastico e si smentisce in quelli di tipo anelastico

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